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Ginnastica, Italia: le pagelle del 2015. I voti delle azzurre, da Ferrari a Fasana

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ERIKA FASANA: 9. Sportivamente parlando è stata una stagione da incorniciare per la comasca. I risultati parlano chiaro anche se naturalmente a livello personale è stato un 2015 caratterizzato anche dalla frattura da stress alla tibia e dall’infortunio al gomito che le ha impedito di partecipare alla Finale al corpo libero dei Mondiali.

Proprio quello è stato uno dei grandi picchi di Erika che, per il secondo anno consecutivo, è stata capace di entrare tra le migliori otto ginnaste del Pianeta al quadrato: solo la sfortuna le ha impedito di onorare un graditissimo impegno, sudato con tanta forza di volontà e allenamenti.

Spettacolare il terzo posto all’American Cup, la tappa più importante della Coppa del Mondo e una delle quattro gare più prestigiose e di livello nel circuito internazionale. A Dallas, in uno stadio americano davanti a oltre 10000 persone e fronteggiando Simone Biles e MyKayla Skinner, ha conquistato una storica medaglia di bronzo oltreoceano, come non era mai capitato a nessuna ginnasta italiana in passato.

A suggello di un primo quadrimestre da urlo si aggiunge l’argento al corpo libero conquistato a Jesolo quando ha sconfitto Aly Raisman, Campionesse Olimpica di specialità.

Peccato invece per quanto successo agli Europei con due quarti posti che bruciano: il bronzo nel concorso generale e al corpo libero sono sfuggiti per una manciata di centesimi. La medaglia avrebbe rappresentato il giusto merito per un’atleta che, anno dopo anno, ha saputo migliorarsi costantemente diventando un pilastro della Nazionale che ha condotto (insieme alle compagne, s’intende) alla qualificazione olimpica. Dopo Londra 2012 ci si prepara per Rio 2016.

 

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