Artistica
Ginnastica, l’Italia ha chiuso la stagione: un 2015 da tanti sorrisi, occhi sulle Olimpiadi
L’Italia della ginnastica artistica femminile ha ufficialmente chiuso la propria stagione agonistica. Il quinto posto di Lara Mori all’Abierto Mexicano lo scorso weekend ha rappresentato lo stop per i nostri colori in un 2015 davvero eccellente e soddisfacente nella sua complessità (a dicembre sono previste solo gare nazionali a cui le azzurre non prenderanno parte, poi si concluderà con i Giochi del Mediterraneo juniores, ci sarà la Voronin Cup per gli uomini).
L’Italia tornerà in pedana il 13 febbraio 2016 quando, come ormai da tradizione, il nostro Paese farà da apripista alla stagione internazionale della ginnastica artistica: appuntamento al 105 Forum di Rimini per la prima tappa della Serie A.
Quella che ci lasciamo alle spalle è stata una stagione spettacolare, culminata con la qualificazione diretta alle Olimpiadi 2016. L’Italia è già certa di volare a Rio senza dover passare dalla tagliola del Test Event, cosa che non capitava dal 2007 (azzurre quarte nella Finale dei Mondiali di Stoccarda, miglior risultato della storia contemporanea).
Era l’obiettivo che l’intero staff si era prefisso tre anni fa, centrato con pieno merito grazie a un sodo lavoro e a una programmazione che hanno dato i risultati nel momento più importante del ciclo olimpico. Pur se incerottate, tra infortuni e acciacchi fisici, le azzurre hanno brillato a Glasgow conquistando un bellissimo quinto posto in qualifica (poi settime nell’atto conclusivo). Ora si andrà a Rio non solo per fare bella figura, ma magari anche per osare qualcosina in più con la squadra.
Si è lavorato sulla compattezza di squadra, sulle difficoltà e sulla pulizia d’esecuzione, esaltando i punti di forza e cercando di migliorare i talloni d’Achille. Non è un caso se è nata una grande squadra al corpo libero (nel 2014 seconda solo agli USA), se al volteggio sono fioccati i doppi avvitamenti, se le parallele non hanno fatto così male. La formazione ha saputo farsi forza anche nei momenti di difficoltà perché era anche facile deragliare a Glasgow considerando quanto successo durante le settimane precedenti la partenza.
Vanessa Ferrari, la cui stagione è stata funestata prima dalla mononucleosi e poi dai problemi al tendine d’Achille, le sta provando tutte per arrivare integra alle Olimpiadi e provare ad azzannare la tanto agognata medaglia a cinque cerchi. La Campionessa del Mondo 2006 si è sacrificata a Glasgow, da capitana si è messa a disposizione della squadra, nonostante le condizioni fisiche non eccelse e ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatta.
La stagione di Erika Fasana è stata favolosa per i risultati conseguiti: quarto posto all-around agli Europei (con un pizzico di amaro in bocca), storico bronzo all’American Cup in terra statunitense, qualificazione olimpica con la squadra e pass per la finale iridata al corpo libero a cui però non ha potuto prendere parte. La frattura da stress alla tibia e l’infortunio al gomito patito durante la finale a squadra sono gli aspetti da dimenticare per la comasca che ha compiuto un salto di qualità davvero importante.
Carlotta Ferlito è ritornata competitiva ai massimi livelli, grintosa e combattiva, sfiorando la finale alla trave ai Mondiali e rendendosi assoluta protagonista con la squadra, trascinata nel turno di qualificazione.
Abbiamo recuperato l’attesissima Enus Mariani dopo due anni iper complicati, Elisa Meneghini si è confermata di livello in squadra, Martina Rizzelli è rimasta out dai Mondiali complice un infortunio dell’ultimo minuto nella stagione in cui è esplosa sicura dei propri mezzi (importante la finale di specialità agli Europei), Lara Mori ribadisce il suo ruolo di pedina importante in Nazionale (secondo Mondiale consecutivo), Tea Ugrin è stata strepitosa ai Mondiali e peccato abbia fallito un’occasione d’oro ai Giochi Europei dove ha partecipato con Alessia Leolini e Giorgia Campana, olimpica a Londra e ancora in corsa in un gruppo azzurro che comprende anche Arianna Rocca (si è consacrata col doppio avvitamento, ha sfiorato la convocazione per gli Europei, è rimasta in corsa per i Mondiali prima di un infortunio), Lavinia Marongiu, Sofia Bonistalli e che verrà rimpinguato dalle nuove seniores tra cui spicca Sofia Busato.
Prosegue anche il lavoro in ottica Olimpiadi 2020 ma questa è davvero tutta un’altra storia. Meglio rimanere al presente, guardare con soddisfazione quanto fatto in questa stagione e soprattutto concentrarsi sulla prossima dove bisognerà raccogliere i frutti di tutto il lavoro svolto.
(Nelle prossime settimane un bilancio più dettagliato, pagelle individuali, approfondimenti, statistiche e tanto altro ancora)