Judo
Judo, 66 kg: speranze azzurre nella categoria di An e Zantaraia
La quarta puntata dedicata ai bilanci di fine anno delle quattordici categorie del judo internazionale è dedicata alla categoria 66 kg maschile. Per le puntate precedenti:
* 48 kg femminile
* 60 kg maschile
* 52 kg femminile
I PROTAGONISTI
L’ucraino Georgii Zantaraia ha chiuso l’anno 2015 al comando del ranking mondiale della categoria: la sua stagione è stata ricca di medaglie, in particolare quelle d’oro conquistate al World Masters di Rabat ed al Grand Prix di Zagabria, senza dimenticare l’argento del Grand Slam di Parigi, ma ancora una volta il ventottenne non ha saputo concretizzare in occasione di Europei e Mondiali, dove non ha ottenuto podi se non il terzo posto continentale nella prova a squadre, pur giungendo spesso con i galloni di favorito.
Il titolo iridato è finito nelle mani del giovane sudcoreano An Ba-Ul, classe 1994, vincitore anche del Grand Slam di Abu Dhabi e delle Universiadi casalinghe di Gwangju. Medagliato d’argento nella rassegna asiatica, An non era considerato tra i favoriti per il podio mondiale, ma proprio al contrario di Zantaraia ha dimostrato di sapere come farsi trovare pronto al momento più opportuno.
Ad occupare la seconda posizione del ranking mondiale, alle spalle di Zantaraia, è il mongolo Tumurkhuleg Davaadorj, altro deluso della rassegna iridata, dove ha chiuso quinto. Il venticinquenne ha comunque vinto quest’anno due Grand Prix, quello di casa ad Ulaanbaatar e quello di Tbilisi, ma soprattutto ha conquistato la medaglia più importante al Grand Slam di Parigi.
Particolare, invece, la situazione in casa Russia: Mikhail Pulyaev, infatti, occupa attualmente la terza posizione del ranking mondiale, grazie al suo argento iridato ed alla vittoria del Grand Prix di Jeju, ma il campione europeo in carica è Kamal Khan-Magomedov, nonostante occupi attualmente la tredicesima posizione nella classifica IJF. Tra i due sarà una bella lotta in vista della qualificazione olimpica.
In tutto questo, il tre volte campione iridato Masashi Ebinuma ha vissuto una stagione difficile, salendo su un podio internazionale solamente con l’argento del Grand Slam di Tokyo: quattordicesimo nel ranking mondiale, Ebinuma rischia addirittura di non andare a Rio, preceduto dai connazionali Tomofumi Takajo, vincitore proprio a Tokyo, e Kengo Takaichi.
GLI AZZURRI
Con il suo ventiquattresimo posto nel ranking mondiale, Elio Verde resta attualmente l’italiano meglio piazzato in questa categoria, nonché uno dei migliori rappresentanti del judo maschile italiano. Settimo ai Campionati Mondiali di Astana e medagliato di bronzo all’Asian Open di Taipei, il campano è reduce dalla sua miglior stagione da quando milita tra i 66 kg, e figura attualmente tra i qualificati virtuali in vista di Rio 2016, essendo ventiquattresimo anche nell’Olympic Games Qualifiers (OGQ).
L’Italia può però contare anche su altri elementi in questa categoria, a partire da Fabio Basile, attualmente 84mo nel ranking mondiale, ma reduce dalla vittoria ai Campionati Europei Under 23. Il ventunenne ha inoltre ottenuto la sua prima medaglia nel circuito mondiale con un bronzo all’European Open di Glasgow, si è classificato quinto al Grand Prix di Jeju ed ha partecipato per la prima volta ad un Grand Slam, in quel di Parigi. Il futuro di questa categoria sembra dunque assicurato, anche perché, oltre a Basile, vi milita anche Matteo Piras (n. 93 del mondo), medagliato di bronzo all’European Open di Sofia e quinto al Grand Prix di Qingdao, nonché medagliato alle Universiadi. Sia Basile che Piras sono ancora indietro nella corsa a Rio 2016 (rispettivamente 64mo ed 85mo): sappiamo che tenteranno di sfruttare i prossimi mesi per una rimonta che è ancora possibile, ma qualora non dovessero riuscirci siamo certi che saranno fra i protagonisti del quadriennio che porterà a Tokyo 2020.
Ricordiamo invece che, pur figurando ancora tra i migliori cento del mondo, Emanuele Bruno ha annunciato il suo passaggio definitivo alla categoria 73 kg.
TOP 30 RANKING MONDIALE
1 ZANTARAIA Georgii UKR 2244 –
2 DAVAADORJ Tumurkhuleg MGL 2205 –
3 PULYAEV Mikhail RUS 2191 –
4 AN Baul KOR 2060 –
5 TAKAJO Tomofumi JPN 1950 –
6 SHIKHALIZADA Nijat AZE 1492 –
7 SOBIROV Rishod UZB 1352 –
8 SHERSHAN Dzmitry BLR 1282 ▲ 1
9 OATES Colin GBR 1228 ▲ 1
10 KORVAL Loic FRA 1168 ▲ 1
11 SEIDL Sebastian GER 1140 ▲ 1
12 TAKAICHI Kengo JPN 1094 ▼ 4
13 KHAN-MAGOMEDOV Kamal RUS 1059 –
14 EBINUMA Masashi JPN 1008 –
15 POLLACK Golan ISR 984 –
16 BOUCHARD Antoine CAN 930 –
17 DOVDON Altansukh MGL 926 –
18 ABE Hifumi JPN 766 –
19 ZOURDANI Houd ALG 759 –
20 OLEINIC Sergiu POR 735 –
21 URIARTE Sugoi ESP 726 –
22 MA Duanbin CHN 684 –
23 SMAGULOV Zhansay KAZ 669 –
24 VERDE Elio ITA 644 –
25 GALSTYAN Arsen RUS 620 –
26 CHIBANA Charles BRA 619 –
27 SHAMILOV Yakub RUS 611 –
28 LAROSE David FRA 598 –
29 ZHUMAKANOV Yeldos KAZ 582 –
30 GOMBOC Adrian SLO 580 –
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Immagine: IJF
giulio.chinappi@oasport.it