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Nuoto, Assoluti Invernali: Detti e Sabbioni due campioni, Dotto il ritorno e Scalia la sorpresa
FARFALLA – Inevitabilmente la farfalla è stata un po’ al di sotto delle attese per l’assenza nei 100m di Matteo Rivolta che invece si è prestato alle gare di staffetta, nuotando un’ottima frazione in 51″29, e ai 50m, giungendo secondo in 24″00. Si è visto, però, un ottimo Piero Codia che ha confermato i miglioramenti che già la vasca corta aveva evidenziato. Le vittorie sui 50 e 100m, rispettivamente in 23″55 e 51″95, rafforzano le convinzioni dell’atleta azzurro che con Rivolta, appunto, costituisce un duo che mai l’Italia aveva potuto vantare nel delfino. Un’occasione di riscatto, questi assoluti, sono stati invece per Ilaria Bianchi, quarta in Israele, sui 100m a pochissimo dal bronzo, e vogliosa di stupire in lunga. Ebbene il tempo di 57″80, terza prestazione italiana di sempre, fornisce una bella risposta anche per far valere la propria leadership nei confronti di una Silvia Di Pietro in costante evoluzione. Le vittorie ottenute sui 50, 100m stile e 50m delfino con primato personale nella gara regina in 54″52 sono dati che parlano da soli sulla crescita di Silvia, scesa a 58″20 anche nella specialità della farfalla. In ottica 4×100 mista un’altra carta da giocare per la nostra squadra.
RANA – Chiudiamo l’analisi dei campionati italiani invernali con la rana che, nonostante i crono non eccellenti di Fabio Scozzoli, ha mostrato dei pallidi segnali di ripresa. Ci riferiamo soprattutto alla distanza dei 200m che ha visto la vittoria di un ritrovato Flavio Bizzarri in 2’10″64 (primato personale e quarta prestazione italiana mai nuotata) che dopo le tante peripezie fisiche/psicologiche sembra aver ritrovato la strada giusta. Dicevamo di Scozzoli, ebbene il campione emiliano fatica ancora a ritrovare le sensazioni giuste. 27″89 sui 50m e 1’01″41 sono risultati che non possono certo soddisfare le proprie ambizioni. C’è ancora tempo per registrare gli equilibri ma di sicuro le certezze che Fabio voleva ritrovare in questi 4 mesi sono anche un po’ lontane, prendendo come riferimento il quarto posto di Netanya in 57″14. Sul versante femminile, la protagonista è stata Martina Carraro, vittoriosa sui 50m (31″06) e 100m (1’07″55), assai migliorata soprattutto nell’ultima specialità menzionata, sulla scia anche delle belle prove offerte in Israele. Certo è che l’élite mondiale è ancora molto lontana e ci auguriamo, nel 2016, di ritrovare anche Arianna Castiglioni che così bene aveva fatto sia agli Europei di Berlino che ai Mondiali di Kazan.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da: LaPresse/Gian Mattia D’Alberto/ricevuta da ufficio stampa Arena Italia