Nuoto
Nuoto, Europei vasca corta Netanya 2015: il primo sigillo di Marco. Sarà una svolta per il Bomber?
Gli Europei in vasca corta di Netanya 2015, vanno in archivio con 17 medaglie per l’italia di cui 7 ori, 5 argenti e 5 bronzi e secondo posto dietro all’Ungheria dei mostri Katinka Hosszu e Laszlo Cseh. Una prestazione assolutamente confortante quella della squadra italiana che ha messo insieme quasi 50 primati personali tra tutti gli atleti scesi in vasca e in doppia cifra anche per i record italiani.
Tra gli atleti su cui vogliamo effettuare il nostro focus c’è Marco Orsi, il Bomber di Budrio. Oggi è arrivata la prima vera soddisfazione, in una gara individuale, per il velocista azzurro. Un 46.05 che gli ha consegnato una vittoria, quasi annunciata, viste l’assenza di alcuni dei suoi rivali più accreditati della vigilia (Florent Manaudou e Sergey Fesikov campione europeo dei 100 misti), che però non toglie nulla al nostro atleta, dominatore incontrastato della distanza. Dubbi e perplessità che, forse, lo avevano attanagliato nell’argento dei 50m sl, alle spalle del russo Evgeny Sedov, quando a 5 metri dal traguardo la vittoria sembrava già sua.
Un oro continentale che dunque rappresenta una svolta per Marco? La risposta solo la piscina potrà fornircela. Di sicuro Netanya ha dato modo ad Orsi di assaporare finalmente il dolce gusto del primato, partendo con i favori del pronostico. Una lezione che potrebbe essere funzionale a traguardi ancor più prestigiosi, cioè le Olimpiadi. Inutile negarlo, questa competizione era solo una tappa di transizione per arrivare a Rio nel miglior modo possibile. Ne è conscio lo stesso nuotatore emiliano che tanto ha lavorato sui 100m, e sul modo di equilibrare la nuotata su cadenze più regolari e meno strappate. Un allenamento che lo sta portando sempre più vicino ad una distanza che naturalmente mai gli era venuta così bene.
Per sua stessa ammissione la specialità prediletta è quella delle velocità pura, dello stacco dal blocco istantaneo immergendo il proprio corpo nell’acqua per un tempo di poco superiore ai 20″. Ebbene, forse questi Europei ci hanno fatto conoscere un altro Orsi. Un atleta più resistente, in grado di sviluppare la potenza gradualmente, senza esplodere ma incantando per la sua acquaticità.
Tessute le dovute lodi, non resta che attendere la prova del fuoco della vasca olimpica quando i francesi, australiani e americani saranno della partita e lì gestire la tensione sarà il segreto. Una formula magica che forse, il buon Marco, protagonista di questi campionati, avrà acquisito nella sua mente da nuotatore che aspira sempre a toccare 1 centesimo prima degli altri.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: profilo fb Marco Orsi
Twitter: @Giandomatrix