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Nuoto: Paltrinieri e Pellegrini le stelle, Detti e Sabbioni nuovi campioni. Le staffette per sognare

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Federica Pellegrini - nuoto - foto fin deepbluemedia

Ma l’edizione Kazan non ha avuto per protagonista il fenomeno Greg. E’ stata il palcoscenico ideale anche per un’atleta che sembra non finire mai e parliamo, ovviamente, di Federica Pellegrini. La ‘Divina” in Russia ha raggiunto il proprio obiettivo, conquistando l’ennesimo podio mondiale della sua carriera, il settimo in totale e secondo argento dopo quello di Barcellona 2013. Un 1’55″32 alle spalle del’extraterrestre Katie Ledecky, capace di vincere tutti i titoli dello stile libero dai 200 ai 1500 metri, e davanti all’altra americana Missy Franklin che rende il risultato di Federica ancor più degno di lode. A 28 anni un traguardo che sa di vittoria per una nuotatrice che riesce sempre a risorgere come un’araba fenice dalle proprie ceneri, trovando nel magico legame con i 200m una sorta di vocazione che da più di 10 anni non sembra abbandonarla mai.

Un feeling magico che, in qualche maniera, ha finito per contagiare anche le altre tre ragazze dello stile libero azzurro che nella 4×200 hanno raggiunto un secondo posto storico che non ha precedenti per il nostro movimento. Alice Mizzau (1’57″50), Erica Musso (1’58″66), Chiara Masini Luccetti (1’57″52) e la già citata Pellegrini (1’54″73) hanno fatto il numero, come si suol dire, nel quale tutte si sono espresse al loro livelli massimi e in cui la “Fede nazionale” ha griffato una chiusura da 1’54”, miglior frazione lanciata del lotto. Un argento che si unisce all’altra seconda posizione firmata da Paltrinieri negli 800m che dipinge di azzurro un Mondiale arricchito dal bronzo del 4×100 maschile stile libero composta da Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini, dietro ai mostri francesi e russi.

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