Nuoto
Nuoto: Paltrinieri e Pellegrini le stelle, Detti e Sabbioni nuovi campioni. Le staffette per sognare
Un movimento, dunque in grande fermento, che ha anche nell’inserimento di Silvia Di Pietro un’altra freccia nella faretra azzurra. La delfinista romana classe ’93, anch’essa allenata dal citato Nozzolillo, sembra aver ritrovato quello smalto che tanto aveva impressionato in età giovanile. Silvia, infatti, dopo i 2 ori, 6 argenti e 1 bronzo degli eurojunior era una di quelle ragazze sulle quali da tempo si puntava. Sfortunatamente, problemi fisici e psicologici, hanno spesso ostacolato il definitivo lancio di una nuotatrice a cui il talento non è mai mancato. Nonostante infatti non sia un’atleta potentissima, la Di Pietro ha sempre avuto nella sua “acquaticità” il proprio punto di forza che a Netanya ha espresso in tutto suo splendore.
Specialità | Tempo pre-Europeo | Tempo post-Europeo |
50 metri farfalla | 25″38 | 25″22 record italiano |
100 metri farfalla | 57″40 | 56″63 |
50 metri stile libero | 24″30 | 24″03 record italiano |
Due primati tricolore e uno personale abbassato di quasi un secondo parlano chiaro sulla crescita notevole avuta dall’azzurra che anche in termini di medaglie non se l’è cavata affatto male: 3 ori (4x50m stile libero, 4x50m stile libero mista, 4×50 mista mista) e 2 bronzi (50m farfalla, 4×50 mista). Scores da ricordare e sottolineare, specie il bronzo sui 50m farfalla storico per la nostra tradizione che mai aveva visto alcun atleta andare in medaglia in questa specialità nella piscina da 25m, in un contesto molto competitivo per la presenza di campionesse quali Sarah Sjöström e Jeanette Ottesen. Di Pietro che, in tal senso, potrebbe rientrare tra le altre sorprese in chiave olimpica, confidando ovviamente che i suoi progressi possano ulteriormente continuare e precisando che, in questo momento, la massima prospettiva sarebbe quella di rientrare nelle otto di una finale a Rio o sui 50m stile libero o sui 100 farfalla.
Un contesto, dunque, estremamente positivo che è ancora in attesa del miglior Fabio Scozzoli. La stagione 2015 non è stata proprio da incorniciare per il campione parmigiano, non in grado di ottenere il pass per Kazan e lontano dalle sue migliori prestazioni nella distanza prediletta dei 100m rana. Gli Europei di corta, in questo senso, hanno rappresentato uno sprazzo di luce, come il 57″14 e il quarto posto finale dei 100m dimostra, però è chiaro che i riscontri che ci si aspetta da Fabio sono ancora molto distanti, confermati dai recenti campionati assoluti invernali in cui crono da 27″89 e 1’01″41 non sono così incoraggianti. Ci si augura pertanto che, come avvenuto per atleti come Luca Dotto e Flavio Bizzarri tornati in auge grazie a tempi notevoli sui 100 stile libero (48″34) e 200 rana (2’10″64), anche Scozzoli sappia tornare al meglio in vista delle qualificazioni olimpiche di Aprile dove ci attendiamo grandi riscontri dai nostri portacolori.
giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto da: LaPresse/Gian Mattia D’Alberto/ricevuta da ufficio stampa Arena Italia