Editoriali
Pagellone sport italiano 2015: nuoto e tennis colmi d’alloro; atletica e rugby, disastro colossale
Badminton, 6. Una stagione discreta per i colori italiani. L’alto livello della disciplina resta distante anni luce, tuttavia, gli azzurri si sono messi in luce in competizioni di rango inferiore, dove hanno comunque accumulato punti preziosissimi per la qualificazione a Rio 2016. Attualmente risultato virtualmente in Brasile l’italo-svizzera Jeanine Cicognini e Rosario Maddaloni. Ricordiamo che il Bel Paese non ha mai portato un uomo alle Olimpiadi, dunque si tratterebbe di un risultato storico.
Baseball, 5. L’ultimo Premier12 ha chiaramente lasciato una pessima immagine internazionale del nostro movimento, ma in realtà tutti gli appassionati del “Batti & Corri” nostrano sanno che c’erano molte attenuanti per il gruppo di Mazzieri. In Asia non si è vista la migliore Italia, in quanto hanno pesato le tantissime assenze, a partire dalle stelle dell’Mlb. A onor del vero, c’è anche da fotografare la situazione di un Campionato quest’anno meno avvincente e con qualche problema in più del solito nell’organizzazione, non dovuta solo ai club, ma anche alla mancanza di risorse economiche. Insomma, un passo indietro rispetto ai grandi risultati delle passate stagioni.
Softball, 10. L’Italia è tornata sul tetto d’Europa dopo 8 anni, oltretutto sconfiggendo in finale a domicilio le eterne rivali dell’Olanda. La consacrazione di un gruppo forgiato con pazienza certosina dal manager Marina Centrone, dall’età media ancora molto giovane e con talenti in rampa di lancio come Erika Piancastelli. Ci sono tutti gli ingredienti per guardare con ambizioni anche ai Mondiali 2016. Senza dimenticare che, con ogni probabilità, il softball tornerà disciplina olimpica da Tokyo 2020. E in Giappone l’Italia vuole esserci.
Cricket, 7.5. Ancora una vittoria per la nazionale femminile che dopo aver vinto i tornei europei di Bologna (2013) e Berlino (2014) vince anche l’edizione 2015 disputatasi a Jersey. Terza piazza invece per la nazionale maschile al’ICC European T20 Championship – Division 1 vinto dai padroni di casa del Jersey.
Beach volley, 7.5. E’ un movimento in continua crescita quello azzurro del beach. Nonostante non si riesca a organizzare un campionato italiano all’altezza con tornei durante tutto l’anno (niente tricolore invernale dopo l’esperimento dell’anno scorso e pochissime tappe estive), in azzurro si sta lavorando molto bene e le coppie di punta italiane si sono prese grandi soddisfazioni. La coppia dell’anno è stata Ranghieri/Carambula, nata per un intuizione di Ranghieri a novembre scorso che al secondo torneo assieme era già sul podio in una Major Series a Porec. La vittoria a Puerto Vallarta è stata la ciliegina sulla torta di una stagione fantastica che ha fatto entrare il duo azzurro nel gotha del beach europeo (medaglia d’argento continentale) e mondiale. Nicolai/Lupo hanno fatto i conti con i problemi fisici dell’uno e dell’altro ma si sono presi comunque qualche soddisfazione, centrando il podio a Sochi, cinque noni posti e tre quinti che permettono agli azzurri di essere ampiamente dentro nelle qualificazioni olimpiche. Meritano una citazione anche Ingrosso/Ingrosso, quarti nelle Major Series di Stavanger ma vincitori di due master europei, Rossi e Caminati, noni a Puerto Vallarta ma in particolare Caminati trionfatore assieme a Ranghieri del secondo Open della stagione a Lucerna.
In campo femminile Menegatti/Orsi Toth, dopo una parte centrale di stagione al di sotto delle aspettative, hanno chiuso alla grande la stagione, conquistando così il primo successo per l’Italia al femminile nel Grand Slam. Giombini/Toti hanno inanellato una serie di quarti posti specialmente in Europa e Zuccarini/Lestini devono ancora crescere molto per raggiungere qualche risultato a livello internazionale.
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