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Paralimpiadi Rio 2016: alla scoperta di Luca Mazzone, il “cannibale” che vinse due volte

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Luca Mazzone nasce a Terlizzi (Bari) nel 1971 e la sua è una storia lunga, piena di momenti significativi e di successi. Da raccontare.
La doppia vita sportiva di Luca affonda le radici nel lontano 1990, quando un tuffo nel mare della vicina Giovinazzo lo rende tetraplegico, diciannovenne: è l’inizio della fine? No, è l’inizio dell’inizio…
Avendo trascorsi in diversi sport come body building, pugilato e calcio, il pugliese decide di continuare a praticare attività fisica, dedicandosi al nuoto.

La scalata natatoria di Mazzone è travolgente, tanto che nel 2000 a Sydney, alla sua prima partecipazione ai Giochi, coglie subito due argenti nei 50 e nei 200 stile libero, categoria S4. Nel suo palmarès, anche record nazionali e mondiali, titoli italiani nei 50, 100 e 200 metri stile libero, un oro e tre bronzi ai Mondiali, podi continentali e affermazioni in Coppa del Mondo.

Nel 2004 prende parte alle Paralimpiadi di Atene ma non riesce a salire sul podio, finendo per due volte in quinta posizione. Partecipa nel 2008 ai Giochi Paralimpici di Pechino, ma non riesce a tornare a casa con una medaglia e annuncia il suo ritiro dalle vasche. Negli anni successivi, Mazzone mette su famiglia e consegue il diploma in ragioneria: l’intimo puzzle esistenziale andava giustamente completato. Missione compiuta.

Ma un “animale da gara”, seppur in letargo, non si può ingabbiare, così Luca lascia le comodità domestiche, si lascia sedurre dall’omerico richiamo della sfida ai propri limiti e decide di intraprendere una nuova avventura chiamata handbike. “I progetti personali extrasportivi mi hanno fatto lasciare l’amato nuoto e, dopo circa tre anni di lontananza dalle gare, era dura ricalarsi in acqua, inoltre non sentivo più gli stessi stimoli dei primi anni in vasca. Però non si trattava di ‘paura’ di tornare ai duri allenamenti in piscina, era semplicemente iniziata la ricerca di un benessere mentale che sentivo dover trovare altrove”, ci ha confessato Luca Mazzone. Il paratleta barese aveva praticato l’handbike già nel 2004, come integrazione all’allenamento pro nuoto, ma risulteranno decisivi due successivi “abboccamenti” per sancire il passaggio definitivo dall’acqua e le corsie all’asfalto e le tre ruote: l’incontro con l’amico-mentore Vittorio Podestà (paraciclismo, categoria MH3) a Pechino e il colpo di fulmine avvenuto nel garage di casa dove il mezzo utilizzato anni prima giaceva silenziosamente. “Ho ricominciato ad andare in handbike per diletto e per il mio benessere psicofisico, mi gratificava andare in giro per le Murge Baresi, ammirando le bellezze storiche e naturali della mia terra. Dalle passeggiate a mo’ di gita sono poi passato alle maratone…”. Luca ha iniziato subito ad andare forte, infatti, puntuale, arriva la chiamata del CT della Nazionale di ciclismo paralimpico Mario Valentini per spingerlo ad ottenere una classificazione. Il ritrovato Mazzone agonista ha ormai capovolto del tutto le sue abitudini, i suoi allenamenti: prima andava in handbike per integrare la preparazione fisica in ottica nuoto, adesso nuoterà solo per vincere in handbike.

Inizia così, a ridosso delle quaranta primavere, la sua seconda vita da campione, tanto da meritarsi subito l’appellativo di “cannibale” , perché gli avversari di Luca resteranno spesso a bocca asciutta…
Nel 2011 viene tesserato dall’AVIS Bike di Ruvo di Puglia, città limitrofa alla natia Terlizzi nella quale si era stabilito fin dal 2005. Trasferitosi per ragioni logistiche al Circolo Canottieri Aniene nel 2012, Mazzone conquista ripetutamente gli ori individuali nella prova in linea individuale (categoria MH2) ai Mondiali di paraciclismo su strada 2013, 2014 e 2015, altri due ori (2013 e 2015) e un argento a cronometro (2014, un’autentica beffa, poiché era in lotta per il successo prima che un’ammiraglia non lo scaraventasse in un parcheggio!). En plein clamoroso anche nel team relay, componendo con Alex Zanardi (MH5) e il suddetto Vittorio Podestà una staffetta strabiliante, imbattuta negli ultimi tre appuntamenti iridati.

Campionati italiani prima, Coppa del mondo poi, otto ori conquistati su nove disponibili ai Mondiali a cui ha partecipato: in appena tre anni di handbike ai massimi livelli, Luca Mazzone ha messo al collo chili e chili di medaglie, ma con una meta chiara in mente: le Paralimpiadi di Rio de Janeiro. “Qual è il mio obiettivo in ottica Giochi? Arrivarci integro fisicamente e sereno mentalmente; ho iniziato da poco con la handbike, gli aspetti tecnico-tattici sono ancora in fase di maturazione”. Un equilibrio e una modestia disarmanti, considerando il suo biglietto da visita…

Infine, abbiamo chiesto a Mazzone quali siano i suoi programmi post Rio e qualche aneddoto simpatico relativo alla convivenza sportiva con Zanardi e Podestà. “Sono abituato a pensare e pianificare anno dopo anno, ho ormai una certa età, tuttavia, non posso escludere fin d’ora il viaggio verso Tokyo, saranno il mio corpo e la mia mente a decidere”, ci ha risposto. “Circa Alex e Vittorio, invece, posso solo dirvi che sono entrambi molto simpatici, fortissimi e sempre disponibili al confronto; insomma, i compagni ideali con cui provare a vincere ogni competizione. C’è un episodio simpatico in particolare che non potrò mai dimenticare. 2013, team relay, è il mio primo Mondiale e sono in seconda frazione; Zanardi mi dà il cambio e in piena bagarre mi fa: ‘Se vinciamo, al tuo ritorno in Puglia ti porteranno in processione come la Madonna, ma anziché petali ti lanceranno orecchiette…!”. Riuscii a trattenere le risate a stento, ma fu un trionfo”. Racconta ora Luca, con allegra soddisfazione e orgoglio.

Prima di salutarci, con tanto di enorme in-bocca-al-lupo per Rio, Luca ci chiede di ringraziare sinceramente la Barile Flowers Service di Terlizzi, la Triride by Gianni Conte, la Sunrise Italia e il Circolo Canottieri Aniene perché “hanno permesso di trasformare in realtà i miei sogni”. E noi tutti sogniamo con lui l’unico alloro assoluto che ancora manca nella sua invidiabile bacheca…

 

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giuseppe.urbano@oasport.it

 

 

 

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