Sci Alpino

Sci Alpino, Coppa del Mondo: conferma da leader per Brignone, bene Bassino e Borsotti. Razzoli sfortunato ma c’è

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La Coppa del Mondo di sci tornava in Europa per un weekend dedicato completamente alle discipline tecniche e l’Italia chiude il suo fine settimana con un solo podio all’attivo, ma tanti piazzamenti che fanno ben sperare in chiave futura. Inoltre anche la fortuna, soprattutto nello slalom maschile, non è stata certamente amica con la squadra azzurra, che avrebbe potuto raccogliere molto di più di quello che poi si è verificato.

L’ultima azzurra ad aver alzato al cielo una coppa di specialità è stata Denise Karbon nel 2008, ma questo digiuno sembra potersi interrompere  proprio in questa stagione. Federica Brignone colleziona il terzo podio consecutivo dopo Soelden (vittoria) ed Aspen, ed è sempre più in testa nella classifica di Coppa del Mondo.
L’infortunio patito da Mikaela Shiffrin toglie una diretta rivale alla 25enne di Milano, che dovrà lottare con l’austriaca Eva Maria Brem e magari anche con una ritrovata Lindsey Vonn, che vince anche in gigante e tocca quota 71 nei successi in Coppa del Mondo.

Tornando alla gara Federica ha commesso qualche errore di troppo nella parte alta prima manche, dove ha subito anche un forte colpo alla scapola, per poi rimediare con una sontuosa parte finale e successivamente con una seconda manche decisiva per la rimonta dal sesto al terzo posto.

Dal gigante arrivano conferme anche da Marta Bassino e Giovanni Borsotti. La giovane azzurra chiude tra le prime dieci, dimostrando ancora una volta di essere tra le migliori giovani a livello mondiale. La 19enne di Cuneo dovrà ora trovare una continuità di rendimento, cosa che cerca al maschile anche Borsotti, sesto e miglior azzurro nel gigante della Val d’Isere. Due ottime manche per il nativo di Briancon, sempre all’attacco, rischiando anche di uscire in alcune circostanze, ma con il giusto atteggiamento che alla fine ha pagato.

Ci si aspettava qualcosa di più da Roberto Nani, ma comunque l’ottavo posto finale è un segnale incoraggiante per il futuro. urtroppo al 26enne di Sondalo è costato caro un brutto errore nella parte centrale della seconda manche, che lo ha penalizzato tantissimo, facendoli perdere certamente molti decimi preziosi.

Capitolo slalom, dove al femminile l’Italia è ormai una vera e propria comparsa, con le azzurre lontanissime dalle posizioni che contano. Chiara Costazza non riesce quasi mai a mettere insieme due manche, ad Irene Curtoni manca sempre quel qualcosa in più e alla fine ci si accontenta del 14esimo posto di Manuela Moelgg.

Discorso completamente diverso per gli uomini, dove la squadra ha dimostrato di esserci e dove la sfortuna ha giocato anche un brutto scherzo ai nostri connazionali, soprattutto a Giuliano Razzoli. Incredibile quello che è successo all’emiliano, che nella seconda manche stava veramente andando fortissimo ed era in linea con i tempi di Marcel Hirscher prima che un palo, staccato dal terreno, gli finisse proprio davanti, costringendolo ad uno spostamento improvviso che ha poi causato l’uscita.

Anche Stefano Gross nella prima manche stava andando benissimo ed era l’unico ad essere davanti al norvegese Kristoffersen (dominatore in Val d’Isere) al primo intermedio, prima di una banale scivolata. Due uscite di scena che lasciano tanto amaro in bocca, ma la consapevolezza che sia Gross che Razzoli possono essere competitivi fin dalla prossima gara.

Il miglior risultato arriva, dunque, dalla vecchia guardia, dagli eterni Patrick Thaler e Manfred Moelgg, che con esperienza e classe chiudono rispettivamente al sesto e al settimo posto. Piazzamenti importanti per due campioni, che possono dire ancora la loro tra i pali stretti al cospetto della nuova generazione che avanza.

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foto Alessandro Trovati/Pentaphoto

 

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