Sci di fondo
Sci di fondo, Pellegrino stella delle sprint. Come cresce De Fabiani!
Decisamente di un altro tono la stagione della squadra femminile, che si barcamena in un anonimato prevedibile in autunno e per il quale non si intravedono pozioni magiche per uscirne a breve termine. Qualche lieve miglioramento, rispetto al disastroso scorso anno, si può percepire viste le ben cinque atlete portate in zona punti (non succedeva dal 2010), ma il lavoro da compiere è anche considerevole.
Nelle sprint Gaia Vuerich ha dimostrato di poter anche essere una carta da semifinale, sfumata a Dobbiaco per pochi decimi. La valdostana è lontana dagli standard dell’inverno 2014, ma step by step la 24enne potrebbe pensare di ritornare tra le prime 12 al mondo in tecnica libera. La strada, tuttavia, appare ancora piuttosto lunga.
Sulla distanza, invece, le uniche a districarsi in maniera discreta nelle retrovie della zona punti sono Virginia De Martin Topranin e Debora Agreiter. La prima entra regolarmente nelle prime 30 in ogni gara in tecnica classica, seppur mai la 23esima posizione, ma la sua esperienza può essere fondamentale in un gruppo che necessita di ricambi e della spinta delle giovani. Su Agreiter gravano ancora le incognite di natura fisica che l’hanno costretta a saltare l’intera stagione precedente, eppure il 22esimo posto raccolto a Davos sembra essere di buon auspicio per la 24enne dei Carabinieri. Le sue qualità sono indubbie, del resto, sono indubbie ed una Agreiter al top della condizione può pensare di aspirare a piazzamenti anche più prestigiosi.
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Credit Fisi