Sci di fondo
Sci di fondo, Tour de Ski 2016: le otto tappe ai raggi X
Con l’arrivo del 2016 la Coppa del Mondo di sci di fondo vive il suo primo momento decisivo della stagione. Dalla Svizzera parte infatti l’attesissimo Tour de Ski, giunto alla decima edizione e capace di rappresentare potenzialmente la vera svolta dell’anno per la corsa alla sfera di cristallo. Analizziamo le otto tappe dell’evento multistage più prestigioso del calendario.
Sprint a tecnica libera – Lenzerheide
La località del Canton Grigioni si alterna nuovamente a Val Mustair nell’ospitare gli stage elvetici del Tour de Ski. Per l’occasione, sarà proprio la Svizzera ad inaugurare per la prima volta la corsa a tappe sciistica per eccellenza, non con un prologo come avvenuto negli scorsi anni ma con una sprint. A due anni fa, nell’edizione 2013/2014, risale l’unico precedente di gare veloci a Lenzerheide e ad imporsi fu a sorpresa lo statunitense Simeon Hamilton, che precedette Alex Harvey e il futuro vincitore di quel Tour, Martin Johnsrud Sundby. Appena fuori dal podio chiuse Federico Pellegrino, quarto su una pista che già allora dimostrò di essere incline alla proprie caratteristiche. Tra le donne Ingvild Flugstad Oestberg si impose sulla connazionale Astrid Uhrenholdt Jacobsen e sulla tedesca Denise Herrmann, mentre Gaia Vuerich e Greta Laurent vennero eliminate in semifinale.
Mass start 10/15km a tecnica classica – Lenzerheide
Anche in questo caso l’unico precedente risale a due edizioni fa, quando nello stesso format si disputò una gara con partenza di massa in alternato. Una tipologia di corsa che non sembra essere destinata a regalare grandi emozioni se non negli ultimi chilometri, come accaduto nel caso degli uomini nel Capodanno del 2014. Allora fu Alexey Poltoranin a spuntarla in volata sul tedesco Hannes Dotzler e sul russo Stanislav Volzhentsev. Tra le donne, invece, andarono via in cinque e trionfò la finlandese Kerttu Niskanen ancora davanti a Jacobsen e a Therese Johaug. Che si candida come potenziale dominatrice della tappa.
Inseguimento 5/10km a tecnica libera – Lenzerheide
Per la prima volta, inoltre, la Svizzera ospiterà ben tre tappe del Tour e l’ultima sarà una gundersen, di cui non ci sono ovviamente precedenti sul suolo di Lenzerheide. Sorprende il chilometraggio, normalmente più ampio in un inseguimento che, a questo punto, potrebbe dire anche poco in ottica classifica generale. Potrebbero non mancare invece eventuali sorprese in una gara un po’ anomala.
Sprint a tecnica classica – Oberstdorf
La mancanza di neve e le temperature alte hanno costretto gli organizzatori a modificare il programma nella località bavarese, invertendo le due gare previste. Pertanto si disputerà prima la sprint in alternato, che torna nel Tour de Ski a distanza di quattro edizioni quando ad ospitarla fu proprio Oberstdorf. Il 31 dicembre 2011 fu apoteosi russa tra gli uomini con una tripletta firmata Kriukov-Petukhov-Morilov, mentre tra le donne Justyna Kowalczyk arrivò davanti a Marit Bjørgen e ad Astrid Jacobsen.
Mass start 10/15km a tecnica classica – Oberstdorf
Originariamente era previsto uno skiathlon, ma i sopraccitati problemi meteorologici vedranno come conseguenza la seconda partenza di massa del Tour de Ski, il che potrebbe influire sulla classifica generale visto l’andazzo delle varie mass start negli anni. Proprio per questo, tuttavia, si potrebbe anche assistere ad una gara potenzialmente più movimentata. Non ci sono precedenti di gare con questo format sulla pista bavarese, ma una cosa è certa: il tracciato piace a Francesco De Fabiani, uno dei protagonisti dell’inseguimento dello scorso anno tra gli uomini.
5/10km a tecnica libera – Dobbiaco
L’arrivo in Italia potrebbe rappresentare il possibile turning point della competizione, vuoi per la difficoltà del tracciato altoatesino, vuoi perché si tratta dell’unica gara con partenza ad intervalli del Tour de Ski. Lo scorso anno Alexey Poltoranin si impose su Belov e Sundby ma in tecnica classica, mentre Marit Bjørgen dominò sulle connazionali Johaug e Heidi Weng.
Mass start 10/15km a tecnica classica – Val di Fiemme
Una tappa che difficilmente potrebbe dire qualcosa, a meno di qualche crollo da parte di uno dei big o di un loro possibile attacco da lontano. Lo scorso anno vinse Tim Tscharnke su Poltoranin e Cologna ma tutti i uomini di classifica (eccezion fatta per Northug) arrivarono a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro. Il copione potrebbe ripetersi anche quest’anno, anche perché incombe il Cermis. Differente la situazione dello scorso anno tra le donne, quando Johaug, Bjørgen e Weng fecero il vuoto e dominarono in maniera incontrastata. Questa volta, però, al comando potrebbe esserci soltanto la bionda di Roros.
9km Monte Cermis a tecnica libera – Val di Fiemme
La tappa più attesa, più temuta e anche più criticata, viste le pendenze che la rendono di fatto più una gara di sci alpinismo che di sci di fondo. Ad ogni modo, sulle durissime pendenze del Cermis si deciderà il Tour de Ski, a meno di distacchi abissali tra il leader e il resto del parterre (ed è una variabile da prendere assolutamente in considerazione). Sundby e Johaug, i grandi favoriti, potrebbero suggellare la loro superiorità, mentre per la prestigiosa vittoria di tappa Roland Clara potrebbe essere uno dei candidati dopo il successo dello scorso anno. Tra le donne, invece, Johaug potrebbe lasciare soltanto le briciole alle avversarie.
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daniele.pansardi@oasport.it
Foto: discoveryalps.it