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Snowboard, Coppa del Mondo: il 2016 può portare altre gioie all’Italia

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La Coppa del Mondo 2015-2016 di snowboard approccia la sosta natalizia dopo tre tappe, due delle quali disputate in Italia. Tra Carezza, Montafon e Cortina per l’Italia è stata una crescita continua e repentina, culminata sabato sera con lo storico poker nel PSL maschile e il secondo posto di Nadya Ochner in quello femminile.

Dopo un avvio stentato nello scorso weekend, salvato comunque da un bell’argento nel team event di cross, una delle nazionali azzurre di punta per gli sport invernali ha dimostrato subito il suo immenso valore complessivo nell’alpino. E adesso, in attesa anche di conoscere i progressi eseguiti nel freestyle, c’è tutto il 2016 per divertirsi ancora.

Nelle successive pagine analizzeremo l’avvio di stagione delle due specialità dello snowboard, di seguito invece ecco i prossimi tre impegni della Coppa del Mondo.

SNOWBOARDCROSS:
22-24 gennaio Feldberg (Germania)
20-21 febbraio Sunny Valley (Russia)
25-27 febbraio PyeongChang (Corea del Sud)

ALPINO:
8-9 gennaio Bad Gastein (Austria) PSL con team event
23 gennaio Rogla (Slovenia) PGS
30 gennaio Mosca (Russia) PSL

FREESTYLE:
21-24 gennaio Mammoth (Usa) slopestyle e halfpipe
4-6 febbraio Park City (Usa) halfpipe
11 febbraio Boston (Usa) big air

 

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Foto da: pagina Facebook Fis Snowboard World Cup/Miha Matavz

SNOWBOARDCROSS – La località austriaca di Montafon, in passato sorridente spesso a Omar Visintin, non ha visto questa volta azzurri sul podio nella prova individuale. Michela Moioli, già combattiva, ha chiuso sesta mentre al maschile gli atleti italiani sono rimasti lontani dalle heat decisive, frenati anche da risultati non eccelsi nelle qualifiche. La concentrazione massima fin dalla mattinata è uno degli aspetti su cui il ds Cesare Pisoni sta lavorando con insistenza: non è un fattore decisivo come nel parallelo, ma conta assai in termine di tabellone. E non tutti sembrano ancora sfruttarlo al meglio.

Il campione del mondo Luca Matteotti si è addirittura arreso prima degli ottavi di finale del sabato, riscattandosi però nel team event di domenica con il secondo posto in coppia con Fabio Cordi. Dalla folta e competitiva squadra dell’Italia, tuttavia, è lecito aspettarsi almeno una finale individuale: le qualità per salire sul podio ci sono eccome, con tanti atleti tra cui anche Michele Godino, Emanuel Perathoner e Tommaso Leoni.

In attesa del recupero di Raffaella Brutto, operata per la terza volta allo stesso ginocchio a novembre per rimuovere un residuo di un intervento precedente, il settore femminile si regge sui risultati e la determinazione della 20enne Michela Moioli, già bronzo mondiale, finalista olimpica e due volte terza nella classifica generale di Coppa del Mondo. In una stagione segnata da un abbozzo di ricambio generazionale al vertice – non c’è infatti la cinque volte vincitrice della sfera di cristallo Dominique Maltais – l’occasione pare ghiotta per confermarsi tra le grandi.

 

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Foto da: Cesare Pisoni Facebook

ALPINO – Da Carezza a Cortina è cambiato tutto. Dalle due eliminazioni ai quarti di finale di Christoph Mick e Nadya Ochner in Alto Adige al trionfo veneto con i due azzurri proprio grandi protagonisti, al pari di Roland Fischnaller (secondo), Mirko Felicetti (terzo), Maurizio Bormolini (quarto) e Aaron March (sesto). La valanga italiana ha colpito come mai aveva fatto nella sua storia, sfruttando proprio una fase di qualificazione semplicemente perfetta che già lasciava intuire l’esito della gara.

Ora Mick guida la classifica generale e, ovviamente, il Bel Paese è presente in massa nelle posizioni di vertice. La stagione è solo all’inizio, ma il sogno Coppa del Mondo è sempre vivo nel cuore di Fischnaller (e non solo): sarà la volta buona? Lo sloveno Zan Kosir, autore della tripletta nel 2014-2015, ha saltato proprio il PSL di Cortina per un leggero guaio fisico. Se anche a gennaio dovesse essere frenato dagli stessi problemi, la situazione potrebbe farsi interessante pur non dimenticando altri fuoriclasse del calibro di Vic Wild, Andrey Sobolev e Andreas Prommegger.

Ma nel complesso, tuttavia, è la squadra intera a regalare certezze. E non potrebbe essere altrimenti. Mick non è neanche professionista, a Natale tornerà al suo lavoro di cuoco, e nel frattempo vince e comanda in Coppa del Mondo. Mirko Felicetti, anch’egli in attesa di entrare in qualche gruppo militare, ha dimostrato che i podi della passata stagione non erano casuali. Classe 1992, soprannominato Cavallo pazzo, ha trovato il giusto equilibrio per competere e battere i big. E Maurizio Bormolini, detentore della Coppa Europa, sembra già più pronto di Edwin Coratti, altro talento che può aumentare ulteriormente il valore dell’Italia.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Cesare Pisoni Facebook

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