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Sollevamento pesi: Pizzolato il migliore azzurro al Mondiale, che crescita! Scarantino e Pagliaro rimandati

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Il 2015 del sollevamento pesi italiano ha un nome, un soprannome e un cognome: Antonino Nino Pizzolato. A meno di 20 anni irrompe in settima posizione al Mondiale di Houston, con il quinto posto nella prova di slancio firmando il nuovo record italiano.

Una prestazione attesa ma non così presto. Un totale di 363 chilogrammi che è andato a migliorare i 348 sollevati sempre in questa stagione durante gli Europei Junior. Una crescita esponenziale per un ragazzo che sta raggiungendo il pieno sviluppo fisico e che a meno di un anno dai Giochi Olimpici si è visto atterrare sulla luna, a meno di 20 chili dal podio iridato. Il sogno è sicuramente proibito ma in vista del 2020, quando Pizzolato avrà 24 anni, il pensiero si potrebbe fare. L’importante, per ora, è continuare un percorso di crescita importante e costante nelle ultime due stagioni che l‘ha portato ai vertici della categoria fino a 85 chili da più giovane in gara.

Per rimanere in campo maschile, non ha impressionato Mirco Scarantino. I suoi miglioramenti sono stati meno evidenti che in passato ma nonostante questo ha chiuso a ridosso della top 10 un Mondiale non facile. Forse anche a causa della grande carica agonistica che lo ha sempre contraddistinto che se talvolta può essere una spinta più altre può bloccarlo per la troppa voglia di fare bene. Pur in un’annata non facile, il nisseno è comunque riuscito a conquistare il titolo europeo juniores e la medaglia di bronzo sia ai Mondiali di categoria che agli Europei Senior. Mica male.

Tra le donne, va registrato il brusco calo di Genny Pagliaro. Dal quinto posto mondiale dello scorso anno al 21esimo in questo 2015 con 8 chili in meno sollevati sul bilanciere. Per la ragazza più rappresentativa del sollevamento italiano un risultato deludente in un Mondiale che per il resto della squadra ha mantenuto, se non addirittura superato, le aspettative.

Impossibile chiedere di più a Giorgia Russo e Jennifer Lombardo, vicino alle loro migliori prestazioni di sempre proprio al Mondiale di Houston, o a Giorgia Bordignon, 12esima nella 63 chilogrammi, e Maria Grazia Alemanno. Questi risultati, però, non sono bastati a raggiungere il pass olimpico di squadra, che sarebbe stato fondamentale per tutto il movimento femminile.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: FIPE

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