Tennis
Tennis, il 2015 degli italiani: non solo Pennetta. Fognini/Bolelli doppio da sogno, bene le donne
Il 2015 del tennis italiano passerà alla storia giustamente come l’anno dello Slam di Flavia Pennetta. I risultati di prestigio della stagione appena conclusa non sono arrivati soltanto dalla pugliese, anzi. Tutto il movimento si è comportato egregiamente. Ripercorriamo i momenti simbolo della stagione tennistica degli azzurri.
In Australia, nel primo Slam stagionale, arrivano delle inattese eliminazioni per le nostre ragazze. Soltanto Sara Errani e Camila Giorgi si issano fino al terzo turno. Le gioie giungono a sorpresa dal doppio maschile. Fabio Fognini e Simone Bolelli illuminano d’azzurro il Melbourne Park, battendo in finale la coppia francese composta da Herbert e Mahut, ed aggiudicandosi un Major di doppio maschile che mancava all’Italia dal 1959.
Il duo continua a convincere durante tutta la stagione, arrivando in finale ai Master 1000 di Indian Wells, Monte-Carlo, Shanghai ed in semifinale al Roland Garros. La loro stagione si chiude con la meritata partecipazione alle ATP Finals di Londra, concluse senza superare lo scoglio del round robin.
A febbraio, con l’avvento della stagione sud-americana sul rosso, il ligure comincia a fornire ottimi segnali anche in singolare. Nell’ATP 500 di Rio in semifinale batte Rafael Nadal in rimonta, prima di cedere a David Ferrer, sua bestia nera.
Arriva la Davis, e l’Italia di Barazzutti cede a sorpresa al Kazakistan degli oriundi. Kukushkin batte Andreas Seppi e Simone Bolelli, e nel match decisivo Fognini cede sorprendentemente a Nedovyesov. La compagine guidata da Barazzutti ripiomba nello spetto degli spareggi.
L’annata di Fognini prosegue tra alti e bassi. Fabio sconfigge nuovamente Nadal, a Barcellona, prima di arrendersi nel turno successivo ad Andujar. Dopo un Roland Garros ed un Wimbledon in ombra, l’azzurro torna a sorridere sulla sua amata terra, ma stavolta Rafa gli nega la vittoria in finale nell‘ATP 500 di Amburgo al termine di un match combattutissimo.
Fabio arriva così agli US Open, dove rifila la terza sconfitta stagionale al numero uno di Spagna, impresa riuscita soltanto alle leggende viventi di questo sport, ma cede ancora una volta nel turno successivo, ancora una volta ad uno spagnolo (Feliciano Lopez), in quella che può definirsi una maledizione per coloro che osano battere Nadal.
Si ritorna a lottare per l’Italia. Tempo di spareggi di Coppa Davis. Si gioca nella lontanissima Irkutsk. Fabio incanta contro il giovane talento Rublev, fa il suo dovere con Bolelli in doppio e chiude i conti piegando Gabashvili. L’Italia resta nel World Group e sfiderà la Svizzera nel 2016 in quel di Pesaro.
Anche la stagione di Andreas Seppi è stata più che positiva. Partenza sprint con la semifinale in quel di Doha, il bolzanino sfiora l’approdo ai quarti agli Australian Open, sciupando un match point contro Kyrgios al termine di un incontro epico. Il suo ottimo avvio di 2015 prosegue poche settimane dopo, quando giunge in finale nell’ATP 250 di Zagabria, dove cede all’iberico Garcia Lopez.
Dopo un periodo povero di risultati degni di nota, dovuti anche ad un fastidioso infortunio, Andreas conquista un risultato di prestigio, ergendosi sino alla finale di Halle. Nell’ultimo atto del torneo sull’erba tedesca l’azzurro non sfigura al cospetto di Roger Federer, lottando sino al termine.
Negli Slam Seppi fa quel che può, in quanto chiuso dai tabelloni proibitivi. Primo turno al Roland Garros contro Isner, terzo turno a Wimbledon contro Murray, al quale strappa anche un set, ed ancora terzo turno agli US Open contro Djokovic.
Simone Bolelli, oltre ai successi in doppio, riesce a costruirsi un’ottima classifica di singolare a suon di prestazioni convincenti durante tutta la stagione, giungendo sino ai quarti a Sydney, Marsiglia, Bucharest, Nottingham, Amburgo, San Pietroburgo e Shenzhen, a dimostrazione della sua duttilità e del suo adattamento ad ogni sorta di superficie.
Sfortunato negli Slam, dove i sorteggi gli impediscono di portare a casa punti pesanti. Si ferma al secondo turno in Australia, battuto da Federer al quale strappa un set. Sfiora l’impresa al Roland Garros, portando Ferrer al quinto set nel terzo turno. A Wimbledon la sorte gli regala kei Nishikori al primo turno, e si assiste ad un altro quinto set letale al tennista di Burdio. Agli US Open è invece Goffin a stopparlo in avvio. Nel 2016 si spera in una sorte migliore.
Parliamo adesso di Paolo Lorenzi, che ha chiuso la stagione da numero 68 ATP. Partito bene con i quarti a Quito, il “dottore” si è poi costruito la classifica grazie al circuito Challenger. Vittorioso a Eskisehir, Cortina, Pereira e Medellin, Lorenzi ha partecipato alle Finals del Challenger Tour, uscendo nel round robin.
Altro italiano che si è ben disimpegnando nel circuito cadetto è Marco Cecchinato. I trionfi di Torino, la finale di Genova, e le 10 semifinali raggiunte durante l’anno, gli consentono di attestarsi nella top 100 (numero 90 al mondo), e di iniziare il 2016 partecipando per la prima volta in carriera agli Australian Open.
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Foto: Pagina FB Supertennis
Per quanto riguarda il tennis italiano al femminile, dopo un avvio stentato in Australia, le nostre connazionali hanno innescato la sesta, riuscendo ad ergersi a protagoniste indiscusse del circuito, al pari delle più quotate Serena Williams, Simona Halep e Maria Sharapova.
Flavia Pennetta, prima di sorprendere tutti gli addetti ai lavori centrando la clamorosa perla a Flushing Meadows, ha fatto i conti con una stagione altalenante. Partita male, la brindisina ha raggiunto i quarti a Dubai, Indian Wells, Marrakech e gli ottavi al Roland Garros. Sconfitta al primo turno a Wimbledon, Flavia è giunta agli US Open senza impressionare, cogliendo soltanto due vittorie nei tre tornei propedeutici allo Slam americano. A New York l’azzurra ha eliminato nell’ordine Gajdosova, Niculescu, Cetkovska, Stosur, Kvitova, Halep e sconfitto Roberta Vinci nella storica finale tutta tricolore. Guadagnandosi l’accesso alle WTA Finals di Singapore, Pennetta ha chiuso la sua carriera senza riuscire a superare il round robin.
Il 2015 di Roberta Vinci verrà ricordato per la grande impresa messa a segno agli US Open. La tarantina ha infatti battuto in rimonta Serena Williams, negandole la possibilità di portare a termine il leggendario Grande Slam. La numero 16 del ranking WTA ha disputato in questa stagione un’altra finale tutta italiana, a Norimberga, cedendo a Karin Knapp. I quarti ad Hobart, Istanbul e Toronto, ma soprattutto le semifinali raggiunte a Wuhan e nell’Elithe Trophy di Zhuhai, abbelliscono la sua annata.
Sara Errani si è dimostrata sempre una tennista su cui poter fare pieno affidamento. L’emiliana, sulla sua amata terra rossa, ha centrato la vittoria nel WTA di Rio de Janeiro, la finale a Bucharest, la semifinale a Bad Gastein, i quarti a Stoccarda e soprattutto al Roland Garros, sconfitta da Serena Williams. Ma l’azzurra ha saputo ritagliarsi spazi anche sul veloce, a testimonianza della sua evoluzione tennistica. Sara è giunta infatti in semifinale a Monterrey, Toronto (battendo Azarenka) e Guangzhou, quarti a Charleston (terra verde) e Pechino, prima di fermarsi nel round robin del WTA Elithe Trophy.
Come non citare anche le stagioni di Camila Giorgi e Karin Knapp. La prima, dopo aver sfiorato il titolo in quel di Katowice, ha trovato la sua prima vittoria in carriera sull’erba olandese di ‘s-Hertogenbosh, battendo in finale Belinda Bencic. La seconda, che ha chiuso da numero 51 WTA, è riuscita a dare un’impennata ad una fino a quel punto anonima stagione con l’avvento della stagione sul rosso. La trentina ha trionfato nel WTA di Norimberga aggiudicandosi il derby contro la Vinci, prima di accarezzare l’idea di aggiudicarsi il titolo a Bad Gastein (sconfitta dalla Stosur sul filo di lana). Semifinalista a Baku, la Knapp ha terminato anzitempo il 2015 a causa di un infortunio al ginocchio.
Infine, spendiamo qualche parola per Francesca Schiavone, l’intramontabile 35enne. Molte le sconfitte al primo turno, eppure le perle non sono mancate. La milanese, in quel di Antwerp, è riuscita a stordire la tedesca Kerber, all’epoca numero 10 del mondo, lasciandole appena due game. Tre mesi più tardi, nel suo Roland Garros, ha firmato una delle imprese migliori di questo 2015, piegando al secondo turno Svetlana Kuznetsova per 10-8 al terzo set dopo quasi 4 ore di fantastico tennis.
Unica nota stonata del 2015 al femminile è la sconfitta al primo turno di Fed Cup, cancellata poi dal successo delle ragazze di Barazzutti negli spareggi contro gli Stati Uniti di Serena Williams.
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Fonte foto: pagina Facebook Supertennis