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Tennis, l’immortalità di Roger Federer. Lo svizzero si confermerà anche nel 2016?

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Nello sport esistono campioni che si avvicinano all’immortalità (sportiva). Uno di questi è sicuramente Roger Federer. Il 34enne svizzero nella stagione appena passata è riuscito a tener testa ai vari Djokovic, Murray, Nadal ed ai giovani in rampa di lancio, che affollano e cercano di rendere difficile la vita ATP dei fab four.

Sei i titoli conquistati, partendo dall’ATP di Brisbane, per finire con il trionfo nella sua città: Basilea. In mezzo le vittorie di Dubai, in finale sul numero uno del mondo, del neonato torneo di Istanbul, di Halle (suo giardino), e del Master 1000 di Cincinnati. 10 mesi di distanza tra il primo ed il sesto titolo stagionale. Arco di tempo ampio che testimonia la bontà della condizione fisica, primo fattore da sottolineare quando si parla di un tennista di 34 anni. Secondo fattore da analizzare è la fame di vittorie che alimenta ancora il tennis di un giocatore entrato ormai nella leggenda con 88 trofei in bacheca, tra cui 17 Slam. E’ impressionante come Federer riesca, stagione dopo stagione, a porsi nuovi obiettivi, nuovi limiti, nuove sfide, e di conseguenza nuovi stimoli.

L’elvetico, non me ne vogliano i fan dei suoi più acerrimi rivali, è il tennista maggiormente elegante, che abbina potenza ed efficacia ad uno stile unico. Il talento della leggenda di Basilea è innato, e resiste nel tempo dinanzi ai super-uomini, ai super-atleti ed ai battitori da oltre 230 km/h.

Roger per il 2016 ha un obiettivo chiamato medaglia d’oro in singolare alle Olimpiadi di Rio, unica perla mancante nella sua collezione. Potrebbe rivelarsi l’Olimpiade di Federer in quanto molto probabilmente giocherà simultaneamente i 3 tornei Olimpici: singolare, doppio e doppio misto. Ufficializzato il duo con Martina Hingis, c’è un uomo che attende una risposta, ovvero Stan Wawrinka. Re Roger non ha ancora sciolto i dubbi sulla sua partecipazione al torneo di doppio maschile, in quanto giocare le tre competizioni significherebbe mettere in campo un dispendio di energie psicofisiche non da poco.

Inoltre, obiettivo dichiarato dello svizzero è tornare a vincere un torneo dello Slam. Major che manca da Wimbledon 2012. Fissati i traguardi da raggiungere, Roger ha concluso il 2015 cessando il rapporto di collaborazione con Stefan Edberg. Il coach svedese è stato sostituito da un ex rivale dell’elvetico, quell’Ivan Ljubicic che 4 volte si arrese in carriera in finale dinanzi al suo nuovo assistito.

La nuova stagione è ormai alle porte, Roger Federer reciterà sicuramente ancora una volta un ruolo da protagonista.

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