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Volley, SuperLega – 11esima giornata: le pagelle. Trento infinita, crollo Civitanova, Modena di Bruninho allunga

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Nel weekend si è disputata l’undicesima giornata di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile (clicca qui per cronaca, risultati, classifica). Di seguito le nostre consuete pagelle per scoprire i migliori e i peggiori del turno. 

 

TRENTO: CUORE, GRINTA e AMORE: 10. Una squadra infinita, grintosa, coriacea, mai doma. I Campioni d’Italia non mollano davvero proprio mai e credono fino in fondo di poter sconfiggere Civitanova: sotto 0-2 e 9-12 inscenano il rimontone che li trascina al tie-break. Nel set decisivo vanno sotto 9-12 e 12-14 ma non è ancora finita: quattro punti consecutivi, un’altra big abbattuta (dopo Modena e Verona la scorsa settimana, in entrambi i casi al tie-break), terzo posto in cassaforte e una classifica eccellente su cui pesa solo il ko patito a Molfetta.

C’è tanto del carattere di Rado Stoytchev in questa squadra, c’è forse più carattere che gioco nelle ultime due vittorie, ottenute nello stesso modo e contro due big. Uno scatenato Djuric nel finale del tie-break (23 punti, 4 aces, 48% in attacco), il credo di capitan Lanza (18 punti), l’eccezionale regia di Giannelli che smarca i compagni per mandare in confusione la Lube, Urnaut prontamente recuperato (14 punti, 63%), i muri della “novità” Mazzone e di Solé, i recuperi di Colaci.

 

BRUNINHO e MODENA: 9. La formalità Padova viene sbrigata grazie alla straordinaria inventiva di Bruninho, eccezionale regista che, oltre ad andare a referto con 9 punti personali, ha sfruttato al meglio i talenti di Ngapeth e Vettori (12 punti a testa). Modena si laurea così Campione d’Inverno tornando al primo posto in campionato al giro di boa dopo un lungo digiuno durato 19 anni: una sola sconfitta stagionale (contro Trento al tie-break), le vittorie negli altri tre big match (Civitanova, Perugia e Verona) certificano il valore dei canarini, ormai definitivamente esplosi. Salto di qualità di vettori, Ngapeth ripreso dopo i ben noti problemi, Lucas uomo in più.

 

UROS KOVACEVIC: 8. Verona esce vittoriosa da Monza grazie a una prova di squadra di ottima fattura in cui, per l’ennesima volta, brillano tutti gli uomini d’attacco. A spiccare maggiormente è lo schiacciatore, autore di 20 punti col 49% in attacco. Non dimentichiamo però i 20 di Sander (4 muri) e i 19 di Starovic (58% in attacco).

SKRIMOV e MILANO: 7. Finalmente! La prima vittoria stagionale per i meneghini arriva al termine del girone d’andata, su un campo difficile come quello di Ravenna, in un incontro che sembrava proibitivo per i ragazzi di Monti. Il trionfo è arrivato addirittura rimontando dallo 0-2, trascinati dai 22 punti di un super Skrimov che permette alla Revivre di agganciare Piacenza e non rimanere in solitaria all’ultimo posto della classifica.

 

CIVITANOVA: 5. A un passo dalla meta e dal titolo di Campioni d’Inverno la Lube scivola proprio sul più bello. Meriti di Trento ma anche troppa confusione per i ragazzi di Blengini che, da un comodo 3-0 ormai a un passo, si sono trovati travolti al tie-break. Emblematico il quarto set non giocato e soprattutto inspiegabile la rimonta subita nel set decisivo.

Juantorena, ex dell’incontro, è stato devastante nella prima metà della partita ma poi si è totalmente eclissato nel quarto set e non è stato risolutore nel tie-break come ci si aspettava. Cebulj chiamato in causa non quanto ci si poteva aspettare, Miljkovic impreciso, si è sofferto troppo il muro dolomitico.

RAVENNA: 5. L’unica squadra che ha perso contro Milano, lasciando per strada tre punti che potrebbero pesare nel girone di ritorno. I ragazzi di Kantor devono fare un serio esame.

PERRIN, TER HORST, ZLATANOV e PIACENZA: 3. Le basse percentuali d’attacco dei tre uomini di punta contro Molfetta sono l’emblema di una squadra sempre più impalpabile e inesistente. Decima sconfitta consecutiva, girone d’andata chiuso solo con 4 punti (fondo classifica con Milano), tanta pochezza tecnica nonostante le individualità siamo di ottimo livello.

 

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