Sci di fondo
Combinata nordica: Samuel Costa sempre il miglior azzurro, weekend nero per Pittin
Dopo un mese di stop, la Coppa del Mondo di combinata nordica è ritornata in pista con le due gundersen dal trampolino grande in programma a Chaux-Neuve. Nonostante la lunga ed imprevista sosta, la nazionale italiana ha offerto delle prestazioni in linea con le prime due uscite stagionali di Lillehammer e Ramsau, con la (solita, potremmo dire) luce e le tante ombre per gran parte della squadra.
Come già accaduto in Austria, anche nella località francese il miglior azzurro della spedizione è stato di gran lunga Samuel Costa. Il poliziotto gardenese non si è limitato soltanto a ben figurare come in Stiria, quando raccolse un 11esimo ed un 13esimo posto, ma si è spinto oltre, ritoccando il suo miglior piazzamento in carriera con il settimo posto della gundersen di sabato. Un risultato sufficiente per spiegare come, al momento, il 23enne sia nettamente il più forte combinatista italiano, visto il weekend a tratti imbarazzante vissuto da Alessandro Pittin. Che potenzialmente resta il più talentuoso (e ci mancherebbe altro), ma quanto a completezza Costa sembra avere maggiori margini di miglioramento, sebbene magari con meno picchi di alto livello rispetto al carnico.
Da un medagliato olimpico e mondiale, nonché da un pluri-vincitore di Coppa del Mondo, certe prestazioni tuttavia paiono tuttavia inspiegabili. Nella stessa località in cui nel 2012 trionfò tre volte consecutivamente, il 25enne ha probabilmente toccato uno dei punti più bassi della propria carriera tra sabato e domenica, riuscendo nelle imprese di non entrare nei 50 qualificati per la gara su un campo partenti di 52 atleti in entrambe le occasioni, oltretutto con punteggi davvero infimi. Ma non solo. Perché nella prima delle due gundersen in programma a fargli compagnia ci ha pensato anche Lukas Runggaldier; gli unici due esclusi dalla gara vera e propria, insomma, sono stati italiani, a conferma delle gravi difficoltà di tutta la squadra (Armin Bauer si è difeso, ma restando comunque nelle retrovie) quando si tratta di piazzare una misura accettabile dal Large Hill. Tutti, per l’appunto, ad eccezione di Costa.
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Credit Fisi
Luca46
25 Gennaio 2016 at 20:02
C’è da sistemare più di qualcosa nel salto. Oltretutto credo che per Pittin ci sia anche una componente psicologica da superare, cosa che va fatta subito prima che sia troppo tardi. Il salto non è mai stato il suo forte ma aveva comunque un livello medio con qualche ottimo sprazzo. Adesso è relegato costantemente nelle retrovie. Un po’ di tempo per tornare l’ha avuto, è chiaro che c’è qualcosa che non va.