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Dakar 2016, è il giorno del riposo. I team ritoccano i mezzi ed i piloti tracciano un primo bilancio
Dopo le intense tappe boliviane i piloti della Dakar 2016 trovano ristoro in quel di Salta. Per i privati, non supportati da Team, quelle odierne saranno comunque ore frenetiche. Ritoccare i mezzi, cercando di riportarli al 100 % in vista delle prime frazioni su terreni sabbiosi, è ovviamente fondamentale.
La snervante tappa di ieri ha segnato il ritorno in vetta alla overall delle auto per il francese Sebastien Loeb. Il nove volte campione WRC, arrivato a Buenos Aires in sordina, adesso ci crede. “Quel che conta è essere in testa. Non credevo assolutamente di essere al comando arrivati al giorno di riposo. Daremo il massimo nelle prossime tappe. Saranno 3 giorni pieni di insidie, bisognerà stare attenti. La nostra unica strategia rimane quella di attaccare sempre”, dichiara il pilota Peugeot.
Il suo più immediato inseguitore è il connazionale e compagno di team Stephane Peterhansel. “Mr. Dakar” confessa di aver controllato durante la settima tappa. “Volevamo arrivare al giorno di riposo senza intoppi. Abbiamo pagato un piccolo errore di navigazione, ma va bene così. E’ stata una buona prima settimana. Penso che da ora in avanti le tappe siano più adatte ai veterani, ma vedremo”.
Tra le moto è il portoghese Paulo Goncalves a comandare la classifica. La sua Honda, dopo un avvio difficoltoso, sta rispondendo bene. Le prestazioni adesso sono costanti. Con il ritiro dello spagnolo Barreda, è lui il top rider della casa costruttrice nipponica. “Ieri ad un tratto ho avuto quasi paura. Abbiamo trovato grandine e neve. Sono felice della mia prima settimana, spero di ripetere queste prestazioni da qui in avanti. Le tappe saranno molto diverse quindi attenzione ad alcuni piloti che fino ad oggi hanno pagato delle difficoltà”.
L’australiano Toby Price, secondo nella generale, con tre vittorie di tappa ha destato l’impressione migliore. La KTM in generale, con Svitko, Meo e lo sfortunato Walkner, è indubbiamente il mezzo che meglio si è comportato in questi iniziali 7 giorni. Tuttavia Price vola basso. “Non si deve mai abbassare la guardia. Un errore meccanico o di navigazione può cancellare tutto in un attimo. Il mio obiettivo resta quello di arrivare a Rosario e finire sul podio. Staremo a vedere”.
L’italiano Alessandro Botturi conclude le prime sue fatiche in 13esima piazza. Il pilota ufficiale Yamaha, debilitato da problemi ad un polso, si sta comunque divertendo. “Ieri abbiamo trovato la neve, è stato brutto. Ho corso 60 km con Meo e mi sono divertito. Fortunatamente abbiamo passato il guado senza problemi, ma poi ci hanno informato che dietro stava succedendo di tutto. Il polso migliora. La Uyuni-Salta era da enduristi, mi sono gasato e non ho sentito tanto dolore. Approfitterò della giornata di riposo per tenere il polso fermo”.
Nella categoria camion regna ancora l’incertezza. I piloti KAMAZ, in ombra nei primi giorni, stanno tornando lentamente nelle posizioni che contano, l’olandese Gerard De Rooy, su IVECO, li teme. “Le prime frazioni sono state molto simili a tappe WRC. Spero di andar bene tra le dune della seconda settimana. Nessuno si aspettava i KAMAZ in difficoltà, ma sono sicuro che torneranno al vertice”.
Domani si riparte con le prime dune dell’edizione 2016. La Salta – Belen esalterà le doti di navigazione dei piloti che meglio si adattano alla sabbia.
Diamo un’occhiata infine alle classifiche generali.
TOP TEN AUTO
1 – Sebastien Loeb (FRA, Peugeot) 21:46:28
2 – Stephane Peterhansel (FRA, Peugeot) a 2 minuti e 22 secondi
3 – Carlos Sainz (ESP, Peugeot) a 4 minuti e 50secondi (un minuto di penalità)
4 – Nasser Al-Attiyah (QAT, MINI) a 17 minuti e 36 secondi (un minuto di penalità)
5 – Mikko Hirvonen (FIN, MINI) a 32 minuti e 53 secondi
6 – Giniel De Villiers (RSF, Toyota) a 33 minuti e 41 secondi
7 – Leeroy Poulter (RSF, Toyota) a 40 minuti e 19 secondi
8 – Yazeed Alrajhi (QAT, Toyota) a 42 minuti e 51 secondi (5 minuti di penalità)
9 – Vladimir Vasilyev (RUS, Toyota) a 53 minuti e 46 secondi (un minuto di penalità)
10 – Emiliano Spataro (ARG, Renault) ad un’ora, 15 minuti e 45 secondi (un minuto di penalità)
TOP TEN MOTO
1 – Paulo Goncalves (POR, Honda) 22:52:30
2 – Toby Price (AUS, KTM) a 3 minuti e 12 secondi
3 – Stefan Svitko (SVK, KTM) a 9 minuti e 24 secondi (un minuto di penalità)
4 – Pablo Quintanilla (CIL, Husqvarna) a 18 minuti e 6 secondi
5 – Kevin Benavides (ARG, Honda) a 21 minuti ed un secondo
6 – Antoine Meo (FRA, KTM) a 21 minuti e 6 secondi (5 minuti di penalità)
7 – Helder Rodrigues (POR, Yamaha) a 24 minuti e 44 secondi (2 minuti di penalità)
8 – Gerard Farres (ESP, KTM) a 29 minuti e 57 secondi
9 – Alain Duclos (FRA, Sherco) a 30 minuti e 32 secondi
10 – Juan Pedrero (ESP, Sherco) a 31 minuti e 45 secondi (2 minuti di penalità)
13 – Alessandro Botturi (ITA, Yamaha) a 39 minuti e 37 secondi (3 minuti di penalità)
TOP FIVE QUAD
1 – Alejandro Patronelli (ARG, Yamaha) 27:02:31 (un minuto di penalità)
2 – Marcos Patronelli (ARG, Yamaha) a 3 minuti e 36 secondi (9 minuti di penalità)
3 – Sergei Karyakin (RUS, Yamaha) a 7 minuti e 51 secondi (un minuto di penalità)
4 – Jeremia Gonzalez (ARG, Yamaha) a 26 minuti e 3 secondi (un minuto di penalità)
5 – Alexis Hernandez (PER, Yamaha) a 27 minuti e 9 secondi (un minuto di penalità)
12 – Juan Carlos Carignani (ITA, Yamaha) a 2 ore, 10 minuti e 55 secondi
TOP FIVE CAMION
1 – Pieter Versluis (NED, MAN) 21:01:56
2 – Gerard De Rooy (NED, IVECO) a 5 minuti e 31 secondi (2 minuti di penalità)
3 – Airat Mardeev (RUS, KAMAZ) a 10 minuti e 48 secondi
4 – Eduard Nikolaev (RUS, KAMAZ) a 10 minuti e 54 secondi
5 – Hans Stacey (NED, MAN) ad 11 minuti e 28 secondi (2 minuti di penalità)
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Immagine: Rally Dakar (Facebook)