Dakar 2016, Peterhansel sempre leader, ma gli ex WRC aprono una nuova era. Price fenomenale tra le moto
La Dakar 2016 ha consacrato tra le auto il francese Stephane Peterhansel. Il campione transalpino ha riportato la Peugeot al successo dopo ben 26 anni. Nel 1990 fu il finlandese Ari Vatanen a regalare il trionfo alla casa costruttrice del Leone. “Mr. Dakar”, con una corsa autoritaria, gestita nelle ultime giornate e condita da 3 vittorie di tappa, ha collezionato il suo 12° alloro nel Rally Raid più importante al mondo, eguagliando i successi raggiunti nella categoria moto. Importante anche l’apporto del suo fido navigatore Jean-Paul Cottret.
L’edizione numero 38 della Dakar ha inoltre esaltato il nove volte iridato WRC, il francese Sebastien Loeb. Giunto a Buenos Aires senza proclami, Loeb ha griffato 4 tappe, guidando autorevolmente la classifica nella prima settimana, spadroneggiando nelle frazioni montuose e con terreni che più si confacevano a piloti del mondiale Rally. I primi approcci con la sabbia argentina hanno respinto bruscamente il transalpino che, per tentare di aggiudicarsi una Dakar, avrà bisogno di macinare km nel deserto.
Mikko Hirvonen, degno rivale di Loeb nelle competizioni WRC, si è calato a pieno nella sua nuova esperienza, riuscendo a ritagliarsi soddisfazioni e ad accumulare una gran dote di esperienza. Una vittoria di tappa, e soprattutto il quarto posto nella classifica generale, a poco più di 2 minuti dal podio, costituiranno un ottimo biglietto da visita nella prossima edizione, che potrebbe segnare l’affermazione di un pilota proveniente dal World Rally Championship.
CLASSIFICA GENERALE DAKAR 2016 AUTO – TOP TEN
1 – Stephane Peterhansel (FRA, Peugeot) 45:22:10
2 – Nasser Al-Attiyah (QAT, MINI) a 34 minuti e 58 secondi (un minuto di penalità)
3 – Giniel De Villiers (RSF, Toyota) ad un’ora, 2 minuti e 47 secondi
4 – Mikko Hirvonen (FIN, MINI) ad un’ora, 5 minuti e 18 secondi
5 – Leeroy Poulter (RSF, Toyota) ad un’ora, 30 minuti e 43 secondi
6 – Nani Roma (ESP, MINI) ad un’ora, 41 minuti e 6 secondi (un minuto di penalità)
7 – Cyril Despres (FRA, Peugeot) ad un’ora, 49 minuti e 4 secondi (un minuto di penalità)
8 – Vladimir Vasilyev (RUS, Toyota) a 2 ore, un minuto e 45 secondi (un minuto di penalità)
9 – Sebastien Loeb (FRA, Peugeot) a 2 ore, 22 minuti e 9 secondi (7 minuti di penalità)
10 – Harry Hunt (GBR, MINI) a 3 ore, 11 minuti e 30 secondi (8 minuti di penalità)
Nella categoria moto è arrivato il primo e meritato successo dell’australiano Toby Price, dimostratosi autentico leader della corsa. Ben 5 le sue vittorie di tappa, farcite da podi e da prestazioni sempre al top, raggiunte grazie al giusto compromesso tra velocità e navigazione. Toby, terzo al debutto nel 2015, si è subito migliorato cogliendo il bottino pieno, dimostrando una maturità rara in un pilota di appena 28 anni. Ha approfittato a dovere delle “disgrazie” accorse ai piloti Honda, i veri delusi di questa Dakar 2016. Price ha potuto contare su una KTM praticamente perfetta. La casa costruttrice austriaca lo slovacco Stefan Svitko al secondo posto nella overall, ed altri tre centauri in top ten, chiudendo una Dakar da 10 in pagella.
Per quanto riguarda i piloti Honda, bene solo l’argentino Kevin Benavides, al debutto, autentica rivelazione di questa edizione. Con il quarto posto nella generale si candida a recitare un ruolo da protagonista nel 2017. Il portoghese Paulo Goncalves ha nuovamente dovuto fare i conti con la sfortuna. Degno rivale di Price dopo l’abbandono dello spagnolo Joan Barreda, si è reso protagonista di un gesto che verrà ricordato per molto tempo. Il lusitano, nel corso della settima tappa, ha fermato la sua corsa per assistere l’austriaco Matthias Walkner, suo rivale della KTM, caduto rovinosamente. Gesti di fair-play del genere fanno bene allo sport e vanno condivisi e mostrati ai più giovani.
Capitolo italiani. Alessandro Botturi ha fatto letteralmente a cazzotti con questa Dakar. Debilitato da una caduta nelle prime tappe, ha sofferto le pene dell’inferno per un problema al polso. Risalita la classifica sino all’11° posto, il “Bottu” è stato abbandonato dalla sua Yamaha, chiudendo anzitempo la sua corsa.
E’ andata meglio a Jacopo Cerutti. Il pilota Husqvarna, grazie ad una seconda settimana costante, è giunto 12° nella overall, cogliendo un risultato degno di nota.
CLASSIFICA GENERALE DAKAR 2016 MOTO – TOP TEN
1 – Toby Price (AUS, KTM) 48:09:15
2 – Stefan Svitko (SVK, KTM) a 39 minuti e 41 secondi (un minuto di penalità)
3 – Pablo Quintanilla (CIL, Husqvarna) a 48 minuti e 48 secondi
4 – Kevin Benavides (ARG, Honda) a 54 minuti e 47 secondi
5 – Helder Rodrigues (POR, Yamaha) a 55 minuti e 44 secondi (5 minuti di penalità)
6 – Adrien Van Beveren (FRA, Yamaha) ad un’ora, 46 minuti e 29 secondi
7 – Antoine Meo (FRA, KTM) ad un’ora, 56 minuti e 47 secondi
8 – Gerard Farres (ESP, KTM) a 2 ore ed un minuto
9 – Ricky Brabec (USA, Honda) 3 ore, 11 minuti e 27 secondi
10 – Armand Monleon (ESP, KTM) a 3 ore, 27 minuti e 49 secondi
12 – Jacopo Cerutti (ITA, Husqvarna) a 4 ore, 11 minuti e 40 secondi
Nei quad la gara è stata ad eliminazione. Prima il cileno Ignacio Casale, poi un Rafal Sonik mai in partita, infine il brillante brasiliano Marcelo Medeiros, sono stati costretti ad abbandonare la corsa, lasciando la strada spianata ai fratelli argentini Marcos ed Alejandro Patronelli. Unica certezza la marca del mezzo che ha monopolizzato la Dakar: Yamaha. Che sia Raptor o Watriciclo, il mezzo della casa costruttrice di Iwata non ha avuto rivali. Terzo successo nel Rally Raid per Marcos Patronelli.
CLASSIFICA GENERALE DAKAR 2016 QUAD – TOP FIVE
1 – Marcos Patronelli (ARG, Yamaha) 58:47:41 (9 minuti di penalità)
2 – Alejandro Patronelli (ARG, Yamaha) a 5 minuti e 23 secondi (un minuto di penalità)
3 – Brian Baragwanath (RSF, Yamaha) ad un’ora, 41 minuti e 53 secondi (un’ora e 4 minuti di penalità)
4 – Sergei Karyakin (RUS, Yamaha) ad un’ora, 44 minuti e 25 secondi
5 – Jeremias Gonzalez (ARG, Yamaha) a 2 ore, 2 minuti ed 8 secondi (un minuto di penalità)
Tra i camion il trionfo stato di marca IVECO, più precisamente del Team IVECO Gerard De Rooy. Seconda vittoria in carriera per il pilota olandese che ha regalato il suo nome al team. Il colpaccio Ales Loprais, 6 volte campione di categoria su mezzo TATRA, ha portato dunque subito i frutti desiderati. Grande il lavoro del ceco, che con la saggezza di De Rooy ha migliorato il camion italiano, che ha piazzato anche l’argentino Federico Villagra sul terzo gradino del podio.
In difficoltà dal primo all’ultimo giorno, ed autentici delusi di questa edizione, i piloti KAMAZ, capaci di collezionare 13 successi negli ultimi 20 anni.
CLASSIFICA GENERALE DAKAR 2016 CAMION – TOP FIVE
1 – Gerard De Rooy (NED, IVECO) 44:42:23 (2 minuti di penalità)
2 – Airat Mardeev (RUS, KAMAZ) ad un’ora, 10 minuti e 27 secondi
3 – Federico Villagra (ARG, IVECO) ad un’ora, 40 minuti e 55 secondi
4 – Hans Stacey (NED, MAN) a 2 ore, 23 minuti ed un secondo (2 minuti di penalità)
5 – Ton Van Genugten (NED, IVECO) a 2 ore, 30 minuti e 59 secondi (4 minuti di penalità)
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Immagine: Dakar Rally (Facebook)