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Dakar 2016, tris di Price tra le moto. Barreda e Faria fuori causa. Botturi ottimo 9°

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La sesta tappa della Dakar 2016, con partenza ed arrivo ad Uyuni, mette K.O. due dei protagonisti più attesi, ovvero lo spagnolo Joan Barreda ed il portoghese Ruben Faria. Il primo a causa della sua Honda che, poco dopo il terzo intertempo, ha subito dei pesanti problemi al motore. Quasi un’ora più tardi l’iberico ha trovato assistenza nell’azzurro Paolo Ceci, suo compagno di Team, che lo ha trainato quasi sino al traguardo. Il secondo, lusitano in sella ad una Husqvarna, settimo in generale, è caduto riportando una frattura ad un polso. Per lui la Dakar finisce qui. Da segnalare anche il ritiro dello slovacco Ivan Jakes (KTM) a causa di un infortunio al ginocchio.

Veniamo adesso alla tappa. Frazione più lunga di questa edizione. I piloti di moto e quad, partiti alla buon’ora, hanno trovato sotto le ruote dei loro mezzi un terreno davvero insidioso. Sabbia e roccia che si alternano continuamente, lungo sentieri che si inerpicano sulle Ande ad altitudini comprese tra i 3500 ed i 4200 metri. 542 km di speciale che fanno selezione, e lasciano tossine nel fisico dei rider in vista dei prossimi dispendiosi impegni.

Toby Price non vuole smettere di mettersi in luce e fa back to back. Dopo la quinta tappa mette a segno un’altra importantissima vittoria sulle Ande boliviane, confermando di trovarsi a proprio agio quando c’è da coniugare velocità e navigazione. Al contrario di ieri, Price ha fatto la differenza negli ultimi km di speciale. Terzo sigillo in questa Dakar per l’australiano della KTM, che taglia il traguardo in 5 ore, 51 minuti e 48 secondi, rifilando pesanti distacchi ai rivali che fino a questo momento non hanno dovuto fare i conti con problemi meccanici e cadute.

Nonostante l’annullamento della prima tappa, e numerosi tagli alle sezioni speciali, la Dakar inizia a farsi sentire causando ritiri ed importanti ritardi. La frazione odierna salva soltanto Goncalves, i piloti KTM e pochi altri.

Secondo posto infatti per l’austriaco Matthias Walkner (KTM), che paga appena un minuto e 5 secondi. Terzo gradino del podio per il leader della generale, il portoghese Paulo Goncalves, giunto all’arrivo con un minuto e 12 secondi dal vincitore di tappa.

Quarto posto per lo slovacco Stefan Svitko, ex leader della generale, staccato di 4 minuti e 44 secondi, che completa l’ottima giornata in casa KTM.

Helder Rodrigues (POR, Yamaha) e Pablo Quintanilla (CIL, Husqvarna) perdono rispettivamente 5 minuti e 23, e 7 minuti e 52, ma possono ritenersi comunque più fortunati di Barreda e Faria.

Batoste per Antoine Meo, francese della KTM, finito a 12 minuti e 25 secondi dalla vetta, e per l’argentino Kevin Benavides (Honda), staccato di oltre 15 primi.

Infine, primo squillo in top ten per il nostro Alessandro Botturi. L’italiano, in sella alla sua Yamaha, ha chiuso al nono posto, a 9 minuti e 19 dal trionfatore di giornata.

In classifica generale crolla dunque Barreda. Price accorcia su Goncalves, che mantiene la leadership. Può sognare anche Walkner.

AGGIORNAMENTO ORE 23:00 –Barreda è arrivato con 4 ore e 58 minuti di ritardo. Correrà solo per cogliere qualche successo di tappa.

Per quanto riguarda la categoria quad, dove l’incertezza regnava sovrana, possono gioire i fan argentini. I fratelli Marcos ed Alejandro Patronelli hanno difatti preso il controllo della corsa, centrando una doppietta sia nella tappa odierna che nella classifica generale. La sesta frazione va a Marcos, che porta il suo Watriciclo Yamaha sulla linea del traguardo in 6 ore, 53 minuti e 39 secondi, con oltre 6 minuti di vantaggio su Alejandro, che balza in vetta nella overall. Terzo il sud-africano Brian Baragwanath, staccato di 8 minuti e 21 secondi, poi penalizzato di ben 11 minuti. Sale dunque sul podio il russo Karyakin, che paga 19 minuti ed un secondo (anche per lui un minuto di penalità).

Pessima giornata per Alexis Hernandez. Il peruviano è giunto al traguardo con più di 28 minuti di ritardo, calando a picco in classifica.

Qualche ora fa è arrivato il ritiro di Ignacio Casale. Il cileno, già sfortunato ieri, è caduto al km 369, fratturandosi la clavicola. Pertanto, con i forfait forzati del polacco Rafal Sonik, vincitore della passata edizione, di Casale, e del brasiliano Marcelo Medeiros, la categoria pare aver trovato i suoi padroni.

TOP TEN SESTA TAPPA MOTO

1 – Toby Price (AUS, KTM) 05:51:48
2 – Matthias Walkner (AUT, KTM) ad un minuto e 5 secondi
3 – Paulo Goncalves (POR, Honda) ad un minuto e 12 secondi
4 – Stefan Svitko (SVK, KTM) a 4 minuti e 44 secondi
5 – Helder Rodrigues (POR, Yamaha) a 5 minuti e 23 secondi
6 – Pablo Quintanilla (CIL, Husqvarna) a 7 minuti e 52 secondi
7 – Txomin Arana (ESP, Husqvarna) a 7 minuti e 59 secondi
8 – Ricky Brabec (USA, Honda) ad 8 minuti e 16 secondi
9 – Alessandro Botturi (ITA, Yamaha) a 9 minuti e 19 secondi
10 – Jordi Viladoms (ESP, KTM) ad 11 minuti e 9 secondi

TOP FIVE SESTA TAPPA QUAD 

1 – Marcos Patronelli (ARG, Yamaha) 06:53:39
2 – Alejandro Patronelli (ARG, Yamaha) a 6 minuti e 39 secondi
3 – Sergei Karyakin (RUS, Yamaha) a 19 minuti ed un secondo (un minuto di penalità)
4 – Brian Bragwanath (RSF, Yamaha) ad 19 minuti e 21 secondi (11 minuti di penalità)
5 – Jeremia Gonzalez (ARG, Yamaha) a 21 minuti e 17 secondi

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Fonte foto: pagina Facebook Dakar

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