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Ginnastica, Olimpiadi 2016 – L’Italia si prepara per Rio! Le ragazze a caccia del sogno: cercasi 5 azzurre

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La stagione della ginnastica artistica sta per entrare nel vivo. Tra poco più di due settimane (13 febbraio) la Serie A aprirà i battenti con la prima tappa a Rimini.

L’Italia è ufficialmente entrato nell’anno olimpico, quello che culminerà a Rio con gli attesissimi XXXI Giochi Olimpici. Il pass conquistato agevolmente ai Mondiali 2015 ha permesso alla Nazionale femminile di chiudere rapidamente il discorso qualificazione, potendo così lavorare tranquillamente durante l’inverno e in questi mesi senza l’ansia del Test Event.

Si volerà a Rio con l’obiettivo di fare bene ma anche con qualche ambizione di togliersi delle soddisfazioni.

 

Certo è che, per la prima volta nella storia, quattro quinti della formazione che ci ha rappresentato nell’Olimpiade precedente sono ancora in corsa per strappare il body azzurro più importante. A Londra 2012 il settimo posto conclusivo (prima finale di sempre per il nostro Paese) venne conquistato da Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito, Erika Fasana, Giorgia Campana, Elisabetta Preziosa (unica atleta già ritiratasi dall’agonismo).

A quattro anni di distanza l’ossatura della Nazionale non è cambiata più di tanto ed è nel pieno della preparazione con il sogno di disputare una nuova Olimpiade.

Vanessa Ferrari ha curato il suo tendine con le piastrine, è tornata a cimentarsi in palestra un paio di settimane fa e inizia qui la rincorsa a quella che sarebbe la sua terza rassegna a cinque cerchi (record). Fino a qualche mese fa si pensava che questa potesse essere l’ultima recita dell’infinita carriera della Campionessa del Mondo 2006 ma le sue ultime dichiarazioni non hanno lasciato trasparire una decisione così netta. Negli ultimi quattro anni non ha mollato di una virgola, nonostante i problemi fisici non siano mancati: ha sempre trascinato la squadra, ha svolto eccellentemente il suo grado di capitano, ha conquistato un oro europeo e un argento mondiale al corpo libero.

Erika Fasana ha ripreso gli allenamenti nelle ultime settimane dopo i problemi avuti con la frattura da stress alle tibie. Nel quadriennio è stata l’atleta che è cresciuta maggiormente, come dimostrano i miglioramenti tecnici e i risultati conseguiti in cui brillano due finali mondiali consecutive al corpo libero, il bronzo all’American Cup e soprattutto l’importanza capitale che riveste nelle dinamiche di squadra.

Carlotta Ferlito è stata l’azzurra più in forma a Glasgow ed è una garanzia a livello internazionale, soprattutto se dovesse mantenere il piglio e la combattività dimostrati ai Mondiali. Ha tutte le carte in regola per ripetere l’esperienza di Londra e magari anche per togliersi delle soddisfazioni personali. Nel quadriennio ha ottenuto un quinto posto mondiale alla trave e si è avvicinata alla finale iridata anche qualche mese fa. Sarà lei ad aprire la stagione internazionale dell’Italia partecipando alla prestigiosa American Cup, prima tappa della nuova Coppa del Mondo.

Giorgia Campana potrebbe invece partire in seconda fila per quanto visto nell’ultima stagione e mezza, ma la sua solidità e la sua esperienza internazionale potrebbero risultare fondamentali.

 

È presto per pensare al possibile quintetto che ci rappresenterà all’Olympic Arena, davanti a 12000 spettatori e con gli occhi di tutto il Mondo puntati addosso. Si sta solo parlando delle atlete che sono nel giro della Nazionale e che sono chiaramente in lotta per i cinque body azzurra. Saranno poi i prossimi mesi a essere decisivi e a far capire lo stato di forma delle atlete, a far comprendere chi potrà dare un maggior apporto alla causa, valutando incastri e dosando punti di forza e punti deboli.

In piena corsa sono naturalmente Enus Mariani, Elisa Meneghini, Lara Mori e Tea Ugrin cioè quattro atlete che hanno partecipato ai Mondiali di Glasgow. Ognuna con le sue precise caratteristiche tecniche e fisiche ma in grado di disputare una grande Olimpiade: Tea potrebbe avere la pecca della discontinuità ma all’SSE Hydro è stata fenomenale, Lara sa come tirare fuori degli esercizi di qualità in contesti importanti, Elisa ha degli attrezzi di punta che possono dare lustro, Enus è tornata dopo un periodo difficile e si è subito rimessa in carreggiata.

Martina Rizzelli è un’altra carta nel mazzo dell’Italia. Ha pagato caro l’infortunio dell’ultimo minuto che l’ha esclusa dai Mondiali ma è sicuramente in pole position per un posto olimpico, considerando l’importanza dei suoi attrezzi di punta e la crescita importanza avuta all’inizio dell’anno culminata in una finale europea.

 

Tra le nuove seniores si punta molto su Sofia Busato, elemento che potrebbe dare un tocco in più alla Nazionale. Lavinia Marongiu, Arianna Rocca, Alessia Leolini, Sofia Bonistalli e le altre neoseniores Carofiglio, Colombo, Redemagni, Rubagotti completano il parterre delle ragazze in lotta per le Olimpiadi.

 

 

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