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Il 2016 di Max Biaggi: tester, manager Aprilia o…ancora pilota?

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Dove eravamo rimasti? “Niente Doha mi spiace ma non potrò prendere parte all’ultimo round del Mondiale Superbike! Durante uno dei miei consueti allenamenti in mountain bike sulle colline di Montecarlo ho avuto una brutta caduta. I medici mi hanno riscontrato la distrazione dell’adduttore sinistro, con grave interessamento al retto addominale. Si tratta di una situazione che, purtroppo, pregiudica la mia partecipazione alle gare in Qatar. Io e il team Aprilia eravamo pronti per fare grandi cose, sono veramente dispiaciuto!”. Queste le parole di Max Biaggi sul suo profilo twitter, il 14 Ottobre 2015, poco prima dell’appuntamento di Losail. Un vero peccato non aver visto all’opera Il Corsaro, dopo le due wild card a Misano e Sepang, e le prestazioni grandiose culminate con il podio malese. Ci si chiede che cosa farà Max nel 2016?

Domanda da un milione di dollari, direbbe qualcuno. Di sicuro poter dare una risposta certa è difficile e forse lo stesso Biaggi, allo stato attuale, non saprebbe fornirne una. Analizziamo allora alcuni aspetti decisamente importanti.

1 – APRILIA LASCIA LA SBK

L’abbandono della Casa di Noale dalle derivate di serie, per dedicarsi anima e corpo alla MotoGP, è un dato non certo trascurabile riferendoci a Biaggi, nelle vesti di pilota ufficiale. Come avevamo accennato in precedenza, i riscontri della pista del sei volte campione del mondo erano stati confortanti e, con una preparazione accurata, le sue apparizioni avrebbero potuto essere più frequenti. Inoltre le doti velocistiche e da collaudatore del numero 3 sarebbero state utili ai tecnici ed agli stessi Jordi Torres e Leon Haslam, piloti 2015. Ragionamenti che però non hanno alcun nesso con la realtà, per le decisioni prese dal gruppo Piaggio.

2 – IMPEGNO IN MOTOGP DELL’APRILIA

Per quanto detto, il destino dell’Aprilia e di Max, legati indissolubilmente da un rapporto di lavoro ed amicizia proficuo, come i Mondiali vinti in 250cc e Superbike dimostrano, potrebbero riverberarsi anche in MotoGP. Gli obiettivi della Casa italiana sono ambiziosi. “Abbiamo due anni di duro lavoro per ripetere in MotoGP i successi della Superbike. L’obiettivo è quello di vincere e di battere i concorrenti: a me piace questo, non la quarta o quinta posizione, noi vogliamo la prima” – le dichiarazioni del Presidente Roberto Colaninno al salone EICMA di Milano. Traguardi importanti che da questa stagione saranno fortemente influenzati dai diversi cambiamenti regolamentari: le nuove gomme Michelin e la centralina elettronica Magneti Marelli, due elementi in grado di rimescolare le carte in tavola. E’ chiaro che la posizione del centauro romano, in un progetto del genere, sarebbe affine al ruolo di tester o manager per mettere a disposizione del Team la sua esperienza. Contatti concreti, ancora non ve ne sono stati, tuttavia non sarebbe una sorpresa se ciò accadesse.

3 – COMMENTATORE / OPINIONISTA TV

Le doti di Max non si sono rivelate solo in pista ma anche ai microfoni nel commentare le gare del WSBK. Insieme a Guido Meda, prima, e Giulio Ranghieri, il romano ha saputo essere una spalla tecnica funzionale e non banale che forse potrebbe avere un seguito. L’amore di Biaggi nei confronti della genuinità del paddock è riconosciuta e chissà se lo rivedremo nuovamente con cuffie davanti ad una telecamera.

Senza volerci proporre come “Novelli Oracoli di Delfi”  rimane un’evidenza: l’amore delle gare in moto per il 6 volte iridato. Guardando le immagini o i video inseriti dal 44enne di Roma, sul suo profilo social, colpisce la presenza di un motore, una tuta ed un casco mai davvero appeso al chiodo. Pertanto, qualunque sarà il destino del Corsaro egli sarà sempre e comunque un vero motociclista.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto di Fabio Bosi

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