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Judo, Grand Prix L’Avana 2016: tre medaglie importanti per l’Italia nella corsa olimpica

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Dopo l’antipasto dell’African Open di Tunisi, la stagione olimpica del judo è entrata pienamente nel vivo con il Grand Prix de L’Avana, a Cuba, che in tre giorni ha visto salire sul tatami tanti protagonisti internazionali. Il primo posto nel medagliere finale è andato alla Russia di Ezio Gamba, che ha conquistato tre medaglie d’oro. Nella categoria 66 kg si è imposto il campione europeo Kamal Khan-Magomedov, che come agli European Games di Baku ha sconfitto in finale il francese Loïc Korval, mentre nella massima categoria di peso, la +100 kg, la vittoria è andata a Renat Saidov. A rimescolare le carte ci ha pensato Khasan Khalmurzaev, che, con la sua vittoria tra i 90 kg, si è proposto come nuovo contendente in una categoria già molto forte per la Russia.

Buona la prestazione anche per la nazionale di casa: Cuba ha infatti conquistato cinque medaglie di cui due d’oro, tanto da piazzarsi al secondo posto nel medagliere del Grand Prix. Dopo un 2015 altalenante, la campionessa olimpica di Londra 2012 Idalys Ortiz è tornata ad imporsi nella categoria +78 kg, dimostrando di essere pronta alla difesa del titolo a cinque cerchi. Bene anche l’ex iridato dei 90 kg Asley González, che dopo il lungo infortunio ha ritrovato la forma dei giorni migliori proprio in vista dell’appuntamento clou del quadriennio.

L’Italia si è classificata al quattordicesimo posto con le sue tre medaglie di bronzo, tutte importanti per ragioni diverse. Nella categoria 66 kg, Elio Verde sembra aver trovato finalmente la sua dimensione dopo quel settimo posto ai Mondiali di Astana che lo ha riportato tra i migliori come non avveniva da quando militava tra i 60 kg. Questo inizio di 2016 non può essere che promettente per il judoka campano, che va ulteriormente a rafforzare la sua posizione di qualificato virtuale ai Giochi, con l’obiettivo di andare a Rio per fare meglio della medaglia sfiorata a Londra.

Le due ragazze medagliate, Odette Giuffrida (52 kg) ed Assunta Galeone (78 kg) erano invece entrambe reduci da infortuni patiti sul finire del 2015. La romana era già tornata nella tournée asiatica dello scorso anno, ma non era riuscita a brillare come ha invece fatto venerdì a L’Avana. Per lei la qualificazione non dovrebbe rappresentare un problema, ma la medaglia era importante soprattutto per riacquistare la fiducia che inevitabilmente si era affievolita dopo lo stop. Rientro in grande stile per Assunta Galeone, subito a segno come non le accadeva dal 2014 in un Grand Prix: questo podio la rilancia seriamente nella corsa alla qualificazione olimpica, che resta decisamente alla portata anche dopo che la sua assenza dai tatami aveva permesso ad altre atlete di scavalcarla.

Oltre alle tre medaglie è arrivato anche il settimo posto di Andrea Regis tra i 73 kg: già medagliato a Tunisi, il piemontese ha racimolato altri punti importanti nella scalata per rientrare tra i qualificati. Continua a preoccupare, invece, Giulia Quintavalle: la campionessa olimpica di otto anni fa ha subito ancora una sconfitta al primo turno, e vede sempre più allontanarsi il sogno di partecipare ad una nuova edizione dei Giochi.

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