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Judo: la lunga strada verso Rio 2016. Ancora tutto da giocare

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Siamo oramai ad otto mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici di Rio 2016 e, per quanto riguarda il judo, a soli cinque mesi dalla chiusura del periodo qualificativo, al termine del quale si conosceranno i nomi dei partecipanti alla competizione a cinque cerchi. Nonostante il lasso di tempo sia ridotto, però, c’è ancora la possibilità di ottenere il pass per qualsiasi judoka, visto il grande numero di tornei che ci aspettano nei prossimi mesi.

Certo, pensare che un atleta prenda parte a tutte le competizioni restanti è forse esagerato, ma in teoria ogni judoka ha ancora disposizione quindici tornei per raccogliere i punti olimpici, per un totale di 3.700 punti da distribuire, un numero che permetterebbe a chiunque di passare al comando della classifica in tutte le categorie (in realtà i tornei sarebbero sedici e i punti 3.800, ma l’African Open di Casablanca ed il Panamerican Open di Buenos Aires si terranno in contemporanea il week-end del 12 e 13 marzo).

Il torneo che distribuirà più punti sarà il World Judo Masters di Gudalajara, in Messico, dove il vincitore potrà collezionare ben 700 punti. Va detto, però, che questa competizione sarà l’ultima del periodo qualificativo (27-29 maggio) e, essendo la partecipazione riservata ai migliori sedici di ogni categoria, potrebbe non spostare gli equilibri di quanto visto nei mesi precedenti, salvo forfait che permetterebbero anche ai primi degli esclusi di partecipare. I judoka dovranno quindi puntare soprattutto sui Grand Slam di Parigi (6-7 febbraio) e di Baku (6-8 maggio), che assegneranno ben 500 punti ai vincitori, un risultato che da solo darebbe ottime possibilità di qualificazione.

Non dimentichiamo, poi, che il mese di aprile sarà interamente dedicato alle competizioni continentali, con i Campionati Europei che si terranno dal 21 al 24 aprile a Kazan’, in Russia. Tutte le rassegne continentali mettono in palio 400 punti per il vincitore, fatto che naturalmente avvantaggerà leggermente i campioni di Africa ed Oceania, che otterranno gli stessi punti dei campioni di Asia, Europa ed Americhe ma con un torneo decisamente più facile.

Saranno poi ben cinque i Grand Prix in programma, ognuno con 300 punti in palio per il vincitore: si inizierà già dal 22 al 24 gennaio a L’Avana, che torna in calendario dopo l’esperienza positiva del 2014, per poi proseguire Düsseldorf (19-21 febbraio), Tbilisi (25-27 marzo), Samsun (1-3 aprile) e Almaty (13-15 maggio), che torna addirittura dopo tre anni (nel 2014 la prova kazaka si tenne ad Astana, mentre nel 2015 la stessa Astana ha ospitato i Mondiali).

Infine, da non sottovalutare, si svolgeranno ben sette Continental Open, con 100 punti in palio per il vincitore di ogni torneo, sebbene, come anticipato, le prove di Casablanca e Buenos Aires si terranno in contemporanea: tra questi tornei c’è anche quello di Roma, che il 13 e 14 febbraio vedrà all’opera le donne. Da notare che il Panamerican Open di Santiago del Cile (19-20 marzo) non è stato considerato in questo elenco in quanto non assegnerà punti per la qualificazione olimpica.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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