Pallamano
Pallamano, Europei maschili 2016: i gironi ai raggi X. Chi si qualificherà?
Da domani 15 gennaio, fino a domenica 31 si svolgerà in Polonia la 12esima edizione dei Campionati Europei di pallamano maschile. Dopo aver analizzato le favorite e le outsiders della manifestazione, andiamo ad osservare ai raggi X tutte le 16 nazionali girone per girone, attraverso i loro punti di forza e le loro stelle, per scoprire quali rappresentative si qualificheranno alla fase successiva: quella del Main Round.
GIRONE A
La Francia è la netta favorita per la vittoria finale e non dovrebbe avere grosse difficoltà nel passaggio del turno. Les experts, infatti, possono contare su campioni di livello mondiale in tutti i ruoli, tra cui il terzino Nikola Karabatic, eletto miglior giocatore del 2015.
Ha grandi motivazioni la Polonia, che di fronte al pubblico di casa cercherà di migliorare il sesto posto dell’ultima edizione. Astro nascente del movimento polacco è il pivot del Barcellona Kamil Syprzak, appena 24 anni, ma con un grande potenziale per il futuro.
Bisogna stare attenti anche alla Macedonia, che fonda il suo gioco sul bomber Kiril Lazarov, anche lui giocatore del Barcellona. Lo storico numero 7 è il capocannoniere della nazionale con più di 900 reti all’attivo.
La Serbia doveva inizialmente essere una delle formazioni più attrezzate per la conquista del titolo. Sogni sfumati però, perchè le assenze per infortunio di Momir Ilic, Marko Vujin e Namanja Ilic lasciano il solo Petar Nenadic a trascinare la squadra. Il capocannoniere della Bundesliga può comunque riuscire nell’impresa di portare i serbi al Main Round.
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GIRONE B
E’ la Croazia la formazione più attrezzata per il passaggio del turno. Gli scudati hanno come stella indiscussa il centrale del THW Kiel Domagoj Duvnjak, capace di annullare negli ultimi anni i problemi dovuti al ricambio generazionale.
Attenzione all’Islanda del fenomeno Aron Palmarsson. Nonostante la giovane età (25 anni), il centrale del Vezszprem ha già superato le 100 presenze con la casacca della nazionale e punta a migliorare lo storico terzo posto conquistato nell’edizione del 2010.
Lotteranno per il terzo posto Bielorussia i Norvegia. I primi non possiedono una squadra di grande talento, ma il bomber Siarhei Rutenka cercherà come al solito di non far sfigurare la rappresentativa del suo paese, magari conducendola alla qualificazione alla seconda fase.
La Norvegia è invece una selezione in via di sviluppo, che unisce l’esperienza di alcuni elementi alla fantasia dei più giovani. L’elemento più rappresentativo è il pivot dello Skjern Bjarte Myrhol, esploso tra le file del Rhein Neckar Lowen.
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GIRONE C
Un’altra grande favorita è la Spagna. Gli iberici sono tra le formazioni più attrezzate dell’intero Europeo, potendo ruotare tutti i sei elementi in campo nella fase difensiva. Nonostante la Roja abbia conquistato due titoli mondiali, manca ancora in bacheca in titolo continentale. Che sia l’anno buono?
La Svezia è la nazionale che vanta nel palmares il maggior numero di Europei (4), ma non raggiunge la semifinale addirittura dal 2002. Priva di Kim Andersson, la selezione di Ola Lindgren e Staffan Olsson si aggrappa alla verve realizzativa dell’ala destra Nicklas Ekberg.
La Germania rappresenta una vera incognita nella manifestazione. Le assenze di Uwe Gensheimer e Patrick Groetzki limitano notevolmente una nazionale giovane e con tanta voglia di stupire. Il passaggio del turno rimane però molto difficile, considerando le altre formazioni presenti nel raggruppamento.
La Slovenia, nonostante inserita in quarta fascia, può mettere davvero i bastoni tra le ruote alle favorite. Gli slavi, pur privi del cannoniere Dragan Gajic, contano sulla fantasia del centrale Dean Bombac, trascinatore dei verde-azzurri nell’ultimo Mondiale, chiuso al quarto posto.
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GIRONE D
Quello della Danimarca. Mikkel Hansen e compagni vogliono cancellare il brutto ricordo della sconfitta in finale nell’ultima edizione cercando riscatto in terra polacca. Il tecnico Guðmundur Guðmundsson sta inoltre portando avanti un processo di crescita della pallamano anche a livello di club, convocando nella nazionale maggiore giovani di prospettiva come il terzino Lasse Andersen, appena 19 anni. Quella danese è dunque una vera e propria corazzata che venderà cara la pelle a qualsiasi avversario.
Dovrebbe passare agevolmente il turno anche l’Ungheria. La nazionale magiara fonda il proprio gioco sulle giocate del totem Lazslo Nagy e sulle parate del portiere Roland Mikler. Non è una delle favoritissime, ma può essere considerata un’outsider.
Attenzione alla Russia dell’ala sinistra Timur Dibirov, mentre al Montenegro spetta il ruolo di possibile sorpresa.
Foto: Equipes de France de Handball
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gianni.lombardi@oasport.it