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Rio 2016, sport di squadra: l’Italia si aggrappa a quattro preolimpici! Le percentuali di qualificazione

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La qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 si sta rivelando complicatissima e densa di ostacoli per gli sport di squadra azzurri. Attualmente la sola pallavolo maschile ha staccato lo scorso anno il pass per il Brasile grazie al secondo posto in Coppa del Mondo alle spalle degli Stati Uniti.

Per pallavolo femminile, basket e le due nazionali di pallanuoto resta un’unica occasione che per tutte porta il nome di Preolimpico. Per alcune la qualificazione resta alla portata, per altre una difficile scalata all’Everest. Di certo sono lontanissimi i fasti di Atene 2004, quando (grazie anche alla presenza di baseball e softball) il Bel Paese qualificò ben 8 sport di squadra. Ora, teoricamente, si potrebbe ancora arrivare a cinque, superando la quota di Londra 2012 (4). Ma non sarà affatto facile. Vediamo perché.

NB: tra parentesi le possibilità di qualificazione secondo OA.

Pallanuoto femminile (50%). 21-28 marzo in Olanda (la sede potrebbe cambiare nel caso in cui le orange dovessero vincere quest’oggi gli Europei e qualificarsi direttamente per i Giochi). E’ un’impresa davvero complicata per il Setterosa. I biglietti a disposizione saranno quattro, ma le avversarie davvero durissime. Ci saranno anche le campionesse del mondo degli Stati Uniti, in quanto la quota continentale delle Americhe è stata acquisita dal Brasile come Paese ospitante. Poi tutte le migliori europee: una tra Olanda ed Ungheria, Spagna, Russia e Grecia…Sostanzialmente, sei grandi squadre per quattro posti. Due resteranno fuori. Sarà importante conoscere il sorteggio dei gironi e, soprattutto, le possibili avversarie delle azzurre per i quarti di finale, dove si giocheranno una sfida da dentro o fuori per le Olimpiadi.

Pallanuoto maschile (90%). 3-10 aprile a Trieste. Quattro posti in palio. Sulla carta dovrebbero risultare tutti appannaggio di squadre europee, ovvero Italia, Ungheria, Spagna e Russia. Troppo più basso il livello di altre compagini come Francia, Canada, Argentina, Cina, Nuova Zelanda e tutte le altre asiatiche ed americane. Potrebbe trattarsi di una formalità per il Settebello, ma diciamolo sottovoce.

Pallavolo femminile (80%). 14-22 maggio in Giappone. Dopo aver rischiato più volte l’eliminazione al Preolimpico europeo, le azzurre con le unghie sono riuscite a meritarsi un’ultima chance nel torneo mondiale in Giappone. Le avversarie più pericolose saranno Olanda, le padrone di casa nipponiche, Repubblica Dominicana e Corea del Sud: escluse le orange, tutte alla portata attuale delle azzurre. Si qualificheranno le prime tre, ma anche la quarta se sul podio ci sarà un’asiatica. In sostanza, basterà mettersi alle spalle una tra Corea e Dominicana per volare a Rio. Non riuscirci rappresenterebbe uno smacco epocale.

Basket (50%). 4-10 luglio a Torino. L’Italia ospiterà il Preolimpico e questo, di per sé, è già un vantaggio non da poco. Solo martedì 26 gennaio, tuttavia, conosceremo le avversarie della selezione tricolore. Probabilmente il sorteggio sarà risolutivo: bisogna evitare lo spauracchio Francia, sulla carta superiore. Più accessibili, ma comunque pericolosissime, appaiono Canada, Turchia, Croazia e Grecia. E’ probabilmente la disciplina dove qualificarsi sarà più complicato, perché occorrerà vincere il proprio mini-raggruppamento da sei squadre. Eppure l’Italia ha una rosa altamente competitiva per provarci fino in fondo.

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federico.militello@oasport.it

Foto: Renzo Brico

1 Commento

  1. Luca46

    22 Gennaio 2016 at 22:12

    Una volta eravamo il paese degli sport di squadra, da un po’ di tempo invece facciamo troppa fatica.
    Più di una squadra ha grosse potenzialità ma a mio avviso manca la giusta mentalità.

    • Gabriele Dente

      23 Gennaio 2016 at 00:43

      Caro Luca, mala tempora currunt, purtroppo…
      Per quanto riguarda le percentuali condivido le preoccupazioni di Mario sulla pallavolo femminile. Per basket e Setterosa personalmente preferisco aspettare i sorteggi. Sul Settebello… beh, l’avete detto. Non scherziamo!

      Scusate se vado off-topic ma si rafforza in me la sensazione di un lento e costante declino di buona parte delle discipline che sembra proprio non interessare a nessuno dei nostri dirigenti. Forse per loro, Malagò in primis, è meglio scommettere, tra un cocktail e un’intervista, sul colpo grosso di Roma 2024 per poi dire eventualmente, sempre fra un cocktail e un’intervista: “Io sono Colui che ha (ri)portato i Giochi in Italia”. E atteggiarsi così a grande dirigente sportivo, il più grande che l’Italia abbia mai avuto. Forse è così che intendono il loro ruolo, chi lo sa…

      Di questo passo nel 2024, se tutto va bene, nel medagliere ce la giochiamo con Burundi e San Marino. Ammesso pure che i giochi si svolgano a Roma, sarebbe molto triste non essere competitivi in casa propria. Per me il progetto di organizzare i giochi NON può essere autonomo rispetto alla crescita sportiva di una nazione, a cominciare dalle fondamenta del gioco-sport per bambini fino ad arrivare all’alto rendimento dell’agonismo di professione. Le nazioni più evolute hanno sempre fatto così. Anche noi nel ’60. Oggi della necessità di prepararsi seriamente e, direi, indipendentemente dalla sede, ai giochi del 2024 non si preoccupa nessuno, a parte Giorgio Scarso. Che non a caso è il presidente di una delle pochissime federazioni in grado di garantire continuità alla propria grande tradizione sportiva. Per il resto mi sembra che l’unico, o almeno il principale movente (ops… parola impropria, scusate!), sia il prestigio personale di qualche dirigente, che intercetta gli interessi di una classe politica che antepone tante altre cose allo sviluppo e al benessere dei cittadini. A Roma come altrove. A queste condizioni sono arrivato a pensare che è meglio che i giochi non si svolgano da noi: sarebbero soltanto un’occasione sprecata. Allo stato attuale ne erediteremmo solo gli aspetti negativi. Meglio aspettare, quando prima o poi arriverà, una nuova classe dirigente che sappia accompagnare la candidatura con un serio progetto per la gioventù e l’agonismo. In ogni caso ditemi la vostra.

      • Luca46

        23 Gennaio 2016 at 18:01

        condivido … tutti parlano di giochi ma molte federazioni sono in ginocchio.
        Purtroppo ho l’impressione che come al solito l’assegnazione sarà una questione politica e temo che la corsa la vinceremo noi proprio perchè la politica italiana (non solo quella sportiva) punta su questo can can che si è fatto riguardo i giochi. I giochi oltretutto sono ottimi come propaganda per nascondere l’orrore che ci circonda.

  2. MARIO82

    22 Gennaio 2016 at 15:42

    Sulla pallavolo la fate troppo facile perchè le due squadre citate (Rep. Dominicana e Corea) sono proprio quelle che ci hanno battuto negli ultimi grandi eventi.
    Ricordo infatti che la Corea fu la squadra che ci eliminò alle ultime olimpiadi (episodio che avete rimosso evidentemente anche se vi capisco) con una impressionante Kim Yeon Koung che praticamente giocò e gioca come un uomo e fu anche eletta MVP.
    La Dominicana se non erro fu l’unica squadra a batterci nelle fasi preliminari del mondiale casalingo.
    Il Giappone giocherà in casa quindi non si può sottovalutare…..insomma attenzione che non e’ così facile come sembra anche se….se ho capito bene basta battere una di queste tre perchè a quel punto o sul podio ci arriviamo noi o ci arriva un’ asiatica o entrambe.
    Ma mi chiedo cosa succederebbe se arrivassero sul podio le due asiatiche? Si qualificherebbe anche la quinta?

  3. Gaiacave

    22 Gennaio 2016 at 10:35

    Sono d’accordo per quanto riguarda le percentuali di Pallanuoto Maschile e Pallavolo Femminile. Le possibilità sono molto molto alte e, viste le avversarie, non andare ai Giochi sarebbe un vero e proprio disastro

    Per quanto riguarda il Basket ovviamente tutto dipenderà dal sorteggio. Se prendiamo la Francia vedo le possibilità di qualificazione ridursi attorno al 30%; se prendiamo le altre allora le percentuali si alzano anche attorno al 70%, considerando la rosa della squadra, l’allenatore e l’impegno casalingo. Incrociamo le dita allora per martedì….

    Non sono d’accordo sulle percentuali della Pallanuoto Femminile. Ovviamente tutto dipenderà dalla composizione dei gironi e dagli incroci, ma considero la Grecia due/tre gradini sotto l’Italia (già schiantata nei quarti di questo Europeo) e Spagna e Russia alla pari o leggermente sotto (le spagnole sconfitte nel girone anche se bisognerà aspettare la Finalina per il Bronzo – le Russe battute dalla stesse Spagnole). In sostanza più forti dell’Italia vedo solo Usa e Olanda/Ungheria (tra l’altro bestia nera). Ovviamente bisognerà giocare al massimo delle nostre potenzialità, senza cali di tensione e le percentuali possono essere attorno al 70%. Spero di non sbagliarmi…..

    • Federico Militello

      22 Gennaio 2016 at 13:04

      Gaia, ovviamente spero che tu abbia ragione. Il Setterosa ha grandi potenzialità, ma spesso è la testa a fare cilecca.

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