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Sei Nazioni 2016, Italia: equiparati, esordienti e giovani in rampa di lancio nelle scelte di Brunel

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Due nuovi equiparati, dieci esordienti in assoluto e qualche escluso illustre. Jacques Brunel, al momento di stilare le convocazioni per il Sei Nazioni 2016, ha spiazzato tifosi, appassionati ed addetti ai lavori come di consueto con scelte discutibili e quantomeno opinabili, seppur completamente legittime. Gli uncapped più attesi sono senz’altro i due piloni sinistri che rappresentano il presente ed il futuro della nazionale, ovvero Andrea Lovotti e Matteo Zanusso. Dopo una stagione e mezza oltremodo positiva in Pro12, per il piacentino e per il sandonatese è arrivato il giusto riconoscimento della maglia azzurra. E poco c’entrano l’auto-esclusione di Aguero e l’infortunio occorso a Rizzo durante il Mondiale. Il ko di Tommaso D’Apice, invece, ha aperto le porte della nazionale a Ornel Gega come vice-Ghiraldini, sebbene il trevigiano non abbia convinto granché nel grigiore generale del Benetton.

I CONVOCATI DELL’ITALIA

In seconda linea in tanti hanno storto il naso per i soli tre uomini convocati e, soprattutto, perché un elemento valido come Leandro Cedaro è stato lasciato ancora una volta a La Rochelle. In assenza di Furno e Geldenhuys, la baracca sarà sostenuta da George Biagi, Valerio Bernabò e Marco Fuser. In terza linea le discussioni cominciano ad infiammarsi. Non per la chiamata (meritatissima) di Dries Van Schalkwyk, faro delle Zebre da quattro anni a questa parte, bensì per quella di Braam Steyn al posto del compagno di squadra Marco Barbini. Due equiparati in un ruolo come la terza linea, in cui tra i giovani c’è una discreta abbondanza, non può che destare perplessità. Non è il caso, invece, della convocazione di Jacopo Sarto, uno dei migliori bianconeri in stagione.

Tra i mediani di mischia le scelte erano obbligate e si sono rese tali anche tra i mediani d’apertura, a causa dell’infortunio di Allan. La pubalgia del numero 10 italo-scozzese ha permesso a Edoardo Padovani di entrare a far parte della squadra, ma il titolare sarà presumibilmente Carlo Canna (con Kelly Haimona possibile terza opzione). Le scelte che fanno più “scalpore”, tuttavia, riguardano i centri. Fuori Enrico Bacchin e Alberto Sgarbi (con esperienza a livello internazionale ed in Pro12) e dentro Tommaso Castello (da Calvisano, ergo Eccellenza) e lo stesso Haimona, che ha giocato scampoli di partita fin qui dopo il rientro dall’infortunio. Dei due Pratichetti, inoltre, Matteo delle Zebre ha senz’altro disputato una stagione migliore rispetto ad Andrea di Treviso. Ma tant’è. Nel triangolo allargato non trovano posto nemmeno Giovanbattista Venditti e Simone Ragusi (Benetton), nuovamente a favore di due ali provenienti dall’Eccellenza come Mattia Bellini (Petrarca) e David Odiete (Mogliano). Una possibile convocazione per un o dei due era preventivabile, ma non per entrambi. Le uniche certezze, nel triangolo allargato, si chiamano Luke McLean e Leonardo Sarto che, insieme a Jacopo, riforma un’altra coppia di fratelli nel rugby azzurro dopo i Bergamasco.

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Foto: pagina Facebook Zebre

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