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Taekwondo, Preolimpico 2016: Molfetta abdica, i giovani puntano a Tokyo

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Manama Cho e Roberto Botta in ginocchio sul tatami di Istanbul. Il primo per devozione religiosa dopo aver vinto il decisivo incontro contro Carlo Molfetta, il secondo per disperazione al termine del match perso al tempo supplementare con il polacco Piotr Pazinski. Quest’immagine rende più di ogni altra la delusione in casa Italia per non aver centrato la qualificazione per Rio.

Si chiude un’era per il movimento tricolore che a Rio non potrà schierare nessun combattente. Risultato significativo dato che da quando l’arte marziale è disciplina olimpica (Sydney 2000), il bel paese aveva sempre schierato almeno due atleti, portandosi a casa tre medaglie con Mauro Sarmiento e Carlo Molfetta.

Il campione di Mesagne non potrà difendere il titolo olimpico conquistato quattro anni fa a Londra, battuto nettamente proprio da un suddito di Sua Maestà. Il 6-0 rifilato all’olandese Jeroen Wanrooij ai quarti aveva riacceso le speranze dopo un primo turno tutt’altro che agevole con il norvegese El Hatri; nella decisiva semifinale tuttavia Cho si è dimostrato semplicemente più forte, mettendo a segno i punti decisivi nella seconda ripresa. Superiorità riconosciuta immediatamente anche dal pugliese, deluso per il risultato ma lucido nel comprendere il giusto verdetto dell’incontro.

Se Molfetta abdica, i suoi giovani connazionali escono comunque più forti dal tatami di Istanbul. Nonostante la comprensibile delusione, sopratutto di Erica Nicoli, arrivata come Molfetta a un soffio dal traguardo, gli azzurri si sono ben comportati. Nei -49 kg la serba Bogdanovic ha confermato i favori del pronostico battendo per la quarta volta l’azzurra; golden point fatale invece per Roberto Botta e Licia Martignani, entrambi sconfitti nel tempo supplementare rispettivamente al secondo e primo turno.  Per il giovane terzetto italiano, under 60 sommando gli anni, l’obiettivo a cinque cerchi era e rimane Tokyo 2020.

Gli azzurri ai Giochi Olimpici:

Sydney 2000: Claudio Nolano -68 kg, Mario de Meo -80 kg, Cristiana Corsi -57 kg;

Atene 2004: Carlo Molfetta -68 kg, Cristiana Corsi -57 kg, Daniela Castrignano +67 kg;

Pechino 2008: Mauro Sarmiento -80 kg, Leonardo Basile +80 kg, Veronica Calabrese -57 kg;

Londra 2012: Mauro Sarmiento -80 kg, Carlo Molfetta +80 kg.

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Foto pagina fb federazione italiana taekwondo

francesco.drago@oasport.it

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