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Taekwondo
Taekwondo, Preolimpico Rio 2016: i sorteggi ed i tabelloni degli azzurri ai raggi X
Domani il taekwondo italiano si giocherà le sue chance di approdare alle Olimpiadi di Rio 2016. Nel preolimpico di Istanbul occorrerà necessariamente arrivare in finale: solo i primi due di ciascuna categoria, infatti, staccheranno il pass per il Brasile.
Vediamo nello specifico i tabelloni degli azzurri.
-49 kg femminili: primo turno sulla carta non insormontabile per Erica Nicoli, attesa dalla monegasca Anouk Doria. Lo scoglio vero arriverà ai quarti di finale, dove la veneta dovrebbe trovare la cipriota Kyriaki Kouttouki (testa di serie n.2), campionessa europea juniores in carica e vincitrice di ben 8 Open nel 2015, di cui sette nei -46 kg. In semifinale, poi, la portacolori del Bel Paese potrebbe ritrovarsi di fronte la bestia nera Tijana Bogdanovic, serba con cui ha sempre perso nei precedenti. Insomma, per volare a Rio Erica Nicoli dovrà compiere una grandissima impresa.
-57 kg femminili: compito durissimo anche per Licia Martignani. Ottavi tutt’altro che agevoli contro l’esperta finlandese Suvi Mikkonen, medaglia di bronzo agli Europei 2014 e tds n.4. In caso di accesso ai quarti, match complicato, ma non impossibile con la portoghese Joana Cunha, argento alle Universiadi 2015 e n.16 del mondo. Qualora l’azzurra riesca ad arrampicarsi fino alle semifinali, per qualificarsi a Rio dovrebbe superare lo scoglio più duro: la tedesca Anna-Lena Froemming, testa di serie n.1, n. 8 del ranking internazionale e bronzo ai Mondiali 2013.
-80 kg maschili: Roberto Botta non dovrebbe avere problemi al primo turno con l’islandese Bjoern Thorleifsson. Si comincia a fare sul serio dai quarti di finale: probabile match con il polacco Piotr Pazinski, già sconfitto 4-3 dal giovane campano nell’Open di Moldavia 2015, ma avanti di una posizione nel ranking mondiale rispetto al nostro portacolori (17 contro 18). In caso di approdo in semifinale, tra Botta e le Olimpiadi potrebbe frapporsi la testa di serie n.1, ovvero il portoghese Julio Ferreira, medaglia di bronzo ai Giochi Europei di Baku. Evitato lo spauracchio del turco Yunus Sari, grande favorito che l’azzurro potrebbe ritrovarsi solo in finale (quando anche una sconfitta sarebbe assolutamente ininfluente). Dall’altra parte del tabellone anche il temibile iraniano, naturalizzato azero, Harchegani Beigi.
+80 kg maschili: se Carlo Molfetta è in condizione, non devono spaventare né l’avversario degli ottavi, il norvegese Mohammed El Hatri, né l’eventuale quarto di finale presumibilmente con l’olandese Jeroen Wanrooij. Una volta in semifinale, il campione olimpico di Mesagne dovrà compiere con ogni probabilità la vera impresa: battere la testa di serie numero 1, ovvero il britannico Mahama Cho. C’è un precedente freschissimo al Grand Prix di Manchester dello scorso mese di dicembre: Molfetta vinse un match soffertissimo per 3-2 al golden point. L’avversario è di quelli tosti, vincitore dei Giochi del Commonwealth 2014, anche se un Molfetta al 100% non può (e non deve) temerlo.
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federico.militello@oasport.it