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Tennis, Australian Open 2016, le favorite: quotazioni in ribasso per Serena Williams, cresce Azarenka
A poco meno di una settimana dall’inizio degli Australian Open 2016, programmati dal 18 al 31 gennaio, nel tabellone femminile tengono banco tanti temi e di sicuro c’è molta più incertezza rispetto a quello maschile (clicca qui per saperne di più). Interrogativi che riguardano anche il campo delle favorite alla vittoria finale, escludendo fin da ora Lucie Safarova, numero 9 delle classifiche mondiali e finalista al Roland Garros 2015, che ha dato forfait per un’infezione batterica contratta l’estate scorsa e che ne ha minato le prestazioni nella seconda parte di stagione. L’annuncio è arrivato attraverso un comunicato della stessa Safarova: “Questi ultimi sono stati giorni complicati per me, non ho potuto allenarmi e ciò mi impedisce di giocare i tornei australiani in buona forma. E per questo che ho deciso di dare forfait, concentrandomi così sulla terapia e il recupero graduale evitando il lungo viaggio”.
Condizioni fisiche che rischiano di alterare anche il rendimento della più forte giocatrice del mondo, ovvero Serena Williams. Reduce dallo shock dell’eliminazione nella semifinale degli Us Open 2015, contro la nostra Roberta Vinci, la Williams ha fatto molta fatica a ritrovarsi. La mancata partecipazione alle WTA Finals di Singapore è stato un segnale emblematico. In tal senso il ritorno sulla scena, nella Hopman Cup era atteso con tanto interesse e curiosità dagli appassionati. Una carica emotiva non ripagata per le problematiche che hanno impedito a Serena di giocare al meglio delle sue condizioni. Un’infiammazione al ginocchio è stato il responso dei medici che, visto il lento miglioramento, le hanno consigliato di desistere e dedicarsi alle cure in vista degli imminenti AO. Una Williams che ha un rapporto particolare con l’Australia: terreno di conquista 12 mesi fa, ma luogo di grandi delusioni in annate precedenti come il 2012 ed il 2013. In totale sono 6 i successi dell’americana che, per il suo curriculum, non può certamente essere esclusa dal lotto delle possibili vincitrici ma che sicuramente non arriva nel migliore dei modi all’appuntamento.
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Parlavamo precedentemente delle annate 2012 e 2013. Menzione certamente non casuale per la giocatrice che vogliamo presentarvi, alias Victoria Azarenka. La bielorussa, ex numero 1 WTA ed appunto vincitrice dello Slam in quel biennio, sembra aver ritrovato le energie di un tempo dopo aver superato anche una crisi depressiva importante. Attualmente 16esima nel ranking, Vika ha ritrovato le motivazioni giuste ed il suo tennis di pura aggressività e profondità. Ne è una riprova la vittoria, dopo 4 anni, a Brisbane contro Angelique Kerber, liquidata in due set con estrema facilità. Una forza mentale impressionante, quella messa in mostra nel match citato che non può certo lasciare insensibili e la fa rientrare nel roster delle tenniste da tenere in grande considerazione.
Tenniste altamente quotate sono senza dubbio: Maria Sharapova, Garbine Muguruza, Agnieszka Radwanska e Petra Kvitova. Ebbene di questa top4, concedeteci il termine, solo sulla Radwanska possiamo avere chiare indicazioni dal momento che la polacca, dopo il sorprendente successo al Master 2015, ha ottenuto il primo titolo WTA della sua annata a Shenzhen (Cina) battendo in finale la statunitense Alison Riske. La ‘Maga’, seppur a tratti, ha fatto vedere il suo tennis scintillante, di variazioni di ritmo costanti che tante difficoltà crea alle avversarie. Un gioco che, per questo motivo, può condurla molto lontano anche negli Open australiani, laddove nella lista delle finali il nome Agnieszka non compare. Chi invece è stata spesso co-protagonista dell’ultimo è la Sharapova, nel 2007-2012-2015, che ha scelto di dedicarsi completamente all’allenamento, senza cimentarsi in alcun torneo, dopo la finale di Fed Cup persa contro la Repubblica Ceca.
https://www.youtube.com/watch?v=sKva4mCVVXY
Per quanto concerne invece le altre giocatrici menzionate, la Muguruza, visto il 2015 disputato con la cornice della finale di Wimbledon, è da ritenere quella meglio strutturata nel mix tra tecnica e potenza sui campi di Melbourne.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Supertennis