Sci di fondo
Tour de Ski 2016: Sundby, crisi solo passeggera? Avversari lontani. Johaug pronta al sorpasso
Anche alla macchina (quasi) perfetta, quella più dominante ed inarrestabile dell’ultimo decennio può capitare talvolta di incappare in qualche passaggio a vuoto. Dopo due stagioni e mezzo di trionfi, per la prima volta in una gara di Coppa del Mondo, nella mass start di Oberstdorf, gli ingranaggi di Martin Johnsrud Sundby non hanno girato a dovere. Anzi. Si sono completamente inceppati. Dal cannibale norvegese era lecito attendersi meno forzature nella quinta tappa del Tour de Ski 2016, quantomai interlocutoria, ma nessuno probabilmente avrebbe pensato ad un Sundby in ritardo di quasi un minuto al traguardo, soprattutto nel format della partenza in linea e ai ritmi non esagitati di ieri.
Che abbia pagato, tra le altre cose, le fatiche della sprint di martedì? Probabile. Quel che è certo è che le tante tappe ravvicinate possono mietere anche vittime illustri, in questo caso la più illustre, almeno in una giornata. A testimonianza dello strapotere di Sundby, tuttavia, ci sono i 47″ di vantaggio che restano nonostante la crisi sul secondo classificato, Petter Northug. Il fuoriclasse di Meraker, anch’egli piuttosto opaco ad Oberstdorf, non sembra però essere in grado di affondare il colpo a Dobbiaco e in Val di Fiemme, anche perché difficilmente Sundby non rialzerà la testa. Già dalla 10km a tecnica libera il 31enne di Oslo potrebbe tornare a dominare. In ottica classifica generale, a destare interesse è la lotta sul podio a cui possono ambire potenzialmente tutti i concorrenti fino all’ottava posizione. Il terzo in classifica, Sergey Ustiugov, non ha mai concluso un Tour de Ski fin qui in carriera e potrebbe pagare dazio sul Cermis. Su di lui sono pronti a lanciarsi soprattutto Sjur Røthe (sesto) e un Dario Cologna (ottavo) apparso in ripresa. Da valutare sulla salita finale anche la resa di Alexey Poltoranin, Didrik Tønseth e Finn Haagen Krogh. E Francesco De Fabiani? Anche per il valdostano il Cermis sarà un inedito, ma il 22enne avrà ancora una mass start in classico per poter mettere fieno in cascina e conservare il proprio prezioso piazzamento nella Top 10. Che sia il miglior fondista italiano sulla distanza, di fatto, non ci sono più dubbi.
In campo femminile, Therese Johaug ha soltanto avvicinato Ingvild Flugstad Oestberg nella gara con partenza in linea ma il sorpasso appare inevitabile già a Dobbiaco, nella 5km a tecnica libera con partenza ad intervalli. Dopo lo smacco di Lenzerheide, Duracell sembra aver ritrovato il filo del discorso e non dovrebbe avere grande difficoltà a sopravanzare Oestberg, che si sta confermando comunque la seconda forza dello sconfinato impero norvegese degli sci stretti. Se la 25enne dovesse rimanere al comando fino ai piedi del Cermis, in ogni caso, per lei le speranze sarebbero ridotte al lumicino.
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