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Ciclismo
Tour Down Under 2016: il percorso e le tappe della prima corsa World Tour dell’anno
È la prima corsa World Tour del 2016. Ormai una piccola tradizione per tanti ciclisti aprire la stagione in Australia, con il Tour Down Under. Percorso non eccessivamente impegnativo che andiamo a scoprire insieme.
19 gennaio, prima tappa: Prospect › Lyndoch, 130,8 km
Giornata mossa come ce ne saranno tante nella settimana di gare. Il percorso è mosso ma non abbastanza impegnativo per mettere in difficoltà i velocisti che dovrebbero giocarsi il successo in un finale semplice.
20 gennaio, seconda tappa: Unley › Stirling, 132 chilometri
Anche in questa seconda frazione tanti mangia e bevi che però potrebbero non fare la differenza. Potrbbe essere più difficile vedere davanti gli sprinter ma dipenderà molto da come sarà interpretata la corsa.
21 gennaio, terza tappa: Glenelg › Campbelltown, 139 chilometri
Frazione breve come le precedenti ma con una salita di un paio di chilometri a 6 dalla conclusione. Pendenze importanti prima della picchiata verso l’arrivo che potrebbe a sua volta frazionare il gruppo. Giornata calda e non solo per la temperatura australiana.
22 gennaio, quarta tappa: Norwood › Victor Harbor, 138 chilometri
Una salita a 20 chilometri dall’arrivo per mescolare le carte a caratterizzare questa frazione. Difficile capire quale incidenza potrebbe avere sulla corsa ma alcuni velocisti potrebbero resistere in gruppo. Il finale è pianeggiante.
23 gennaio, quinta tappa: McLaren Vale › Willunga Hill, 151,5 chilometri
Nel finale si affronterà la salita divenuta simbolo della corsa dove lo scorso anno vinse Richie Porte. Poco più d 3 chilometri con pendenze importanti dove gli uomini più in forma potrebbero scavare distacchi non indifferenti.
24 gennaio, sesta tappa: Adelaide › Adelaide, 90 chilometri
Circuito che potrebbe regalare sorprese con un dislivello quantomeno interessante per provare a mettere in difficoltà le squadre dei velocisti. Difficile anche solo immaginare di ribaltare la situazione.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Valerio Origo