Seguici su

Nuoto

Tragedia di Brema, 50 anni dopo: morire per 12 minuti di ritardo

Pubblicato

il

28 gennaio 1966-28 gennaio 2016. Sono passati esattamente 50 anni dalla Tragedia di Brema, uno dei momenti più neri nella storia del nuoto italiano. Se adesso, ogni novembre, si disputa a Genova il Trofeo Nico Sapio, ecco perché. Se la piscina di Trieste è dedicata alla memoria di Bruno Bianchi, è questo il motivo. E gli esempi non finiscono qui.

Il 28 gennaio di 50 anni fa un aereo Lufthansa Francoforte-Brema precipitò in fase di atterraggio. A bordo c’erano 46 persone, tra cui una selezione dell’Italia di nuoto diretta al Meeting di Brema, una delle manifestazioni internazionali più importanti del tempo, e il giornalista della Rai Nico Sapio. Nessuno riuscì a sopravvivere allo schianto.

Come scritto da Francesco Zarzana nel libro L’ultima bracciata, gli azzurri perirono per un ritardo di dodici maledetti minuti, avendo perso la coincidenza alle 14.10 a causa di un ritardo del volo Swissair da Zurigo, atterrato alle 14.02 invece che alle 13.50. “A Francoforte i ragazzi avevano atteso in allegria, per tre ore e un quarto, la partenza. Avevano trascorso il tempo spedendo qualche cartolina, acquistando souvenir. Erano stati notati nel trambusto della sala d’attesa per la loro esuberanza e perché, da buoni italiani, erano un po’ chiassosi…“, si legge.

Già da molti giorni la Federazione Italiana Nuoto è attiva per ricordare le vittime con l’hashtag social #GliAngelidiBrema. Il presidente Paolo Barelli, il vice presidente Manuela Dalla Valle, il direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini e il direttore sportivo Gianfranco Saini sono a Brema, dove alle 18.51 – momento dell’incidente – verrà osservato un minuto di silenzio. Le celebrazioni sono cominciate già questa mattina e si concluderanno in serata all’Hotel Robben con l’incontro tra le istituzioni e i familiari delle persone scomparse.

In Italia verranno affisse delle targhe in tutte le piscine dedicate ai defunti. Questo il testo: “La Federazione Italiana Nuoto, nel cinquantesimo anniversario della tragedia di Brema, rinnova il ricordo dei caduti affidandolo alla perenne memoria del movimento natatorio e di tutto lo sport italiano: Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele, il tecnico Paolo Costoli e il telecronista Nico Sapio“.

Le vittime italiane e l’età al momento della morte:
Bruno Bianchi (22)
Amedeo Chimisso (19)
Sergio De Gregorio (19)
Carmen Longo (18)
Luciana Massenzi (20)
Chiaffredo Rora (20)
Daniela Samuele (17)
Paolo Costoli (55)
Nico Sapio (36)

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Clicca qui e metti mi piace per restare sempre aggiornato sul mondo del nuoto italiano

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità