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Volley, Qualificazione Olimpiadi 2016 – Tracollo Italia, Olanda più forte. Addio Finale, Rio appesa a un filo

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L’Olanda è troppo forte, l’Italia è stata sconfitta con un netto 3-0 (25-23; 25-21; 25-19) nella semifinale del torneo europeo di qualificazione alle Olimpiadi 2016. Brave loro ma anche tanti errori grossolani da parte nostra e un atteggiamento poi andato a scemare quando si è capito che l’inerzia del match era totalmente a favore di Sloetjes e compagne.

La nostra Nazionale vede così sfumare la possibilità del pass diretto a Rio 2016. Per provare a volare in Brasile bisognerà assolutamente vincere la finalina contro la perdente della semifinale tra Russia e Turchia (oggi alle 18.30) e poi strappare la qualificazione attraverso il torneo mondiale in programma a maggio.

La strada verso le Olimpiadi si complica ma dipende tutto da noi: decisivo l’incontro di domani, da vincere a tutti e costi per non dover salutare la rassegna a cinque cerchi, perché poi il torneo di ripescaggio in Giappone sarà tutt’altro che proibitivo (clicca qui per saperne di più).

Fanno festa invece le ragazze di coach Giovanni Guidetti che già agli Europei ci avevano demolito per 3-0: il tecnico modenese, vicecampione d’Europa in carica, domani disputerà la finalissima per la qualificazione diretta ai Giochi e si è quantomeno garantito la partecipazione al torneo mondiale.

 

L’Italia ha sofferto maledettamente la fortissima difesa delle oranjes, loro punto di forza che non si è smentito nella partita più importante del quadriennio. Le azzurre hanno faticato troppo a mettere giù il pallone, hanno sbagliato troppo in contrattacco e sono state poco reattive in ricezione, poco presenti sul pezzo nella totalità di squadra e surclassate dalla maggior lucidità dell’Olanda.

Solo il nostro muro ha retto bene (12 stampatone a 7), non siamo mai state capaci di invertire la rotta ed è mancata lucidità nell’unico momento in cui forse si poteva provare a mettere in difficoltà le nostre avversarie: sul 21-21 del primo set, iniziato con un terrificante break di 5-0, Antonella Del Core ha avuto la palla del contrattacco ma l’ha fallita malamente.

Proprio la nostra capitana è stata tra le peggiori in campo, quantomeno in fase offensiva, sparacchiando troppi palloni fuori e non riuscendo quasi mai ad attaccare in maniera convincente. Ci si aspettava sicuramente in più dalla nostra veterana sostituita da Alessia Gennari a fine del secondo set quando ormai era troppo tardi.

Ha deluso anche Paola Egonu ma non si possono certo additare particolare colpe a una 17enne fantastica a cui spetta il grande merito di averci portato fino qui con due spettacolari partite contro Belgio e Polonia, quando eravamo davvero spalle al muro: non era di certo lei a dover salvare la Patria. La nostra schiacciatrice non riusciva ad attaccare bene e lentamente ha perso fiducia nel proprio talento: le olandesi sono state brave a marcarla strenuamente e hanno ottenuto il risultato sperato. Il 28% in fase offensiva (10 punti totali) si spiega da sé.

Valentina Diouf ha giocato discretamente e ha provato a ruggire in alcune situazioni (ci ha riportato sotto nel primo e secondo parziale), ma non sono serviti a nulla i suoi 17 punti (52% in attacco). Positiva anche la prova delle centrali Guiggi (10 punti) e Danesi (3 muri) che hanno cercato di mescolare le carte in tavola. Non soddisfa invece la performance del libero Stefania Sansonna, l’altra giovanissima Alessia Orro si è prodigata in palleggio ma le avversarie hanno letto facilmente le sue giocate proprio come hanno fatto con Ferretti che l’ha rimpiazzata a metà del secondo set.

La Giovine Italia paga ancora l’inesperienza a certi livelli e ha staccato. Il futuro è tutto loro ma domani la prova del 9 è nelle loro mani: sulla carta ci aspetteranno le padrone di casa (la Russia sembra più forte), un avversario tosto ma con cui potremmo battagliare per la missione del quadriennio.

Sloetjes non ha sbagliato nulla (19 punti) ed è stata una continua spina nel fianco, benissimo la ricezione di Buijs (12 punti) e Balkestein, il libero Stam ha tirato su di tutto, determinanti i 3 aces a testa di Belien e Dijkema.

 

Il primo set inizia malissimo per l’Italia che subisce un micidiale 5-0 che avrebbe potuto ammazzare l’incontro: grandi difese dell’Olanda che contrattacca bene e sfrutta una nostra ricezione spuntata. A sbloccare la situazione ci pensa Egonu con un attacco, supportata poi dal muro di Orro (6-2). Egonu però fatica davvero tanto in attacco (8-3). A quel punto Orro inizia a servire Diouf che prova a tenerci in partita (10-7). L’Olanda prova a scappare: 13-8 (prima dell’ace di Del Core) e 16-11. Veniamo salvati da Diouf che con una doppietta ci porta sotto 14-18, Egonu si riprende con una bella pipe e una ce (18-16). Arrivano poi due muri consecutivi firmati Del Core e Diouf (20-18), ancora il nostro opposto con un attacco e due aces consecutivi per il pareggio a quota 21. Qui sciupiamo un’occasione d’oro con Del Core che non concretizza il contrattacco. Sloetjes ci ammazza, l’Olanda ha due set-point, Diouf annulla il primo ma non basta.

Avvio equilibrato nel quarto set fino all’ace dell’Olanda (5-4). Qui Diouf subisce due muri consecutivi, Egonu spara fuori la sua pipe (8-5). Del Core non riesce a incidere, spreca un contrattacco e andiamo sotto 11-7. La capitana si riprende a muro, l’Olanda sbaglia un attacco, Diouf gira e con un bel break ci ributtiamo 11-10. L’Italia rimane sempre in scia nonostante fatichi in attacco e il cambio in cabina di regia (dentro Ferretti). Antonella Del Core improponibile, sbaglia un’infinità di palloni e così è impossibile sperare in qualcosa di più (22-17). Italia rassegnata, il 2-0 si materializza rapidamente nonostante una timida reazione finale coincida con l’ingresso di Gennari al posto di Del Core

Il terzo set inizia al meglio con due muri firmati Diouf e Danesi. Il nostro opposto alimenta il break (3-1) anche se Sloetjes continua a farci male. Un doppio ace di Belien riporta l’Olanda avanti 4-3. L’Italia non molla sempre grazie al muro, Guiggi piazza il 5-4. L’Olanda pigia sull’acceleratore e torna repentinamente avanti (8-6), l’Italia non riesce più a reagire, la ricezione fa acqua da tutte le parti, le oranjes schizzano sul 12-8 che poi diventa 19-10. L’Italia sparisce dal campo lentamente e consegna la Finale all’Olanda.

 

(foto CEV)

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