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Boxe, 5 bronzi italiani al Torneo di Strandja. Bergamasco: “In preventivo non essere in forma ora”
Sono arrivate cinque sconfitte in semifinale ed altrettanti bronzi per l’Italia nel Torneo Strandja di boxe in Bulgaria.
In campo maschile i portacolori del Bel Paese si sono arresi tutti per split decision: Vincenzo Picardi (-52 kg) con il cinese Hu, Salvatore Cavallaro (-75 kg) con l’ucraino Mytrofanov e Valentino Manfredonia (-81 kg) con l’ucraino Khyzhiak, che aveva battuto in semifinale ai Giochi Europei di Baku 2015.
Niente da fare neppure per le ragazze. Da applausi la prestazione della 17enne Irma Testa (-60 kg), superata solo per decisione non unanime (e contestatissima) dalla cinese Yin, numero 3 del ranking mondiale. Netta, invece la sconfitta di Valentina Alberti (-64 kg) con la vietnamita Ha Ti.
Il ct della Nazionale maschile, Raffaele Bergamasco, ha analizzato la competizione, premettendo che “avevo messo in conto che non fossimo in forma in questo periodo, perché abbiamo fatto un grande carico di lavoro. Sono stato contento di tutte le prove dei ragazzi. Sono stati bravi e hanno dato il massimo in questo momento“.
Di seguito i pareri del ct sui singoli pugili.
Vincenzo Picardi (-52 kg): “Ha fatto tre begli incontri. Stasera aveva vinto contro il cinese, purtroppo a livello politico non siamo ancora fortissimi, mentre la Cina sta crescendo tanto. Però sono contento lo stesso, ha fatto una buona prova Picardino”.
Francesco Maietta (-60 kg): “La sua è stata davvero una grande prestazione contro il finalista dei 60 kg, il russo Polyanskii che secondo me vincerà il torneo. Una prova davvero eccellente vista la sua età. L’unica lacuna è che Maietta non è un 60 kg, ma un 56 kg. Qui ha combattuto nella categoria superiore perché non era in forma per il peso“.
Vincenzo Arecchia (-64 kg): “Ha combattuto nei 64 kg che non sono la sua categoria, spero di portarlo a 69 kg più avanti. Negli ultimi 4 giorni ha avuto 38 di febbre. Si è debilitato tanto, è arrivato a 65,5 e quindi l’ho fatto allenare ed è arrivato a 64 kg senza problemi. Ha fatto ugualmente una buona prova contro l’ucraino Petrov, è stato molto bravo. In forma avrebbe potuto fare anche di più“.
Vincenzo Mangiacapre (-69 kg): “La sua prima prova è stata ottima, vincendo prima del limite. Nel secondo incontro non ha perso Mangiacapre, ma non ha vinto nemmeno l’avversario (l’uzbeko Gaipov, ndr). E’ stata una decisione figlia di un arbitraggio che è stato veramente scandaloso. L’arbitro, giustamente, è stato sospeso dal torneo. Ha fatto due richiami ad entrambi, l’avversario si lanciava con la testa ed ha provocato una ferita a Mangiacapre nel corso del secondo round. E’ stato un match molto scorbutico e brutto da vedere“.
Salvatore Cavallaro (-75 kg): “Ha fatto tre belle prove. Sinceramente ero convinto che avrebbe sofferto di più con Mytrofanov, invece non ha vinto l’ucraino, ma ha perso Cavallaro. Secondo me non ha creduto nelle sue potenzialità. Ogni volta che partiva con rapidità, l’avversario andava nel panico totale. Il problema è che il nostro non continuava l’azione e questo è stato l’errore. Quindi il risultato è stato giusto, ma Cavallaro ha fatto una prova convincente e sono molto fiducioso“.
Valentino Manfredonia (-81 kg): “Credo che abbia fatto due belle prove. Ricordo che viene da un’operazione alla spalla ed è tornato sul ring dopo 7 mesi. Questo era il suo primo torneo ufficiale ed è stato ottimo. Sono contento, gli manca ancora l’occhio ed anche la condizione fisica è lontana dal top. Per questo sono molto soddisfatto“.
Simone Fiori (91 kg): “E’ l’unico della squadra che ha combattuto al di sotto delle sue potenzialità. Potrà fare meglio”.
Guido Vianello (+91 kg): “Ha disputato una buona prova con un coreano. Poi ha affrontato il russo Babanin, che aveva già battuto a Mosca nelle WSB. Credo che, a causa dell’eccessivo carico di lavoro recente, con corsa in salita e potenziamento duro, i nostri fossero molto legati e Vianello non ha fatto eccezione. Diciamo che era in programma di poter perdere in questa fase“.
Bergamasco chiude con un bilancio complessivo sulla spedizione tricolore: “Tutto sommato rientriamo con tre medaglie di bronzo, in un torneo molto duro con oltre 300 iscritti. Mi ritengo soddisfatto. Era una tappa intermedia verso il preolimpico di qualificazione. Ci sono alcune cose da sistemare e lo faremo da settimana prossima ad Assisi“.
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federico.militello@oasport.it
Foto: Pagina FB Boxe