Seguici su

Artistica

Ginnastica, Serie A – Che Italia esce dalla tappa di Rimini? Il primo passo verso le Olimpiadi

Pubblicato

il

Sabato si è disputata la prima tappa della Serie A 2016 di ginnastica artistica. L’overture della stagione è sempre un momento importante perché si ritorna in pedana e si scaldano i motori dopo il lungo inverno, tutto il movimento si riunisce e dà il là all’anno che verrà (questa volta era anche il più importante visto che ci condurrà alle Olimpiadi di Rio 2016).

Giustamente, però, non si deve essere in forma già a inizio febbraio. Essere al top ora significherebbe essere in calo quando si prepareranno le Olimpiadi. A Rimini si sono viste però diverse cose interessanti, insieme ad alcuni errori (meno del solito) che sono fisiologici e ampiamente giustificati considerando il periodo dell’anno.

Che Italia esce dalla tappa di Rimini? Come si avvicina all’appuntamento a cinque cerchi? La seconda è una domanda assolutamente prematura quando mancano sei mesi al grande eventi, troppo per poter fare dei pronostici, ma qualche indicazione è sempre bene coglierla.

 

Va sempre ricordato che Vanessa Ferrari ed Erika Fasana non erano in pedana perché stanno seguendo un diverso percorso di recupero dai rispettivi problemi fisici e una strada ben precisa nella preparazione alle Olimpiadi. Sono due pilastri indiscutibili della Nazionale ma verosimilmente le rivedremo in gara solo ad aprile.

Hanno fatto piacere alcune novità tecniche portate in gare tra cui spicca il salto teso avvitato alla trave di Elisa Meneghini. Una difficoltà G che sicuramente arricchisce il bagaglio della comasca e che, se perfezionata, sarà una base importante per l’imminente futuro. La caduta dall’attrezzo passa in secondo piano considerando la bontà tecnica dell’esercizio ed è stato un errore episodico come poi ha saputo dimostrare nel corso della gara, condotta sempre a buoni livelli (soprattutto al corpo libero).

Tra le grandi notizie di giornata c’è stato sicuramente il ritorno in gara di Martina Rizzelli dopo tre mesi dall’operazione in seguito all’infortunio che le ha impedito di partecipare ai Mondiali. Un’ottima prestazione per la comasca, partendo sempre dal suo 6.0 di difficoltà sulle parallele, in attesa di vederle anche sugli altri attrezzi per confermare la propria importanza nel gruppo.

Ha impressionato anche il botto di Sofia Busato al volteggio, un doppio avvitamento perfetto per la neo senior che sarà sicuramente in lotta per un body azzurro alle Olimpiadi.

Sensazioni molto positive dalle parallele di Enus Mariani, ritornata con grande piglio sugli staggi e che ha convinto sul suo attrezzo migliore. La brianzola ha pagato qualche errore e caduta di troppo alla trave ma vale lo stesso discorso fatto per Elisa Meneghini. Errori episodici, in un momento poco importante dell’anno e che nulla tolgono alla sua performance.

Carlotta Ferlito ha condotto una gara di sostanza. Danneggiata dal black-out dell’impianto d’illuminazione, ha eseguito una buona trave (scelta tecnica di eseguire un’uscita semplificata). Positivo l’agonismo dimostrato nell’arco dell’intero pomeriggio, prima tappa verso la seconda convocazione per le Olimpiadi.

Tea Ugrin purtroppo non era fisicamente al meglio ed è salita su due attrezzi: speriamo di recuperarla al meglio per le prossime tappe. Apprezzabile la performance di Lara Mori che insieme ad Alessia Leolini ha trascinato la sua squadra al terzo posto finale. Da annotare la “sorpresa” Desiree Carofiglio, su tutti è spiccato il talento di Giorgia Villa ma è una classe 2003: lei dovrà crescere per Tokyo 2020 e non potrà nemmeno essere in squadra per gli Europei juniores di Berna 2016 (aperti solo alle 2001 e 2002). Ok il dty di Sofia Bonistalli al volteggio, non dimentichiamoci di Giorgia Campana.

 

Il lavoro da fare è tantissimo, bisogna crescere tanto in questi mesi per presentarsi davvero al meglio alle Olimpiadi con velleità di ben figurare. Non bisogna certo farsi ingannare dai punteggi visti in una gara nazionale, ricordando sempre che è il banco mondiale quello che mette seriamente alla prova le ginnaste e che giudica severamente i loro esercizi. Proprio in quest’ottica che bisogna subito rimboccarsi le maniche in vista dei prossimi appuntamenti per volare a Rio passando da Europei, Trofeo di Jesolo, Coppa del Mondo…

 

(foto Giorgia Urbani)

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità