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MotoGP, Casey Stoner: rara possibilità o pesante ingombro per la Ducati?

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Casey Stoner rischia di diventare un problema, più che una possibilità, in casa Ducati. L’australiano, dopo aver impressionato nei test ufficiali di Sepang, chiudendo dinanzi ai piloti ufficiali, sta acquisendo sempre più il ruolo del cosiddetto terzo incomodo.

La Scuderia di Borgo Panigale, dopo aver deciso di lasciare ai box l’australiano nei test di Phillip Island, ha promosso una nuova singolare scelta. L’ex iridato prenderà parte ai test ufficiali di Losail, ma due giorni dopo gli altri centauri, con la pista sporca di sabbia. Decisione presa per evitare degli scomodi confronti diretti? Chissà. I malumori nei box del bolide emiliano iniziano a farsi insistenti. Di certo i risultati di Sepang parlano chiaro. Inoltre, le parole di Gigi Dall’Igna, Direttore Generale Ducati Corse, risuonano ancora vibranti nelle orecchie degli appassionati: “Se Casey chiedesse di correre in gara, di sicuro darei il mio consenso”.

E qui giunge un nuovo punto da analizzare. Stoner ha realmente voglia di ritornare in sella in gara? Il canguro nel 2012 decise di abbandonare le corse proprio a causa della mancanza di stimoli, stufo della vita del pilota, fatta di pressioni, rischi, e con l’occhio dei media fisso su di se’ 365 giorni all’anno. Al contrario, se Casey avesse il desiderio di ricominciare, la Ducati non potrebbe di certo esimersi dall’affidargli un bolide non solo come special tester, ma anche come pilota nel Motomondiale, accanto ad Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone.

Insomma, con i big in scadenza di contratto, e con l’infortunio del povero Danilo Petrucci, che terrà il ternano sicuramente fuori quantomeno dalla gara d’esordio in Qatar, le percentuali di rivedere Casey Stoner impegnato in uno degli eventi della MotoGP validi per il Motomondiale salgono vertiginosamente.

Foto: pagina Facebook Casey Stoner

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