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MotoGP, Pedrosa, Iannone, Dovizioso: una stagione sotto esame. Tra conferme e futuro incerto

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Il 2016 sarà una stagione decisiva in molti aspetti nel Mondiale di MotoGP. L’ anno della rivincita nella sfida interna tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo? Potrebbe essere quella dei riscatto per la Honda e Marc Marquez? E chissà se rivedremo veramente Casey Stoner tornare in pista per qualche gara ufficiale in sella alla GP16? I quesiti non mancano e senz’altro un tema importante, rientrante nelle domande poste, riguarda la scadenza dei contratti per gran parte dei piloti del Circus. In questo senso, saranno da osservare con particolare attenzione le prestazioni dei piloti ufficiali Ducati Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone nonché Dani Pedrosa giunti, in qualche maniera, ad uno snodo cruciale

DANI PEDROSA ED IL FEELING CON LE MICHELIN. POSSIBILITA’ DI VITTORIA?

Partendo dal rider del Team Repsol sono ormai 10 anni che lo spagnolo gareggia per i colori nipponici senza mai essere riuscito a conquistare l’iride, come molti avrebbero immaginato guardando ai titoli vinti nelle categorie inferiori (125cc e 250cc). La tecnica e l’abilità di Pedrosa sono fattori che non debbono essere discussi e, andando a ritroso nel tempo, gli infortuni ne hanno condizionato i riscontri. Circa un anno fa si paventava addirittura un ritiro per il 26, visti i problemi al braccio che gli rendevano impossibile competere ad alto livello. Un problema fisico importante (sindrome compartimentale) che aveva costretto Dani a lasciare le corse per qualche GP:  “Abbiamo fatto di tutto per risolvere questi problemi, compresa l’operazione dello scorso anno, ma senza esito positivo. Non posso continuare a correre così. In questo momento non ho risposte sul futuro. I dottori mi hanno detto che non posso più essere operato. Ma non posso correre così e non so cosa fare” – dichiarava uno sconsolato Pedrosa. Per fortuna, invece, l’esito di un nuovo intervento è stato estremamente positivo e l’iberico è nuovamente in sella pronto a giocarsi le ultime fish al Grand Casinò del Motomondiale. Ebbene un fattore determinante potrebbero rivelarsi le gomme Michelin. Sfogliando l’album dei ricordi, molti dei successi di Dani sono accompagnati dalla figura dell’omino, icona della casa francese. La guida particolare di Pedrosa, infatti, potrebbe essere confacente ad uno sfruttamento delle mescole ad hoc, molto più dei suoi rivali. E’ ovvio che questo rapporto particolare tra lo spagnolo ed gli pneumatici transalpini dipende fortemente da come e quanto la Honda riuscirà ad adattarsi velocemente ai cambi regolamentari, soprattutto all’elettronica. Tuttavia, questo sguardo al passato potrebbe motivare futuri successi di Dani.

ANDREA IANNONE/ANDREA DOVIZIOSO E LA FIGURA ‘SCOMODA’ DELLO STONER COLLAUDATORE

Un’annata, come dicevamo, fondamentale anche per i due alfieri ufficiali di casa Ducati entrambi in scadenza di contratto, come dicevamo, e desiderosi di far bene con il nuovo modello progetto da Gigi Dall’Igna e soci. Al momento, il prototipo rosso ancora fa fatica ad esprimersi al meglio. Le nuove regole e soprattutto il nuovo cambio stanno dando ancora qualche problema di troppo ai piloti, non  in grado di sfruttare il mezzo come vorrebbero. La decima e dodicesima piazza con cui hanno concluso i test in Australia, ricordando lo splendido podio ottenuto da Iannone nel 2015, è un piccolo campanello di allarme che risuona in quel di Borgo Panigale. Nelle prossime prove, programmate in Qatar dal 2 al 4 marzo, la Rossa dovrà dare risposte diverse su un tracciato che, tradizionalmente, ha esaltato le caratteristiche della moto. Problemi di gioventù del modello che si aggiungono anche ad un altro aspetto: la figura di Stoner in squadra. E’ evidente che le prestazioni dell’australiano in Malesia hanno destato sensazioni particolari anche nel team italiano. L’essere stato, con scarso allenamento e materiale targato 2015 (gomme solo dure) il pilota Ducati più veloce e costante ha aperto una serie di interrogativi sul futuro. Il campione del mondo 2007/2011, di fatto, ha escluso un suo ritorno definitivo alle corse lasciando la porta aperta per qualche wild card però i crono ottenuti già dai test malesi possono avere delle controindicazioni, mettendo sotto pressione i drivers titolari. Discorsi che a Borgo Panigale non voglio sentire ritenendo che il lavoro di Stoner sia funzionale al collaudo, nel corso della stagione, in cui non sarà possibile girare con i piloti ufficiali. La disponibilità di Casey è, in questa chiave, concepita come un vantaggio per accumulare dati ed informazioni utili anche per Iannone e Dovizioso. Certo è che quanto fatto dall’australiano e le voci di mercato su un possibile arrivo di Jorge Lorenzo possono non aiutare i due Andrea e pertanto i risultati in pista saranno ulteriormente pesanti.

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