MotoGP
MotoGP, Test Sepang 2016: Petrucci 1° sorprende, Lorenzo 2° e Valentino Rossi 6°. Stoner nella top10
Nella penultima giornata di test dedicata allo sviluppo dei prototipi MotoGP in vista del Mondiale 2016, la sorpresa del day 2 è la prima posizione occupata da Danilo Petrucci. Il pilota italiano, in sella alla sua Ducati Pramac GP15, ha stampato un eccezionale 2’00″095 precedendo Jorge Lorenzo, caduto nel corso delle prove alla curva 5, (2’00″155) ottenuto nel penultimo giro utile dal maiorchino e confermando l’ottimo feeling con le Michelin. Mescole francesi che, purtroppo, si sono rese protagoniste poco prima di pranzo della spaventosa caduta di Loris Baz (Aprilia), caduto a quasi 300 Km/h lungo il rettilineo per l’esplosione della gomma anteriore. Per questa ragione la sessione è stata sospesa e da parte del costruttore transalpino è stata presa la decisione di ritirare la soft in dotazione alle squadre.
Tornando alla cronaca, troviamo un altro nome inatteso nella top3 ovvero Hector Barbera sulla Gp14.2 (Ducati) del Team Avintia, in terza piazza con il crono di 2’00″387. Prestazioni di Petrucci e Barbera giustificabili dalla conoscenza della moto e anche dall’aver utilizzato, con ogni probabilità, lo pneumatico morbido. Scorrendo la graduatoria abbiamo il quarto tempo di Marc Marquez ( 2’00″843) ottenuto nella quinta tornata, a testimonianza di un netto miglioramento rispetto a 24 ore fa e il sesto di un Valentino Rossi in crescita (2’01″021) ma ancora molto distante dal suo compagno di squadra, quasi 1″ di differenza tra i due.
E le Ducati ufficiali? Ebbene, Andrea Iannone ha siglato l’ottava prestazione in 2’01″052 molto vicino a Rossi e immediatamente davanti all’altra attrazione del secondo giorno di test, cioè Casey Stoner. L’australiano ha confermato la sua velocità, nonostante il lungo periodo di inattività e la scarsa conoscenza della GP15, girando quasi con lo stesso crono di Iannone (2’01″103) con gomme contingentate (nessuna soft a disposizione). Un dato rilevante soprattutto se raffrontiamo il comportamento in pista di Casey con quello di Andrea Dovizioso, ancora molto attardato (14esimo a +1″628 dalla vetta) e distante 6 decimi dalla “collaudatore” australiano.
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