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Editoriali

Olimpiadi Rio 2016. Obiettivo top10 per l’Italia: sogno o realtà? Quanti ori possibili?

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Frank Chamizo Lotta Pagina FB United World Wrestling

QUANTI ORI POTRA’ VINCERE L’ITALIA A RIO?

“Dobbiamo metterci d’accordo se conta di più il numero degli ori o il numero delle medaglie”, la dichiarazione di Malagò. Caro presidente, gli ori, checché se ne dica, contano moltissimo, e lei lo sa meglio di tutti noi. E’ un argomento che, tuttavia, divide da sempre: meglio 15 medaglie complessive con 10 ori o 30 con appena 5 del metallo più prezioso? Da regolamento, la prima discriminante per il piazzamento finale nel medagliere è il numero totale di ori vinti, mentre in caso di parità si passa poi agli argenti ed ai bronzi.
Per il Bel Paese, dunque, Vincere (volutamente con la v maiuscola) conterà, eccome. Guai ripetere un’Olimpiade come quella invernale di Sochi 2014, discreta quanto a numero di podi conseguiti (8), ma assolutamente disastrosa per il piazzamento finale nel medagliere, il peggiore di sempre (Italia 22ma e senza alcun oro).

Su quali atleti saranno riposte le maggiori speranze di covare sogni di vittoria? Malagò, ancora una volta, fa affidamento sulla scherma. Se non sembra così scontato (per quanto assolutamente fattibile) ripetere le tre affermazioni di Londra, la sensazione è che un paio di titoli siano alla portata. Tra i favoriti figurano gli iridati in carica Gregorio Paltrinieri (nuoto), Petra Zublasing (tiro a segno), il 4 senza (canottaggio), Conti-Clapcich (vela) e Frank Chamizo (lotta). A questi ci sentiamo di aggiungere tra i papabili Nibali, Aru, Longo Borghini, Viviani, Clemente Russo (boxe), senza dimenticare un fuoriclasse come Niccolò Campriani (tiro a segno) o un settore da sempre prolifico come quello del tiro a volo, dove spiccano campionissimi del calibro di Giovanni Pellielo e Diana Bacosi, con l’incognita rappresentata dalla presenza di Jessica Rossi nel trap.

Insomma, una dozzina di carte da oro, cui potrebbe aggiungersi qualche ‘colpo’ a sorpresa insperato alla vigilia: pensiamo agli sport di squadra, al tiro con l’arco, alla canoa slalom, senza dimenticare eventuali nomi nuovi che potranno mettersi in luce nei prossimi mesi.

Anche in questo caso, dunque, ci sentiamo di affermare che l’Italia può puntare ad avvicinarsi o eguagliare Londra 2012 quanto a numero di ori complessivi, come d’altronde testimonia il già citato medagliere virtuale.

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