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Pentathlon, Fabio Poddighe: “Farò di tutto per andare a Rio 2016. In squadra sana competizione”

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Il countdown (contagem regressiva, a Rio de Janeiro) dei Giochi della XXXI Olimpiade è ormai entrato nella sua fase calda, non soltanto per tutti gli amanti dell’evento sportivo universale per eccellenza, ma soprattutto per gli atleti di tutto il globo. Per coloro che hanno già un pass olimpico in tasca, per coloro che il Brasile lo vedranno purtroppo solo in cartolina e per chi ha ancora a disposizione 6 mesi scarsi per centrare l’obiettivo della vita: partecipare all’ineguagliabile kermesse a cinque cerchi. All’ultima delle tre schiere suddette appartiene Fabio Poddighe, pentatleta classe ’87 nato a Sassari, appena laureatosi Campione d’Italia di categoria per il secondo anno consecutivo. Lo abbiamo intervistato per conoscere quali sono i suoi stati d’animo, le motivazioni e i suoi programmi ad una manciata di mesi da quella che potrebbe essere la sua prima partecipazione ai Giochi Olimpici.

Qualche giorno fa abbiamo scritto sul nostro sito “Poddighe in rampa di lancio”. Avrà sicuramente colto, mettendo da parte scaramanzie e/o “strategie psicologiche” varie, la nostra allusione… Quindi, a bruciapelo: quanto crede nel pass olimpico? Dove e come pensa di conquistarlo?

“Da un anno a questa parte, diciamo pure dalla gara del Cairo del 2015, la mia convinzione è aumentata sempre di più. Ad oggi, ci credo molto… Cercherò di risalire posizioni nel ranking, quindi conquistare il pass olimpico, già dalle prime gare di Coppa del Mondo, partendo subito al massimo, andando il più forte possibile. Poi al Mondiale di maggio a Mosca proverò a conquistare la carta diretta”.

Il 23 febbraio scatterà in Egitto la Coppa del Mondo. Ha stilato una precisa tabella di marcia, per quanto riguarda preparazione atletica e risultati da conseguire di volta in volta, o si è prefissato semplicemente di tirare al massimo ad ogni appuntamento?

“Farò del mio meglio ad ogni appuntamento, senza risparmiarmi. Per quanto riguarda la programmazione della parte atletica, dopo la gara del Cairo cercherò di mantenere l’attuale (alto, ndr) stato di forma per tutte le successive prove di Coppa del Mondo. Ovviamente, in base ai risultati potrebbero essere riviste alcune strategie, correggendo il tiro anche nella preparazione atletica”.

Al momento, il ranking mondiale recita: De Luca migliore degli italiani, nonché secondo a livello mondiale, Petroni 29°, Poddighe 33°. Eppure ai Campionati Italiani Open appena conclusi ha messo in fila tutti… Quanto bene ha fatto l’affermazione a livello nazionale al suo morale? Come sono i rapporti fra di voi, c’è una costruttiva concorrenza anche in ottica Rio?

“Partire bene sicuramente mi aiuta tantissimo, adesso proseguirò con molta fiducia ed entusiasmo… Tra di noi c’è una sana competizione, oltre che compagni di squadra ‘rivali’ in gara siamo amici, infatti lontano da gare ed allenamenti stiamo spesso assieme”.

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giuseppe.urbano@oasport.it

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