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Scherma
Scherma, Coppa del Mondo: Paradiso o Inferno per la spada femminile! A Buenos Aires sarà all-in
Ecco la presentazione che non avremmo mai pensato – né desiderato – di fare. Perché se è vero che lo sport dev’essere adrenalina, batticuore ed emozioni fino all’ultimo secondo, quello che ha combinato l’Italia di spada femminile negli ultimi mesi ha davvero dell’incredibile. Dall’eliminazione ai quarti di finale del Mondiale di Mosca, a luglio per mano della Francia, uno dei quartetti candidati per la vittoria olimpica ha smesso di girare, incappando in pesanti controprestazioni e trovandosi, adesso, a una gara dal termine delle qualificazioni, virtualmente fuori da Rio 2016.
La situazione è nota, descritta più volte e raccolta anche nei numeri. La sintetizziamo brevemente: bisogna arrivare il più avanti possibile, sperando preferibilmente che anche l’Estonia faccia lo stesso. La missione è difficile ma non impossibile per Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Bianca Del Carretto e Francesca Boscarelli, che sono già volate direzione Buenos Aires dopo un mese abbondante di ritiro permanente a Formia. Lo stato mentale delle spadiste azzurre, come svelato dalla friulana vincitrice delle ultime due tappe individuali di Coppa del Mondo ieri sera nel corso della decima puntata di Victory, Rotta su Rio 2016, è buono. C’è unità, c’è ottimismo e, soprattutto, c’è consapevolezza nel proprio valore. Non a caso mamma Mara ha trionfato a Doha e Barcellona. Non a caso la siciliana Fiamingo ha vinto gli ultimi due Mondiali (!), non a caso la ligure Del Carretto è stata campionessa europea nel 2014, non ha caso la campana Boscarelli si è presa il Grand Prix di Rio lo scorso maggio. Non a caso, insomma, c’è tutta questa agitazione intorno alla spada femminile. Era (ed è) da podio olimpico, rischia di non partire neanche per il Brasile. Un paradosso, no?
Per questo domenica 14 febbraio sarà il giorno X della spada, ma anche dell’intera scherma, italiana. A partire dalle 9 locali, le 13 (Diretta Live minuto per minuto su OA) orario di Roma, andrà in scena la gara a squadre più importante dell’ultimo decennio. Un all-in da Paradiso o Inferno, da Olimpiadi o fallimento, da gloria o lacrime per un quartetto che comunque ha piena fiducia nei propri mezzi e che ha promesso, a parole, un rilancio decisivo. Ma la soglia del rischio è notevolmente alta. Senza pass di squadra per Rio 2016 ne risentirebbe anche l‘individuale, che perderebbe due protagoniste su tre lasciando, al 90%, la sola Rossella Fiamingo a rappresentare i colori azzurri in virtù del ranking. Una beffa, oltre al potenziale danno.
Meglio non pensarci, forse, anzi sicuramente. La fiducia intorno alle ragazze del ct Sandro Cuomo ha vacillato ma non è mai venuta meno. Finché l’aritmetica permette una speranza di rimonta, tutti siamo obbligati a crederci. Perché loro, in pedana, daranno senza dubbio il 101%. Lo hanno giurato e ci si può fidare, perché altrimenti non saremmo tutti preoccupati per il destino di una squadra che a Rio può davvero farci sognare. Un (modesto) consiglio? Provare a fare in una sola giornata quanto i colleghi della spada maschile – impegnati nel weekend a Vancouver (Canada) – sono riusciti a raggiungere giorno dopo giorno, mese dopo mese, dall’estate in poi. Il modello cui ispirarsi è qui, in casa. Sarà una giornata unica nella vita: rendiamola epica.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma