Sci Alpino
Sci Alpino, Coppa del Mondo: Fanchini e Paris weekend da sogno, Fill vicino alla storia, Brignone polivalente
Era il 2008 e Nadia Fanchini trionfava nel supergigante di Lake Louise. Da quel momento sono passati quasi otto anni per rivedere la bergamasca nuovamente sul gradino più alto del podio. Un capolavoro quello di Nadia nella discesa libera di La Thuile, su un tracciato che ha messo in luce l’immensa tecnica della sciatrice nativa di Lovere.
Finalmente la sfortuna di tutti questi anni, tra tanti infortuni e centesimi maledetti, si è dissolta in una sola fantastica mattina. L’emozione di Nadia sul podio era palpabile e mai successo è stato tanto meritato per una sciatrice che non ha mai mollato e che ha sempre cercato questa fatidica vittoria. Un successo che non ha cancellato il terzo posto ottenuto dalla Fanchini il giorno prima sempre in discesa. Un podio che ha fatto da apripista al successo del giorno dopo, con Nadia che ha saputo pennellare ogni singola curva
Un sabato che lo sci alpino femminile non dimenticherà. Alla prima vittoria in discesa libera di Nadia Fanchini (69esimo successo per un’azzurra in Coppa del Mondo) si aggiunge il terzo posto di Daniela Merighetti, che torna sul podio ancora una volta su una pista italiana. L’ultimo piazzamento di Dada tra le prime tre risaliva al gennaio dello scorso anno nella discesa libera di Cortina d’Ampezzo.
Nel complesso la prova di squadra è stata sensazionale nella seconda discesa libera, con ben quattro atlete tra le prime nove (risultato mai accaduto nella storia dello sci alpino italiano). Oltre a Fanchini e Merighetti ci sono il settmo posto di Francesca Marsaglia e il nono di Elena Curtoni, quest’ultima alla seconda Top Ten della carriera in questa specialità, dopo la settima piazza del giorno prima.
A punti in discesa ci è andata anche Federica Brignone, diventando la quinta italiana di sempre ad andare a punti in tutte le specilità. La milanese a La Thuile si è riconfermata in super G, chiudendo la sua prova al sesto posto, centrando per la sesta volta consecutiva un piazzamento tra le prime dieci in super G.
Federica si sta dimostrando sempre più una sciatrice polivalente. Puntare alla classifica generale è quasi impossibile, perchè ha bisogno di una maggior regolarità nel suo gigante e poi in discesa non è ancora competitiva a certi livelli, ma provare a restare tra le prime cinque o sette della classifica è un obiettivo per il futuro.
Una gara quella di domenica, che ha visto la conferma di Elena Curtoni, settima a causa di qualche sbavatura di troppo, che l’ha portata ad essere un po’ troppo lontana dalle posizini di vertice. Decima Francesca Marsaglia, anche lei molto positiva, doppiando la Top Ten ottenuta in precedenza in discesa libera.
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Il sabato perfetto dello sci italiano è stato completato dal successo di Dominik Paris nella discesa libera di Chamonix. L’altoatesino è in questo momento il velocista più in forma del momento e, dopo il secondo posto a Jeongseon, sulla sulla storica pista “La Verte des Houches” è finalmente arrivata la vittoria attesa tutta una stagione.
Si tratta della quinta affermazione della carriera in Coppa del Mondo per Paris, la quarta in discesa libera. La stagione si sta concludendo al meglio per Dominik, anche se resta il rammarico per una prima parte deludente e che non lo ha visto certamente ai suoi livelli, anche per alcuni problemi fisici. L’obiettivo era puntare alla coppa di discesa (non è ancora del tutto fuori dai giochi) e l’infortunio di Svindal aveva aperto a questa possibilità.
Un’occasione che non si è lasciato sfuggire Peter Fill, ad un passo dall’entrare nella storia dello sci alpino azzurro. Il carabiniere di Bressanone potrebbe diventare il primo italiano nella storia a vincere la Coppa del Mondo di discesa libera. Un’impresa riuscita solamente, al femminile, ad Isolde Kostner per due volte nel fantastico biennio 2000/2002.
Con il quinto posto di Chamonix, Fill ora ha ormai recuperato il divario da Svindal (-26), ma, soprattutto, ha un buon vantaggio sui diretti inseguitori: il francese Adrien Theaux è staccato di 69 punti, mentre il norvegese Kjetil Jansrud ha un ritardo di 73 punti. Come detto, anche Dominik Paris, grazie alle ultime due gare, può ancora rientrare in corsa, visto che sono 78 i punti che lo separano dal connazionale.
A due prove dal termine (Kvitfjell e St.Moritz) Fill deve essere bravo a mantenere il vantaggio e non essere logorato dalla pressione. Per essere abbastanza tranquilli servirebbe almeno un podio in una di queste due gare da parte di Peter, che deve mantenere almeno 50 punti di vantaggio sui diretti rivali prima delle finali di St.Moritz.
Nella giornata di venerdì a Chamonix si è tenuta anche la combinata e mattatore assoluto della prova è stato anche in questa occasione Dominik Paris. In una combinata rivoluzionata dal maltempo (prima lo slalom e poi la discesa), l’altoatesino ha chiuso al secondo posto. Tra i pali stretti Dominik ha compiuto un vero e proprio miracolo, chiudendo al quinto posto ad 1.34 da Pintuarault, complice anche un grave errore nella parte alta. In discesa ha provato la rimonta, ma alla fine il più illustre dei francesi è riuscito comunque a restargli davanti.
Una buona gara anche quella di Riccardo Tonetti, ottavo al traguardo. Per lo slalomista azzurro qualche rimpianto proprio nella sua specialità, mentre in discesa prova di grande spessore. In questo momento sembra essere il miglior interprete della combinata per l’Italia, contando che gli slalom non saranno sempre così facili come quello di Chamonix.
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andrea.ziglio@oasport.it