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Speed Skating, Mondiali 2016: due ‘legni’ per Fabio Francolini e Francesca Lollobrigida nella mass start

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L’ultima giornata dei Mondiali 2016 su singole distanze di speed skating a Kolomna (Russia), portano due medaglie di legno in casa Italia che si aggiungono al quarto posto del team pursuit di 48 ore fa.

Due gare tiratissime di un livello incredibile nelle quali i nostri azzurri si sono ben comportati, gareggiando bene al cospetto dei forti avversari olandesi e orientali. Del resto la mass start è questo: puro agonismo sul ghiaccio in cui  serve grande preparazione fisica e mentale, mixata con un po’ di fortuna, per ottenere il massimo. Ebbene, Fabio Francolini, reduce dai tre podi di Coppa del Mondo, ha lottato fino all’ultima tornata per conquistare la top3 che l’avevo visto salire sul secondo gradino 12 mesi fa ad Heerenveen . Purtroppo, in quest’occasione, è mancato qualcosa a Fabio non in grado di competere con i primi 3 della graduatoria finale. Il successo è andato al coreano Seung-Hoon Lee (7’18″26) davanti all’olandese Arjan  Stroetinga (7’18″32) ed al francese Alexis Contin (7’19″35). Francolini è appunto arrivato in quarta posizione con il crono di 7’19″35. Più discreta la prova dell’altro azzurro impegnato in questa gara, ovvero Nicola Tumolero, che ha chiuso in undicesima posizione (7’20″99). Sul versante femminile, la Lollobrigida ha tentato una gara di attacco ottenendo punti nei giri intermedi senza però purtroppo avere le forze necessarie nel last lap per mettere i pattini davanti alle avversarie. Un quarto posto però da accogliere positivamente per i tanti cambiamenti che l’atleta romana ha dovuto affrontare nella stagione e che, comunque, hanno portato ad un ottimo risultato nella rassegna iridata nonchè in quella continentale del mese scorso (ottava posizione Europeo Allround a Minsk).

Le buone notizie, in chiave futura, per l’Italia non si fermano qui con l’ottima dodicesima piazza di David Bosa nei 500m (70,200) nella gara vinta, come da pronostico, dal fenomeno russo Pavel Kulizhnikov in 69,020 capace di fare la differenza nei confronti del connazionale Ruslan Murashov nella run 2. I due rappresentati di Santa Madre Russia infatti avevano ottenuto nella prima manche lo stesso crono (34″60) ma poi Kulishnikov ha dato fondo a tutta la sua classe, nella seconda, chiudendo con la miglior prestazione in 34″42. Sul gradino più basso del podio il canadese Alex Boisvert-Lacroix in 69,780. Per quanto Mirko Nenzi, il campione italiano assoluto sprint, non è andato oltre la ventiduesima posizione in 70,980. A chiosa, si conferma la grandissima condizone dell’orange Jorien ter Mors, già medaglia d’oro a sorpresa sui 1000m e bronzo sui 500m, vittoriosa sulle favorite della vigilia Brittany Bowe ed Heather Richardson (primatista del mondo sulla distanza). La tulipana si è imposta in 1’53″92 mettendosi alle spalle appunto la Richardson (1’54″67) e la Bowe (1’55″09).

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Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Francesca Lollobrigida

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    14 Febbraio 2016 at 18:26

    A parte l’amarezza per i tre podi sfiorati, c’è la soddisfazione di vedere gli atleti azzurri costantemente competitivi in queste gare. Ci sono state delle sconfitte importanti anche tra i campioni stranieri a questo mondiale, e questo fa capire come le mass start siano gare difficilmente gestibili e interpretabili.
    Se poi si pensa all’inseguimento maschile la prova è stata splendida e non si può non vedere come in futuro si possano ottenere risultati anche migliori. Del resto l’Italia nel 2013 vinse l’oro mondiale juniores proprio con due dei tre presenti , Giovannini e Tumolero. Mi è piaciuta anche la gestione del nostro miglior talento da parte di Marchetto, facendogli fare solo una delle due prove lunghe, oltre all’inseguimento. In futuro credo debba puntare nei mondiali singole distanze o ai Giochi su entrambe le prove lunghe 5000-10000 e l’inseguimento.
    Piccolo OT : complimenti alle azzurre dello short track vincitrici anche oggi in Coppa del Mondo.

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