Speed Skating
Speed Skating, Mondiali 2016: l’Italia dei “Saranno famosi !”. Le motivazioni di un futuro successo
L’edizione 2016 dei Mondiali su singole distanze dello speed skating di Kolomna (Russia) si è chiusa ed è tempo di tracciare un bilancio per la spedizione azzurra. Ebbene riavvolgiamo il nastro e prendiamo in considerazione le dichiarazioni del ct Maurizio Marchetto poco prima del darsi agonistico sul ghiaccio. “Abbiamo un’ottima squadra e ci aspettiamo una buona prova in questi Mondiali – ammette il commissario tecnico –Più nel dettaglio credo che Giovannini possa riuscire a entrare tra i primi 8 nei 5000, o almeno questo è l’obiettivo, mentre Francolini ha le carte in regola per ripetere nella Mass Start l’exploit dello scorso anno quando chiuse secondo. Nel team pursuit maschile vogliamo competere e confermare perlomeno il 5° posto del 2015, anche se la speranza è di arrivare sul podio, sebbene il gruppo sia nuovo e la concorrenza agguerritissima”. Sulle prospettive del ragazze il commissario tecnico ha aggiunto: “Francesca Lollobrigida può dire la sua nella Mass Start con un piazzamento importante, nonostante il tipo di gara renda la prestazione sempre imprevedibile. In ogni caso puntiamo a proseguire il percorso di crescita con l’intero gruppo ed ho fiducia che i risultati arriveranno”. (fonte fisg.it).
Un percorso di crescita dunque che ha portato, da un lato, zero medaglie, a differenza di quanto avvenuto ad Heerenveen l’anno passato con l’argento di Fabio Francolini, ma dall’altro tre quarti posti che lasciano intravedere una compattezza di squadra diversa. Non sempre, infatti, l’analisi del “pallottoliere” può essere esaustiva per valutare compiutamente la bontà di un movimento. L’Italia che si è proposta a Kolomna sarà quella dei “Saranno famosi!” in vista dell’appuntamento olimpico di Pyeongchang (Corea del Sud) dal 9 al 25 febbraio 2018. Ecco i motivi:
MOTIVO 1: TEAM PURSUIT
Il crono di 3’43″29 ad 1 centesimo dal terzo gradino del podio occupato dalla squadra canadese a +3″25 dagli imbattibili olandesi, con un rilevamento cronometrico a metà gara di 1’52″00 secondo solo agli orange, vuol dire tante cose. In primis, il terzetto era praticamente nuovo nonché molto giovane: Andrea Giovannini (1993), Nicola Tumolero (1994) e Michela Malfatti (1994). Tre atleti altresì in evoluzione. Giovannini nella top10 anche in questo Mondiale e reduce da degli splendidi Europei Allround, conclusi in quinta posizione, mettendo in luce grandi qualità sulle distanze del mezzofondo. Ne è una riprova il record italiano di Salt Lake City, in Coppa del Mondo, portato dal 22enne di Baselga di Pinè a 13’07″20, abbassando il personal best di 55 secondi (14:02.77 vecchio record personale) e soprattutto migliorando lo storico primato nazionale di Enrico Fabris (13’10″60 stabilito nel 2006 a Calgary). Tumolero secondo nei 5000m del gruppo B nell’ultima tappa di World Cup a Stavanger (Norvegia) e Malfatti in grande ascesa (settima piazza con il crono di 6’28″83 ad Inzell nei 5 chilometri del raggruppamento B) rappresentano un sicuro investimento per il futuro sotto la sapiente guida di Marchetto.
MOTIVO 2: FABIO FRANCOLINI
Il pluricampione europeo ed iridato del pattinaggio a rotelle, che da quasi 2 anni si presta alla competizione sul ghiaccio, è ormai diventato un riferimento della gara in linea di gruppo. Nella stagione di World Cup sono arrivati 2 secondi ed un terzo posto. A Kolomna avrebbe potuto chiudere il cerchio con un altro metallo importante, dopo quello di 12 mesi fa, tuttavia il quarto posto ad un tiro di schioppo dai più forti, certifica le grandi potenzialità di Francolini. Un riscontro che potrà dare ulteriori motivazioni per rilanciarsi nelle prossime competizioni, finalizzando il vero obiettivo di Pyeongchang 2018.
MOTIVO 3: FRANCESCA LOLLOBRIGIDA
La quarta posizione dell’atleta di Frascati ha una valenza particolare per i tanti cambiamenti dell’annata. Il trasferimento in Olanda per confrontarsi direttamente con le più forti, una metodologia di allenamento specifica nei 3000m e la mass start hanno portato ad un risultato positivo. Inoltre la stagione corrente ha messo in evidenza dei miglioramenti sostanziali sulle distanza più classiche come i 5000m (record italiano 7’09″13) e sugli stessi 3 chilometri (terza posizione nella divisione B con un crono di 4’09″01 che, scorrendo la graduatoria delle prime 16, sarebbe valso la nona posizione totale). Continuando su questa strada è lecito aspettarsi ulteriori progressi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Italy Speed Skating National Team