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Tennis: Vinci, Lorenzi e la Coppa Davis per cancellare un difficile inizio di stagione

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Uno Slam in singolare, una finale Slam tutta italiana, uno Slam di doppio, vittorie che resteranno nella leggenda dello sport italiano, il 2015 ha portato il tennis azzurro a livelli mai raggiunti in precedenza. Questa nuova stagione, però, sembra essere partita in maniera totalmente diversa, con tanti problemi, incognite e con davvero pochissime soddisfazioni, tutte concentrate in due soli giocatori.

Roberta Vinci e Paolo Lorenzi sono le note liete di questi primi due mesi: la pugliese ha appena vinto il suo decimo titolo in carriera, il primo a livello Premier, in quel di San Pietroburgo e si sta avvicinando sempre di più all’entrata tra le prime dieci del mondo, obiettivo che Roberta si è prefissata di raggiungere in quella che sarà la sua ultima stagione in carriera. Lorenzi,invece, è l’esempio di come il lavoro, il sacrificio, la voglia di lottare e non mollare mai alla fine portino a dei risultati importanti. Il nativo di Roma, ma residente a Siena, dopo una serie di grandi risultati nei tornei challenger e negli Atp 250, è tornato tra i primi cinquanta del mondo, terzo miglior italiano in classifica.

Come detto, però, sono davvero tante le delusioni di questi due mesi. Passi falsi che hanno portato anche preoccupazioni, soprattutto a livello femminile, dove l’incubo di retrocedere in serie B in Fed Cup è davvero dietro l’angolo. Il sorteggio non è stato benevolo e l’Italia è stata sorteggiata con la Spagna di Garbine Muguruza e Carla Suarez Navarro. Le iberiche erano probabilmente le peggiori avversarie da incontrare, soprattutto per ciò che sta vivendo la nostra nazionale. Contro la Francia è arrivata una sconfitta pesantissima, non solo per il punteggio (4-1), ma anche per ciò che si è visto in campo, con le azzurre mai in partita contro la coppia Mladenovic/Garcia. Sara Errani sta vivendo il peggior momento della sua carriera e sta attraversando una crisi soprattutto mentale e psicologica; Camila Giorgi è un continuo punto di domanda e si aspetta ancora un’esplosione che non sembra mai arrivare.
L’Infortunio di Karin Knapp non ha certamente agevolato le scelte di Barazzutti, costretto a convocare (anche per la scelta della Vinci di risparmiarsi per i tornei individuali) Francesca Schiavone e Martina Caregaro, la veterana e la giovane, entrambe però non competitive a certi livelli.
Diventa dunque necessaria  in Spagna ad aprile la presenza di Roberta Vinci per credere nell’impresa e restare nel World Group. Certo ci sarebbe anche una certa Flavia Pennetta, che il Presidente del CONI sta cercando di convincere a tornare per giocare le Olimpiadi e magari potrebbe farlo anche prima.

Settore femminile in crisi, ma anche quello maschile di certo non sorride. Inizio di 2016 da incubo per Fabio Fognini, eliminato subito al primo turno agli Australian Open e che ha cominciato allo stesso modo anche la serie di tornei sulla terra rossa in Sud America (sconfitta all’esordio con Delbonis a Buenos Aires). Il ligure è chiamato alla stagione della definitiva maturazione e ha come obiettivo quello di arrivare almeno tra i primi quindici del ranking Atp.
Anche Andreas Seppi e Simone Bolelli non stanno attraversando un buon momento e a risentirne è anche la loro classifica: una picchiata verso il basso per entrambi che si trovano rispettivamente fuori dai primi trenta e sessanta del mondo.

Per gli azzurri, però, all’orizzonte c’è l’occasione del riscatto: il primo turno di Coppa Davis. Contro la Svizzera, priva sicuramente di Roger Federer e probabilmente anche senza Stan Wawrinka, gli azzurri partono nettamente favoriti ed il tabellone della manifestazione apre una porta verso un’eventuale semifinale con la Serbia. Mai come in questa stagione in Davis si può fare strada e si può ripercorrere il cammino di Gran Bretagna e Belgio, finaliste a sorpresa la passata stagione.

Dalla Coppa Davis deve ripartite il tennis italiano, anche perchè siamo nell’anno olimpico e dai nostri portacolori ci aspetta almeno una medaglia in quel di Rio de Janeiro. La stagione è lunga e ricca ancora di tanti obiettivi e questi due mesi difficili ad agosto potrebbero essere solo un lontano brutto ricordo.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

Foto pagina FB di Fabio Fognini

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