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Vela
Vela, Mondiali Nacra 17 & 49er 2016: Bissaro-Sicouri e Conti-Clapcich certezze, rebus 49er
Due barche da medaglia, oggi e tra qualche mese a Rio. Il Nacra 17 e il 49er FX azzurri escono rinforzati dai Mondiali di Clearwater confermandosi le punte di diamante della vela italiana ai Giochi olimpici carioca. Niente di nuovo, sin dal 2013 i due equipaggi hanno dimostrato di essere quelli più competitivi e sopratutto quelli più costanti.
Ottavi nel 2013, quarti nel 2014, sesti nel 2015 gli ingegneri volanti hanno finalmente agguantato il meritato podio nonostante i vari contrattempi: prima la probabile tartaruga che ha danneggiato la barca, poi la bandiera nera che ha privato gli ingegneri dell’argento. Per fortuna non del bronzo grazie a una Medal race all’attacco e al mezzo disastro compiuto dagli austriaci Thomas Zajac-Tanja Frank.
Vittorio è euforico: “Questa medaglia di bronzo è un risultato che ha dato sia a Silvia che a me, oltre che al Tecnico Gabriele Bruni e al nostro DT Michele Marchesini, una carica incredibile. Raramente, anzi, mai nella mia vita ho provato tanta emozione e ho sentito tanta adrenalina nel mio corpo per un successo personale. La cosa che mi sta piacendo di più è condividere questo risultato, perché sento che è un successo di tanti e ancora di più sento che qui, a Clearwater, con Silvia potevamo contare sul miglior staff possibile. Abbiamo il miglior allenatore cui poter ambire, la miglior direzione tecnica, siamo seguiti in tutto e per tutto, anche nella logistica ora che è arrivato il team manager Guglielmo Vatteroni con cui stiamo gestendo la spedizione del materiale per Rio. Insomma, va tutto bene e quindi vorrei che questo risultato lo sentissero tanto, come lo stiamo vivendo noi, anche tutte le persone che in Federazione hanno contribuito al nostro percorso”.
Silvia ripensa a quanto accaduto durante la settimana: “È stata una settimana tecnicamente difficile, in cui abbiamo trovato condizioni molto diverse, sia di vento che di onda, con giorni di mare grosso e vento forte, e con la costante del freddo, una temperatura davvero difficile da sopportare, che poi è stata la vera difficoltà del campionato. Partivamo senza riuscire a scaldare il corpo, avevo le mani congelate, quando eravamo prossimi alla prima boa di bolina, guardavo la drizza e mi chiedevo come avrei fatto a tirare su lo spin più rapidamente dei nostri avversarti… Abbiamo tenuto duro, tirando fuori la grinta che avevamo in corpo, e siamo molto contenti del risultato, perché nonostante tante piccole difficoltà che abbiamo affrontato durante il campionato – alcune dipendenti da noi, tipo la squalifica, altre no, vedi la tartaruga che aveva deciso di mettersi sul nostro cammino danneggiandoci uno scafo – ecco, nonostante tutto siamo riusciti ad essere costanti e il risultato è arrivato”.
49ER Non sono riuscite a confermare il titolo iridato conquistato a San Isidro invece Giulia Conti e Francesca Clapcich, alla fine quinte ad appena tre punti dal podio. Una Medal race lotteria in cui i salti di vento l’hanno fatta da padrone, con l’arrivo di poppa trasformato in bolina per un salto di 180° gradi. Un passo falso che non intacca minimamente le ambizioni di medaglia per Rio: Giulia e Francesca infatti non mancavano l’appuntamento con il podio da 18 mesi e la settimana di Clearwater non ha fatto che rinforzare le loro ambizioni.
In campo maschile si complica ulteriormente il discorso su chi portare in Brasile: questa volta i migliori sono stati Jacopo Plazzi–Umberto Molineris (15mi) e i cugini Dubbini (18mi). I finalisti di Miami Stefano Cherin-Andrea Tesei (26mi) e Ruggero Tita-Pietro Zucchetti (27mi) si sono invece rivelati i peggiori, preceduti anche da Uberto Crivelli Visconti-Gianmarco Togni (24mi). Un risultato col botto nei prossimi mesi potrebbe finalmente risolvere il dilemma.
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francesco.drago@oasport.it