Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Pallavolo
Volley, Coppa Italia 2016 – Le pagelle: Vettori e Ngapeth marziani, flop Juantorena e Civitanova, Modena si esalta
Nel weekend si è disputata la Final Four della Coppa Italia 2016 di volley maschile. Modena ha trionfato per il secondo anno consecutivo (clicca qui per la cronaca). Di seguito le nostre consuete pagelle per scoprire i migliori e i peggiori dell’evento che ha dato spettacolo al Forum di Milano.
LUCA VETTORI: 10. MVP della Finalissima, l’opposto di Modena gioca una delle partite più belle della sua carriera, dimostrando estrema maturità e soprattutto lucidità in una partita da dentro o fuori. Con in palio il trofeo, il Vetto non sente pressione e anzi si carica sulle spalle il peso di tutta la squadra trascinandola alla seconda Coppa Italia consecutiva, la 12esima della storia per il club emiliano. Ben limitato da Perugia in semifinale, si riscatta alla grande quando conta davvero e realizza 19 punti con il 63% in fase offensiva. Maestoso e commovente.
EARVIN NGAPETH e LUCAS SAATKAMP: 10. Insieme risolvono la complicata semifinale contro Perugia e si esaltano nell’atto conclusivo dove lasciano il palcoscenico a Vettori. Lo schiacciatore transalpino ha realizzato 41 punti in due partite, un mostruoso 78% in fase offensiva e l’83% in ricezione durante la Finale con solo 5 errori complessivi (3 al servizio): numeri da capogiro. È chiamato in causa da Bruninho, magico regista che si intende a meraviglia anche con il suo centrale.
MODENA: 10. Al momento sembra essere la squadra più forte d’Italia, ricca di talento e cresciuta esponenzialmente sotto il profilo mentale. Giocatori del calibro di Ngapeth, Bruninho, Vettori e Lucas non si trovano di certo tutti i giorni, poterli fare giocare insieme è un lusso che pochissime squadre al Mondo possono vantare.
Un successo meritato, un dominio incontrastato e ampiamente sopra le aspettative per le dimensioni avute nel weekend di Milano. I canarini difendono agevolmente il trofeo, mettono in bacheca la loro 12esima Coppa Italia e sognano in grande.
La formazione tecnicamente più forte e valida, sembrata senza punti deboli in questa Final Four, agile e fulminea in tutti i fondamentali con cui ha schiacciato Perugia e Trento.
TRENTO: 6. La media tra la spettacolare semifinale vinta su Civitanova e la brutta Finalissima persa nettamente contro Modena. I ragazzi di Stoytchev non sono mai stati in partita e si sono fatti travolgere da Vettori e compagni, non riuscendo mai a imbastire una reazione, venendo surclassati in tutti i fondamentali. Contro la Lube, invece, Giannelli è stato preciso e tonico, servendo al meglio lo scatenato Djuric. Nelle partite secche Trento fa sempre paura ma la seconda finale di Coppa Italia persa contro Modena fa male.
SIMONE GIANNELLI: 6. Anche per il palleggiatore di Trento, unico regista italiano della Final Four, una sufficienza frutto della prestazione favolosa della semifinale e della debacle dell’atto conclusivo. Il baby fenomeno della nostra Nazionale non è riuscito a smistare al meglio il gioco, ha faticato a variare il tipo di palloni serviti, facilitando ulteriormente il compito alla lanciatissima Modena.
OSMANY JUANTORENA: 4. La Pantera non graffia, si vede che non sta bene fisicamente, soffre e non riesce a brillare come il suo talento vorrebbe. Lo schiacciatore della Lube gioca la partita peggiore della stagione proprio nella prima partita da dentro o fuori. Sbagliato tenerlo in campo ininterrottamente per cinque set in condizioni tutt’altro che ottimali. Spremuto troppo, notizia non positiva anche in ottica Nazionale. Juantorena andrà a referto solo con 10 punti (33% in attacco) e diversi errori in momenti caldi.
CIVITANOVA: 2. Avere due squadre a disposizione e non riuscire a vincere una semifinale di Coppa Italia. Poter ruotare 12 uomini di assoluto spessore e incappare addirittura nell’errore di schierare contemporaneamente cinque stranieri sul 10-13 del tie-break. Troppi errori degli uomini di Blengini che non escono dalle maglie di Trento e falliscono il primo obiettivo stagionale. La Lube esce per l’ennesima volta in semifinale e si trova costretta a giustificare una sconfitta. Forse c’è qualcosa che non va nel progetto? Forse si è sbagliato a scegliere gli uomini? Ora i cucinieri giocheranno addosso con un’infinita pressione durante Champions League e campionato.
PERUGIA: 5,5. I Block Devils hanno giocato la loro partita onorevole contro Modena, l’hanno messa in difficoltà, hanno vinto il primo set e poi si sono mantenuti incollati ai canarini. È mancato però il guizzo in più, il tocco del Campione per sconfiggere una formazione tecnicamente più forte. Non è bastato Atanasijevic, si è fatta sentire l’assenza di Russell, si sono fatti travolgere da Ngapeth e Lucas pur avendo fermato Vettori.