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Volley, Modena plana sulla Coppa Italia! Asfaltata Trento, bis dei Gialli, Vettori mostruoso con Ngapeth

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La squadra più forte. Senza se e senza ma. Lo ha dimostrato ancora una volta, nella partita che contava, nel match che assegnava il primo trofeo della stagione. Modena alza al cielo la Coppa Italia 2016 di volley maschile davanti al sold out del Forum di Assago – Milano che ha ospitato il weekend spettacolare della Final Four nella cornice di Volley Land.

I canarini hanno asfaltato Trento con un netto 3-0 (25-19; 25-22; 25-13) che non ammette repliche. Un trionfo maturato in poco più di un’ora, meritatissimo e mai stato in discussione. Il club guidato da Catia Pedrini realizza così la doppietta dopo l’apoteosi della passata stagione e allarga la bacheca con la 12esima Coppa Italia della sua storia.

La capolista del nostro campionato aveva perso solo una partita nell’arco di questa stagione: una ininfluente contro il Gdansk in Champions League, l’altra proprio contro Trento in SuperLega. Oggi però non è riuscito il miracolo ai Campioni d’Italia che non riescono a riscattare il ko del 2015 e rimangono fermi a tre trionfi in questa manifestazione.

 

Una superiorità tecnica disarmante, ancora più dilagante di quanto ci si sarebbe aspettato alla vigilia. Modena ha mantenuto il pronostico che la vedeva favorita e ha aumentato a dismisura il proprio strapotere fisico e di visione del gioco. Trento non è mai riuscita a trovare il bandolo della matassa, surclassata in tutti i fondamentali. Stoytchev ha dovuto alzare bandiera bianca, riconoscendo i meriti degli uomini di Lorenzetti che riscattano invece il ko dell’ultima Finale Scudetto.

Gli emiliani hanno mandato in totale confusione i dolomitici, svettando altissimi in fase offensiva e picchiando forte al servizio. Due fondamentali che hanno messo in ginocchio Lanza e compagni, incapaci di mettere in difficoltà gli avversari, sveglissimi anche in difesa.

 

Prestazione fantascientifica di Luca Vettori che ha giocato una delle migliori partite della carriera (MVP, terza Coppa Italia personale), non facendosi intimorire dall’importanza dell’incontro e dalla posta in palio. L’opposto di Modena ha brillato per tutto il pomeriggio, ergendosi a eroe e trascinando i suoi 19 punti (63% in attacco). Un repertorio di colpi vastissimo per il Vetto che, dopo l’opaca semifinale giocata ieri (limitato da Perugia), si è riscattato alla grande e ha conquistato da protagonista il trofeo. È proprio un suo attacco sul mani fuori a consegnare l’apoteosi alla DHL.

Un ruggito anche in ottica Nazionale e una conferma dell’elevato livello di maturità raggiunto nel corso di questa stagione. Si è intenso a meraviglia con Bruninho, magico come sempre e capace di una gestione di palla perfetta, che ha poi puntato alla grande anche sul solito Earvin Ngapeth (sostituito sul 24-13 per una meritata standing ovation, 16 punti con un mostruoso 78% in attacco) e sul centrale Lucas (11, 3 muri). Festa anche per Matteo Piano, Nemanja Petric e il libero Salvatore Rossini.

Trento china mestamente il capo, incapace di reagire. Delude la regia di Simone Giannelli, capitan Filippo Lanza non è mai riuscito a dare la sterzata decisiva, Van De Voorde e Solè spenti a muro, solo Djuric in doppia cifra (11 punti) ma spesso sottotono.

Foto: Pier Colombo

 

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